Crescenzo Cifali
Poesie e Racconti
Poteva essere ovunque
Sei qui.
Non nel fango
impregnato di guerra, sangue e polvere da sparo
e non indossi laide vesti
scappando via, perdendo i parenti,
gli amici, i fratelli…
Sei qui.
Seduto comodo al caldo
saccente e sfrontato
indurito dai media e dai giorni
scappando via dal tuo tempo,
dall’uomo e dal fratello…
Sei qui.
ricorda però di dar conto alla vita,
agli altri, ai luoghi e agli eventi,
perché il tuo “qui” poteva essere “ovunque”
Ricorda di dar conto alla vita,
agli altri, ai luoghi e agli eventi,
perché è solo un caso che tu sia “qui” adesso…
E’ solo un caso!
Il verso mai trovato
Di Te finora non ho scritto parole
ma di Te ho l’animo pieno
e il cuore ricolmo.
Tante volte ho cercato il verso giusto
Altrettante volte l’ho perso
e tu me lo hai indicato.
Se ci penso le parole non servono a una madre
Riesci a sentire ancora il mio cuore
così come a sedici anni lo ascoltavi in grembo tuo
E così come le linee della voce,
gli occhi e la postura dei tuoi figli
sono a te parole vive di un sacro libro aperto
La poesia forse l’avrò scritta infine
Ma la più bella l’ho già vissuta
e sei Tu, il verso giusto, tutte le strade e l’Amore
dentro che mi hai dato.
Il futuro e la menzogna
Può succedere anche che lo sguardo di una bimba provochi imbarazzo.
Mentre morde curiosa del mondo il suo pancake, tra una smorfia e un sorriso, mi guarda dall’altra parte del tavolo, dall’altra parte del plexiglass, lasciandomi impotente e disarmato senza riuscire a reggere il suo sguardo.
L’innocente e potente futuro nei suoi occhi annienta la mia presunzione di adulto, e nel contempo la potenzialità del divenire contrasta e stride con la realtà intorno.
E così comincio, lucidamente e sommessamente, a pensare a quello che abbiamo fatto, noi generazioni di adulti, di questo mondo e a quella che è la nostra eredità e la nostra menzogna; penso a cosa abbiamo da offrire adesso…
La bimba mi guarda ancora, insistente, ferma e decisa. Guarda dentro i miei giorni, nel mio tempo e mi rimbalzano dentro mille domande e le pervicaci richieste dei suoi occhi risoluti, ancora casti e limpidi….
Sposto il mio sguardo, come a voler spostare i pensieri, vergognandomi, perché adesso so bene che stiamo già mentendo ai sorrisi e al futuro di tutti i bambini del mondo!