Àncora
Mi ritrovo ancora nei profondi abissi dove lacrime portano ruggine.
Àncora pesante come il dolore sordo.
Nutrirsi di frammenti e schegge pur sapendo ci sei andata a farti trafiggere.
Anòra scheggiata e sanguinolenta illusa giovane e lucente.
Oggi stanca di riconoscenze: diverse.
Ancòra desiderosa di passione e baci e nelle profondità mai esplorate hai trovato l’amore…
Ingenua, non pensavi ad una malattia ancor peggiore.
Per quale legge divina vuoi punire il tuo sapere?
Ancòra per quanto tempo vuoi regalare le tue melodie e note?
Ancòra tu gioisci dei poeti, del canto, delle effusioni di molecole,
dei sorrisi fissi dei bimbi e della sindrome di Stendhal
e della bellezza tutta, ne vai fiera.
Ancòra, tu così diversa, attenta a non ferire,
austera, elegante, di un sogno parigino, cercato e ricercata.
Così forte da non temere tempeste,
così forte che ormeggi e punti fari di luce sparsa.
Àncora di salvezza lo sei stata, la gente ti acclama, forte, in arrendevole, arresa.
I sogni con Morfeo latitante, di certo non hai ancòra ben lanciato lo sguardo
e le braccia lentamente si elevano in alto
e anche gli occhi, il coraggio di puntare il cielo.
AROMA ATAVICO
Lo spazio splendido
Il verde sbalordito
Lontano dal mondo verso
un cielo fiabesco e divino.
Come due angeli consapevoli
d’ un febbrile delirio implacabile
nel cristallo celeste di quel dì.
Scaldati da un unico abbraccio di sole
percorriamo la via indicataci dai nostri Avi.
Mollemente cullandoci sull’ala
d’ un turbine intelligente.
Immersi in un delirio parallelo
fuggire senza tregua né riposo
fino a raggiungere i sogni dell’aroma atavico.
LE OMBRE CALDE
IL SORRISO IN UN’ALTALENA DI OMBRE
IL SORRISO DEGLI ALBERI NEL FILTRARE DELL’INCANTO
LA GRANDE STELLA SOLE
IL BOSCO FITTO DI NEVE CALDA
NELLE COPERTE DI PLENILUNIO
UNO SCINTILLIO EMANA PROFUMI
DI PIETANZE SAGGE
ASSAPORI LA STAGIONE E NUTRI
LE MUTILAZIONI DEL SILENZIO.
IL SORRISO NELL’ARTE COSCIENTE DEL SAPER DONARE
LE MANI E LA SCHIENA CREANO OMBRE DI TOCCO
LA PELLE PERCEPISCE UN ABBRACCIO.
La spada trafisse il bianco foglio
Un foglio bianco non si può guardare negli occhi,
un foglio si può spiegazzare, scriverci, farci dei segni, strapparlo…
prova a farlo con le persone, vedi cosa succede?
Baudelaire scavalca olimpicamente secoli
e noi sembriamo una confraternita di spiriti eletti,
per esprimere una volontà di potenza assolutamente demoniaca.
Pensa agli esagrammi dell’I-Qing,
la montagna che, rovesciata, diventa il lago.
Tutto è ribaltabile, la vita non è una semiretta,
è l’euroboro che si morde la coda…
Non dimenticare che la perfezione sta nella coincidenza degli opposti.
Amarti è facile, ma la stagione dell’amore non cade a Natale,
come nelle nazioni colte,
ma a metà dell’anno,
come nelle contrade barbare.
Trasformiamo la “storia”
prima che i fantasmi si impadroniscano dei nostri sogni.
Il Dono
Lo scintillio dei metalli preziosi….
osservo luce d’amore.
Ho creato e ringrazio il seme
ho creato e creo luce
La gratitudine nella danza dei colori
Creo…
Lasciando gli strumenti per gli artisti di domani
L’anima brilla negli occhi dei figli
Il fato nell’opera antica di Platone
Nel coro che un dì bambina….
La voce ‘’tenorica’’ di mio padre.
Gocce
Il grande cerchio nasce, cresce , si trasforma e chiude.
Di gocce, la vita umana,
di otto gocce LEI respira , ed io le conosco tutte.
Le otto facce del cerchio..la culla del mondo.
Agglomerati osserviamo il luccichio delle stelle
ci arrampichiamo sulle foglie di oleandro
per sentire meno freddo nelle ossa, spossate e pesanti.
Ma come gocce di rugiada veniamo scaraventati giù
come gocce di filtrato veleno.
La procreazione, il passaggio dalla non-vita alla Vita.
Le Emozioni …
Goccia di saliva: vita d’armonia
Goccia di sangue: vita pulsante
Goccia di sperma: vita nascente
Goccia di latte: vita sfamante
Goccia di sudore: vita d’amore
Goccia di lacrima: vita dolente
Goccia di urina: vita infinita
Goccia di vapore al trapasso che muore.