Passerottino
Passerottino dolce e carino
tu sei un bambino od un folletto?
Tu sei vivace e assai curioso
Tu sei maldestro,
ma sei il prediletto
e da mamma e babbo sei protetto.
Il tuo pittore è il Signore,
con te Leonardo, si è fatto onore.
Passerottino dolce e carino
tu sei un bambino od un folletto?
I tuoi occhietti son grandi e furbetti
Il tuo nasino è patatino
La tua boccuccia è appetitosa
Le tue guanciole son morbide e rosa
Agile e lesto
sei sempre pronto a combinar guai
ovunque vai.
Passerottino dolce e carino
tu sei un bambino od un folletto?
Ma colto in fragrante
strizzi l’occhietto e fai un sorrisetto
a mamma e babbo che ti corrono dietro.
E come ogni volta la passi liscia,
perchè tu doni tanto amore e felicità.
La tua stella
Immersa nei sogni
e nei nostri ricordi
per pensare alla persona che sei
e che sei stato.
Spero di essere la tua stella luminosa
per guidarti nel mondo,
nella vita.
Signore dammi la forza,
la salute e,
insieme correremo lontano,
perchè lontano sono i nostri sogni
e la nostra felicità.
Il buio nei tuoi occhi
non riuscirà a spegnere
la luce della tua anima frizzante e coraggiosa,
nè la luce dei tuoi ricordi,
tantomeno dei tuoi sogni.
Io spero di esserci sempre
e di essere la tua stella luminosa
che ti guiderà nel mondo.
L’albero di Natale
E’ un albero come tanti altri
che sacrifichiamo ogni anno
per la santissima ricorrenza natalizia.
Come noi il giorno di Natale
ci vestiamo a festa,
anche l’albero partecipa anima e cuore
alla festa.
L’albero è dentro o fuori
a ciascuna casa
tutto addobbato con variopinte e luccicanti palline,
ognuna diversa dall’altra magari.
Ricoperto da cascate di fili argentati
che emanano una particolare lucentezza.
Quest’anno il mio albero è molto stanco,
si è mostrato poco felice
da quando è uscito dalla scatola
che lo conserva ormai da molti anni.
Ha forse capito di non aver più nessun valore morale?
Quest’anno il mio albero non mi ha sorriso,
non mi ha trasmesso gioia,
soltanto malinconia e amarezza,
per questo fatto forse verrà gettato via,
ma la sua parte l’ha già fatta,
perchè è riuscito a conquistarsi
un posto nel mio cuore.
A volte mi chiedo
A volte mi chiedo
come spiegare a mio figlio,
che così curioso si affaccia al mondo,
le crudeltà e l’egoismo umano,
se anch’io sono un uomo.
A volte mi chiedo
perchè il destino più crudele,
perfido e maligno,
unito alla potenza imprevedibile e incontrollabile della natura,
strappa la carne della loro carne,
sottraendola all’amore materno.
A volte mi chiedo
quale sia la maniera migliore
per fargli capire il ciclo della vita
a Lui che ingenuo
si apre al mondo
che pieno di insidie lo attende.
Il grigio
La goffa nuvoletta perlata
volteggia qua e là
come se volesse pavoneggiar la sua presenza
nel cielo dipinto di grigio.
Neve
Scende tremante
bianca è la neve.
Felicità
E’ un treno veloce
E’ un esile fiore
E’ un filo sottile
E’ capricciosa
E’ pericolosa
E’ futile
E’ un fiammifero acceso
E’ una frazione di secondo
Conquistarla non è poi cosi arduo
quanto conservarla gelosamente
ed accorgersi che se n’è già andata.
Si vendica spesso.
Pioggia
Il tintinnio ritmato della pioggia che scende
mi protegge e mi culla,
rievocando in me
immagini felici e gioiose
di un tempo non troppo lontano.
La vita
La vita è un fiammifero
con gioia si accende
e con dolore si spegne.
Oggi il fiammifero
si è spento per Te
e con Te tutte le mie emozioni.
Ed ora io provo a stento
a credere che Tu possa ascoltare
la voce del mio cuore
e che Tu
possa sentire
lo scorrere ininterrotto delle mie lacrime.
L’esame
E’ un muro
che devo affrontare
E’ una imponente barriera ghiacciata
che devo scaldare.
Si scioglierà ai miei piedi
emettendo milioni di particelle
che mi indicheranno la strada.
Poi insieme formeranno di nuovo un’altra barriera,
che ancor più gelida e austera,
interromperanno la strada.
Si presenterà ancora e spesso
lungo il cammino,
in quanto niente e nessuno
è mai riuscito a porre un ostacolo.
L’esame della vita
dal quale non possiamo scappare.
La casa
Scorgo con occhio triste e
labbra serrate
il profilo di quella casa
un tempo così tanto viva
e oggi al mio sguardo
così tremendamente statica e rigida,
troppo immobile,
troppo vuota quanto inutile
e, inesorabilmente il mio pensiero
si trascina all’essenza della vita.