Cristina Barbieri - Poesie

Guardala, la mia donna…

 

Guardala, la mia donna.
I suoi seni si affacciano
come gerani al sole dal balcone.
I suoi fianchi morbidi
ad ogni passo
collegano il passato al futuro.
Il suo profilo
compare all’improvviso tra i riccioli
come l’increspatura sul mare
in una serata d’argento.
Guardala, la mia donna…
Vedrai ciò che si vede.
Io sento ciò che lei sente.
Mi ha dato il suo cuore.
Ed io lo onoro.
Cristina Barbieri


Conversazione con l’Anima…

 

“Ascoltami bambina.
Guarda l’immagine allo specchio ed amala.
Amala forte, amala nonostante, amala oltre.
Segui le pieghe del tuo viso ed arriverai a toccarti il cuore e stringerlo tra le mani.
I sentieri che percorri hanno un nome:
leggilo e pronuncialo…
Dichiaralo a te stessa e mettici sopra la tua firma,
così è compiuto.
Non si vince se non si attraversa,
né si sboccia finché c’è paura.
Coraggio.
Decidi di te, non sei sola.
Ogni donna ha in dote il seme della capacità di Amare.
Parti da qui, dal fondo dell’arcobaleno,
che nasconde il tuo diritto di nascita,
la felicità.
Sii forte,
perché è intensa da far girare la testa.
Reggila ed innamorati di lei da non poterne farne a meno.
Qualcuno scappera’.
Chi resta
ne varrà la gioia…”
Cristina Barbieri


Orme lasciate dalle luride scarpe di chi non sa amare

Ricordo bambino…
Inchiodato sul muro
un pezzetto di cielo colorato di nero.
Sfuggito lo sguardo
cacciate giù in fondo
illusioni cadute di presenze infrante.
Minate certezze
tradito accudimento
rapina di ingenuità…
Procede la vita a passo deciso
presenta il conto dei massi sul cuore,
orme lasciate dalle luride scarpe di chi non sa amare…
Ferite aperte cucite male
per la menzogna di responsabilità non prese,
nebbie confuse di colpe attribuite…
Ragnatele avvolgenti, cappotti pesanti, perchè non trovati, pugnali non tolti.
Consapevolezza del ricordo…il perdono.
Coraggio di non consegnarsi,
forza di non attribuire ad alcuno il potere di fare del male.
Alba del nuovo giorno.
Io ti libero
io mi libero
io ho vinto.Comunque.
Cristina Barbieri


Il tempo…

Chiedo il tempo…
Il tempo condiviso fino in fondo,
il tempo favorevole ad offrirsi la parte migliore
e mostrarsi senza paura quella peggiore,
regalandosi un contatto più intimo
con se stessi.
Il tempo buono per parlarsi sulla bocca
e farsi catturare dai silenzi
scivolando fino al cuore.
Il tempo sospeso nel ripetersi delle abitudini, che diventano parti di vita irrinunciabili.
il tempo promesso dalla coraggiosa certezza
che fa andare oltre ogni limite con la volontà di costruire.
Il tempo sentito con la pelle, gli occhi, l’anima
quando si è uno dentro l’altra
e ci si sente un mondo.
Il tempo fiducioso che fa stringere la vita nei pugni
per non perderne neppure una sfumatura.
E poi…
Il tempo di oggi, di domani, di sempre
per accompagnarci per tutta la strada che ci resta,
ed arrivare alla fine del viaggio
superati timore, dubbio, buio grazie alla reciproca presenza
con il solo rammarico di essere giunti al capolinea
vecchi, saggi
e pieni di giorni colorati a quattro mani.
Cristina Barbieri


Io l’ho vista la morte

Io l’ho vista la morte.
L’ho tenuta in mano in quel corpo bianco.
Misure e perfezione come Gesù Bambino nel presepe.
L’ho toccato lo strappo della vita che si innalza
e lascia il grembo vuoto.
L’ho gridato dagli occhi quel dolore,
che se non uccide in quell’istante
non seppellirà mai più.
L’ho promesso al suo potere.
Mi sarei data di nuovo.
Nella fiducia che il sogno
potesse aprirsi su un’alba nuova.
Cristina Barbieri


Ti ringrazierei …

Ti abbraccerei se fossi qui,
infilandoti le dita fra i capelli per tirarli ed accarezzarli.
Ti parlerei sulla bocca per confidarti l’anima.
So che capiresti .
Scivolerei dolce con le dita lungo
i sentieri dei tuoi fianchi per stringerli forte e dichiararne l’appartenenza.
E fisserei nei tuoi occhi il desiderio intenso e l’entusiasmo di averti.
Ti confonderei di fascino e ti stupirei di fanciullezza.
Ti porterei nelle mie notti piene di sogni per guardarti ogni mattino.
Ti ringrazierei …
Per esserci.
Cristina Barbieri


La pelle parla…

 

La pelle parla…Parole dette, sussurri,
respiri mescolati…
La pelle ricorda…
Dichiarazioni gentili di mani potenti,
sfioramenti,voli di dita intrecciate…
La pelle canta…
di occhi negli occhi,
di sensazioni avvolgenti,
di emozioni che corrono come fiumi irruenti…
Spartiacque tra due esseri,
membrana e confine tra due mondi…
Con la pelle
si accoglie,
si ama,
si entra dentro,
si respinge,
ci si perde,
si rimane uniti per sempre…
La vita è contatto…
La vita è con tatto…
Cristina Barbieri


 Casa…

Ogni casa
ha i suoi vissuti intensi,
i suoi respiri forti.
Finestre affacciate su sogni-progetti, stanze diventate progetti-sogni.
Porte aperte di rado
ed angoli mai lucidati.
Balconi adornati per chi passa sotto
ed armadi con i vestiti preferiti,
che ci piaceranno sempre.
Piastrelle con disegni interpretati
ed oggetti sentiti con mani e cuore.
Cuscini bagnati
di lacrime di pianti
e sudore di intimità.
Fotografie che fermano il tempo
e fiumi di pensieri in parte irrivelabili.
Mente, cuore, corpo…Anima.
Casa
è il luogo più intimo
da offrire
dopo se stessi…
Cristina Barbieri


Papaveri rossi…i figli nostri

Creature alate,
danze sconosciute,
ninna nanne cantate,
sguardi rubati,
bocche baciate…
Silenzi pieni di emozione,
strade incrociate,
compiti da imparare
e lezioni da condividere.
Sogni…
Di ogni Bene,
in ogni dimensione,
in qualunque tempo.
Storie di cuori
che non si slegheranno mai…
Papaveri rossi sul sentiero…
Bellezza e colore nella vita e oltre…
I figli nostri…
Cristina Barbieri


Fermati un attimo…

Fermati un attimo,è sufficiente.
Ascolta il rumore che hai dentro e amalo.
Abbraccialo forte
e prendilo per mano come fosse un bambino impacciato.
Siedilo sulle ginocchia e dondola accennando un sorriso.
Nello specchio del lago profondo dei suoi occhi
vedrai riflessi stralci di vita mossi da emozioni cacciate giù,
come calzini dimenticati in fondo al cassetto.
Parole alle quali non hai dato voce,
che giacciono vibranti sotto la pelle dello stomaco.
Poi respira.
Sentirai un vento nuovo che apre la strada verso il cuore.
È la porta della memoria,
la cui chiave è amore per se stessi…
Cristina Barbieri


 Uomini Veri

 

Uomini Veri,

che ti appiccicano al muro

per berti dalla bocca senza chiederti il permesso

infondendoti la vita che scorre…

Uomini,

che trattengono in una piega del cuore

il tuo sguardo smarrito

e lo anticipano cingendoti i fianchi.

Uomini,

che hanno mutato armi

in strumenti per avvalorarti.

Uomini che ascoltano.

Che amano.

Uomini che restano

nelle viscere come sensazioni intense

anche dopo essersene andati.

Uomini Veri.

 

Cristina Barbieri


Artisti…

 

Artisti…

Folli che accedono con gli occhi

alla realtà nuda nei suoi valori eccelsi.

Maghi del Paese dei Balocchi

dove l’orologio compie un giro di lancette

per poi ripercorrerlo a ritroso.

Artefici di lucciole di cuore,

fiammelle improvvise,

che lasciano un calore tiepido nel petto.

Dei della Terra,

mani di creta e colore

che plasmano sogni e ricordi.

Simboli creatori,

che dal legno grezzo

portano in superficie il Pinocchio di carne.

Uomini e donne come gli altri,

che in precisi momenti del tempo,

toccano con l’anima la vetta dell’Olimpo

e ne rubano il profumo

per regalarlo al mondo.

 

Cristina Barbieri


Donna…Anima che resta

 

Hai il potere del sole nel ventre

e la magia di farlo uscire dagli occhi.

Sei l’anello di congiunzione tra Dio e l’uomo,

che,fecondando la tua terra,

assume il potere creatore di vita

a sua immagine e somiglianza.

Sei la depositaria del segreto dell’appagamento,

che al culmine collega sensi, cuore e mente,

fissando nella memoria

il momento di pienezza di un essere.

Sei la speranza sicura

di un’umanità intensa

tramandata da fruscii di gonne,

mani che nutrono,

spalle che sostengono,

porte aperte a prescindere.

Sei l’Anima che resta,

come segno indelebile,

vestita di tutti i ruoli…

madre, moglie, amante, figlia, amica.

Irrinunciabile compagna…

Anche di se stessa.

 

Cristina Barbieri


“…Ti avrei insegnato ad amare una donna…”

 

Se ti avessi avuto, figlio,

ti avrei insegnato ad amare una donna.

Le madri degli uomini

si preoccupano di farvi sentire amati

e di farsi amare,

è raro vi mostrino come amare una donna.

Ti direi di guardarla la tua donna,

e non smettere.

Smettendo di guardarci abbiamo finito di amarci.

Perdiamo intenzioni e confronto.

Perdiamo interessi e li scambiamo con presenze scontate.

Ti direi di dosare la forza delle mani con gli accordi del cuore,

perchè le mani di un uomo sono porto sicuro per una donna

e scintilla che accende il fuoco.

Ti direi di notare le altre senza farti vedere,

solo per renderti conto che quel che hai è migliore.

Ti direi di tenerla per mano camminando per strada

e seduti accanto sul divano,

anche da vecchi.

Di volere una luce soffusa facendo l’amore,

per confermarsi il fatto di volersi con l’andare del tempo.

Di parlare a rilento nelle frasi dolci

e tirare il fiato tra le urla di rabbia.

Di esercitarti nell’attenzione,

lo strumento più bello per fissare il presente.

Di farla sentire tua,

sempre,

in gesti complici,

di desiderio dichiarato sotto il tavolo mentre si cena.

Di amarla dimenticandomi.

Di non fare confronti.

Sono stata l’uscita verso la vita.

Lei è l’entrata per costruirla.

Ti insegnerei, inoltre,

che io sono da sempre una donna,

prima d’esser tua madre.

 

Cristina Barbieri


”Io ti amo”

 

Io ti amo.

Ti amo attraverso gli occhi

che ti osservano nell’oggi

e ti pensano nel domani.

Ti amo attraverso la bocca

che ti parla del cuore

ed unisce due corpi.

Ti amo nella pelle

che mescoliamo al punto da non avere più perimetri

nè aree riservate.

Ti amo con la voce

di bambina che cerca l’accudimento,

di donna che vuole attenzioni,

di compagna che sa scriverti dentro camminandoti accanto.

Ti amo con la consapevolezza

delle tue luci e delle tue ombre,

dei tuoi bagagli ingombranti

di esperienze vissute, godute e patite.

Per questo ti amo.

Ti amo perchè ti conosco

e rivelandoti quotidianamente ti confermi.

Ti amo perchè mi ascolti

e fai altrettanto.

Ti amo per ciò che sei

e quel che dai.

Per quel che siamo insieme

e ciò che ci diamo.

Perchè restiamo.

E nel restare respiriamo,

e cresciamo verso il cielo tenendoci per mano.

 

Cristina Barbieri


”Musa di pensieri innominabili”

 

Calza le scarpe rosse

per entrare in scena.

Poi balla a piedi nudi…

Volino le farfalle tatuate sulla tua caviglia

al ritmo della musica che ti pulsa dentro.

Musa di pensieri innominabili…

Mostra la Donna che sei all’Uomo che vuoi.

Lasciati spettinata dopo l’amore,

a sigillo di battaglie e armistizi,

tenerezze e forza,

accudimento e possesso,

dono e preda.

Le dita che si infilano tra i capelli

accarezzandoli e tirandoli

sono il marchio indelebile

dell’appartenenza

nelle viscere e nell’anima in una storia senza tempo.

 

Cristina Barbieri


Figlia

 

Intessuta da un pensiero accudente.

Silloge della volontà di darsi,

oro liquido che mi scorre nelle vene,

sigillo dell’Amore tra due esseri .

Desiderabile

come il primo bocciolo della mia rosa rossa

offerto alla Vita per onorarla,

intensa come l’argento della luna sul mare,

che aggiunge meraviglia senza mescolarsi all’acqua,

forte come il vento d’estate

che piega le spighe senza spezzarle.

Stella

meritevole del cielo più ampio

per manifestare al mondo la molteplicità dei tesori che hai dentro.

Il tempo sarà testimone

al tuo Significato.

 

Cristina Barbieri


Non sei una qualunque

 

Non sei una qualunque.

Osservi la vita con entusiasmo

e la senti nel nucleo di ogni tua cellula.

La curi e coccoli come una madre

fa con il suo grembo

intriso di nuova speranza.

La nutri, allattandola dai tuoi seni,

con lo stupore mantenuto

e la gratitudine

che restituisci con gli occhi.

Resti in piedi sul bilico della tragedia.

E ti aggrappi all’arcobaleno

a fine tempesta

facendo tuo il colore che ti caratterizza

afferrandolo a piene mani.

Scegli i pensieri e li tingi di cuore.

Dai la tua anima

commensurandola con la ragione,

perchè la misura

è il fondamento dell’arte di Amare.

Non sei una qualunque.

Ricordalo.

Il tuo nome è sigillo

della Volontà di mete alte

e possibilità di raggiungerle.

Alito di firmamento.

 

Cristina Barbieri


Pinocchio

 

Pinocchio è l’Esistenza

che vuole, contiene e muove

in tutti i suoi colori nel legno che non guardi,

perchè nel bosco è uguale a quasi tutti gli altri.

E’ la voce che grida

senza avere la bocca,

che procede dal cuore di carne che tocca

le corde più dentro custodite giù in fondo

circondate e strizzate da fibra grezza in tondo.

Pinocchio è il senso che precede l’azione

della mano che plasma la sua creazione,

che scolpisce dall’anima gambe che corrono,

occhi che guardano, pensieri che volano.

Pinocchio è la storia di ogni umana presenza

che un giorno si sveglia e svela l’essenza.

Si esprime, si pone, si mette a giocare,

interpreta ruoli da protagonista e da attore.

E man mano che avanti la vicenda si snoda

a passi e passetti verso i titoli di coda,

si sovrappongono ed identificano creatore e creatura

sempre più in ugual misura.

Così che l’uno è nell’altro e l’altro nell’uno,

fino a scambiarsi alla vista di ognuno.

Questo è il segreto

ben custodito e mai rivelato

ora proposto da mente e cuore

di chi è artefice, burattino e creatore.

Pinocchio è in ogni uomo che crede e benedice

vissuti , incanti , attese

nell’impegno d’esser felice.

 

Cristina Barbieri


"E un giorno..."

E un giorno
ho bucato lo schermo con un braccio
ed ho scoperto che il film era il mio...
Ci sono entrata dentro 
e mi sono guardata intorno,
ed ho capito che era tutto mio.
Ed ho deciso che quel film poteva diventare una commedia 
nella quale si ride, si balla, ci si innamora e si fanno cose belle.
Ed ho cercato dentro, in fondo, 
se c'erano tesori nascosti.
E' stato stupore, come se non fossero miei.
Poi, li ho tirati su 
con la lenza della volontà irremovibile
e li ho stampati negli occhi, stretti nelle mani 
e sentiti in ogni cellula del cuore e della testa...
per tenerci insieme per sempre.
E li ho rovesciati sulla sedia del regista,
sulla quale mi sono seduta,
e ne ho vestiti la protagonista e gli attori.
Ed al ritmo della sinfonia del mio nome
ho scritto ex novo 
la mia storia.

Cristina Barbieri