Daniela Balsamo - Poesie

Àncora

 

Mi ritrovo ancora nei profondi abissi dove lacrime portano ruggine.

Àncora pesante come il dolore sordo.

Nutrirsi di frammenti e schegge pur sapendo ci sei andata a farti trafiggere.

Anòra scheggiata e sanguinolenta illusa giovane  e lucente.

Oggi stanca di riconoscenze: diverse.

Ancòra desiderosa di passione e baci e nelle profondità mai esplorate hai trovato l’amore…

Ingenua, non pensavi ad una malattia ancor peggiore.

Per quale legge divina vuoi punire il tuo sapere?

Ancòra per quanto tempo vuoi regalare le tue melodie e note?

Ancòra tu gioisci dei poeti, del canto, delle effusioni di molecole,

dei sorrisi fissi dei bimbi e della sindrome di Stendhal 

e della bellezza tutta, ne vai fiera.

Ancòra, tu così diversa, attenta a non ferire, 

austera, elegante, di un sogno parigino, cercato e ricercata.

Così forte da non temere tempeste,

così forte che ormeggi e punti fari di luce sparsa.

Àncora di salvezza lo sei stata, la gente ti acclama, forte, in arrendevole, arresa.

I sogni con Morfeo latitante, di certo non hai ancòra ben lanciato lo sguardo 

e le braccia lentamente si elevano in alto

e anche gli occhi, il coraggio di puntare il cielo.


 

 

AROMA  ATAVICO

 

Lo  spazio splendido

Il verde sbalordito

Lontano dal mondo verso

un cielo fiabesco e divino.

Come due angeli consapevoli 

d’ un febbrile delirio implacabile

nel cristallo celeste di quel dì.

Scaldati da un unico abbraccio di sole

percorriamo la via indicataci dai nostri  Avi.

Mollemente cullandoci sull’ala

 d’ un turbine intelligente.

Immersi in un delirio parallelo

fuggire senza tregua né riposo

fino a raggiungere i sogni dell’aroma atavico.


 

LE OMBRE CALDE

 

IL SORRISO IN UN’ALTALENA DI OMBRE

IL SORRISO DEGLI ALBERI NEL FILTRARE DELL’INCANTO

LA GRANDE STELLA SOLE

IL BOSCO FITTO DI NEVE CALDA

NELLE COPERTE DI PLENILUNIO

UNO SCINTILLIO EMANA PROFUMI 

DI PIETANZE SAGGE

ASSAPORI LA STAGIONE E NUTRI

 LE MUTILAZIONI DEL SILENZIO.

IL SORRISO NELL’ARTE COSCIENTE DEL SAPER DONARE

LE MANI E LA SCHIENA CREANO OMBRE DI TOCCO

LA PELLE PERCEPISCE UN ABBRACCIO.



La spada trafisse il bianco foglio

 

Un foglio bianco non si può guardare negli occhi,

un foglio si può spiegazzare, scriverci, farci dei segni, strapparlo…

prova a farlo con le persone, vedi cosa succede?

Baudelaire scavalca olimpicamente secoli 

e noi sembriamo una confraternita di spiriti eletti,

per esprimere una volontà di potenza assolutamente demoniaca.

Pensa agli esagrammi dell’I-Qing, 

la montagna che, rovesciata, diventa il lago.

Tutto è ribaltabile, la vita non è una semiretta, 

è  l’euroboro che si morde la coda…

Non dimenticare che la perfezione sta nella coincidenza degli opposti.

Amarti è facile, ma la stagione dell’amore non cade a Natale, 

come nelle nazioni colte,

ma a metà dell’anno, 

come nelle contrade barbare.

Trasformiamo la “storia” 

prima che i fantasmi si impadroniscano dei nostri sogni.


 

Il Dono

 

Lo scintillio dei metalli preziosi….

osservo luce d’amore.

Ho creato e ringrazio il seme

ho creato e creo luce

La gratitudine nella danza dei colori

Creo…

Lasciando gli strumenti per gli artisti di domani

L’anima brilla negli occhi dei figli

Il fato nell’opera antica di Platone

Nel coro che un dì bambina….

La voce ‘’tenorica’’ di mio padre.


 

Gocce

 

Il grande cerchio nasce, cresce , si trasforma e chiude.

Di gocce, la vita umana, 

di otto gocce LEI respira , ed io le conosco tutte.

Le otto facce del cerchio..la culla del mondo.

Agglomerati osserviamo il luccichio delle stelle

ci arrampichiamo sulle foglie di oleandro

per sentire meno freddo nelle ossa, spossate e pesanti.

Ma come gocce di rugiada veniamo scaraventati giù

come gocce di filtrato veleno.

La procreazione, il passaggio dalla non-vita alla Vita.


 

Le Emozioni …

 

Goccia di saliva: vita d’armonia

Goccia di sangue: vita pulsante

Goccia di sperma: vita nascente

Goccia di latte: vita sfamante

Goccia di sudore: vita d’amore

Goccia di lacrima: vita dolente

Goccia di urina: vita infinita

Goccia di vapore al trapasso che muore.


ombre