Denis Bazza - Poesie

La strada per la felicità

piccolo uomo non essere triste

ti aspettano ancora cose mai viste

quello che è stato è andato al passato

lo so che fa male e dolore ha lasciato

 

Lascia stare chi male ti ha fatto

Fallo per te e stringi sto patto

Non inseguire questa follia

Lasciala correre lascia andar via

 

cerca piuttosto di non pensare

a tutto il male che stai tenendo,

ma sforza la vista e sta a guardare

la bella occasione che sta venendo

 

e non essere triste per avere fallito

fanne un ricordo e legalo al dito

piangi soltanto quando tutto è finito

ma continua a guardare lo spazio infinito

 

da quel brutto cielo una stella cadrà

e un poco più bello il mondo sarà

si vive sognando e di quel che si ha

tenendo per mano la felicità

 

e se ancora non ce l’hai

Conta i giorni che tu hai

E col tempo capirai

Che prima o poi, la vedrai


 

Donna in gabbia

 

cara amica mia mi sei mancata,

ti ho vista l’altra sera ma mi sembri un po cambiata,

ricordo che una volta sorridevi,

e i baci me li davi e non chiedevi,

 

cara amica mia mi sei mancata,

ti ho vista l’altra sera ma mi sembravi spaventata,

ricordo che la mano mi tenevi,

e i baci me li davi e non chiedevi,

 

ma come mai,

sto nero hai addosso,

male tu non hai,

non andare in questo posto,

mi chiedo come mai,

tutto questo paradosso,

sei speciale e non lo sai,

fatti strada in questo bosco,

 

rompi le sbarre di questa gabbia

ansia, tristezza, castelli di sabbia

fingiti morta per restare a galla

lasciati andare sta notte si balla

 

cara amica mi sei mancata,

è stata una fortuna averti ritrovata,

ricordo poco fa quando piangevi

e il sole che splendeva non vedevi,

 

cara amica mia mi sei mancata,

mi sento molto meglio da quando sei tornata,

ricordo poco fa che non ridevi,

e il sole che splendeva non vedevi,

 

ma come mai,

sei sola in questo posto,

male tu mi fai,

ti salverò a ogni costo,

mi chiedo come mai,

tutto questo paradosso,

sei speciale e non lo sai,

fatti strada in questo bosco,

 

rompi le sbarre di questa gabbia

ansia, tristezza, castelli di sabbia

fingiti morta per restare a galla

lasciati andare sta notte si balla

 

cara amica mia ho viso in te un sorriso

scappare dall’inferno, tornare in paradiso

ho rivisto gli occhi tuoi piangere di gioia

lasciare nella notte tutta questa paranoia

 

cara amica mia ho visto in te un sorriso

cambiarti nel profondo, cambiare nel tuo viso

ho sentito la tua voce staccarsi dalla noia

e lasciare nella notte tutta questa paranoia

 

rompi le sbarre di questa gabbia

ansia, tristezza, castelli di sabbia

fingiti morta per restare a galla

lasciati andare sta notte si balla


I miei tempi a scuola

 

ma quanto eran belli in quella scuola i banchi

quella gran voglia di far niente anche se per niente stanchi

quello strano professore che spiegava a chi non so

quelle date mai imparate che credo mai ricorderò

 

ma quanto eran belli i panini mangiati la merenda

con il pane il salame e l’inchiostro della penna

i compagni un po’ bastardi che scherzavano con te

quella strana agitazione senza prendere il caffè

 

tutto questo mi manca un po’

e mi fa stare un po male

ma la cosa che non so

che è contraria del normale

era bella perchè no

la campana che suonava

mi piaceva tutto ciò

tutto il tempo che passava

 

ma quanto eran belli in quella scuola i banchi

quel professore un po’ svitato con i capelli bianchi

quelle verifiche copiate per la sufficienza

l’insegnante che di colpo perdeva la pazienza

 

ma quanto era bella la lavagna impolverata

l’odore dei gessetti di prima mattinata

e ancora l’insegnante che spiegava a chi non so

e tutti i miei compagni che forse mai io rivedrò

 

tutto questo mi manca un po’

e mi fa stare un po male

ma la cosa che non so

che è contraria del normale

era bella perchè no

la campana che suonava

mi piaceva tutto ciò

tutto il tempo che passava

 

ma quanto era bello in quella scuola stare

poca era la voglia di volerci andare

poca era la voglia di restare attenti

ma quanto eran belli tutti quei momenti

 


 

 Pioggia

 

pioggia

vien giù dal cielo

presto lavami schiariscimi il pensiero,

pioggia,

e il  tuo bagnato,

mi pulisci dalle cose che ho sbagliato

ti prendo mentre  scendi e cadi giu,

mi piaci sempre piu

 

aria umida, bagnato a terra,

gocce cadono come bombe in guerra

acqua che cade, toglie il rumore,

batte forte ma non provi più dolore,

 

aria umida, acqua sul mattino

meno sete meno giallo sul giardino

acqua che cade, pulisce il cammino

ora vedo tutto quello che ho vicino

 

e mentre sento in testa questo suono

mi stupisco mi commuvo.

e mentre sento in testa questo suono

prendo l’acqua e non mi muovo.

 

pioggia

vien giù dal cielo

presto lavami schiariscimi il pensiero,

pioggia,

col  tuo bagnato,

mi pulisci dalle cose che ho sbagliato

ti prendo mentre  scendi e cadi giu,

mi piaci sempre piu

 


 

La preghiera dei dannati

 

vite corrotte tagliate a metá

private di voce di sinceritá

raccontano storie dall’aldilá

portano luce in questa città

 

morte a voi tutti che in silenzio restate,

per tutte le storie mai raccontate,

per tutte le sfide che non affrontate,

per rabbia e dolore che non liberate..

 

ave a lucifero

ave al signore,

ave a sto mondo senza ragione

 

ave al diavolo

ave al messia

sia fatta la luce e cosí sia


 

La terra dei nessuno

 

non c’è bisogno di far gli eroi su questa terra,

non c’è motivo per combattere la guerra,

non c’è odio da tenere di riserva,

non c’è amore che nel cuore si conserva,

non c’è male che nel corpo puoi portare,

non c’è bene che nell’aria puoi trovare,

non c’è vita se la vivi sul banale

non c’è morte neanche dopo al funerale..

 

non ci sono parole che salvano il mondo,

non ci sono silenzi nello spazio profondo,

non ci sono risposte alle domande che pongo,

non ci sono domande alle quali rispondo,

non c’è fame che sazia senza mangiare,

non c’è ne sete ne grazia senza sperare,

non c’è dio che ti ascolta senza pregare,

non c’è patto col diavolo da cui ti puoi liberare..

 

nella terra dei nessuno possiamo solo guardar le stelle,

sperar di non portare il tempo sulla pelle,

nella terra dei nessuno possiamo solo cantare forte,

attendere con calma il giorno della morte,

nella terra dei nessuno non c’è santo che risorge,

tutti siam dannati e nessuno se ne accorge


Nascondo un cuore

 

sono uscito di senno,

nascondo un cuore in questo disegno,

perche nell’amore risiede un grande potere,

che solo chi crede riesce a vedere,

è lui che da forza la cura dei mali,

che fa smuovere gli animi di tutti i mortali,

che rigira la coscienza come fosse un calzino,

che da un amico distante te lo porta vicino,

 

con un cuore ho capito che basta provare,

che se qualcuno ti ama ti continua ad amare,

con un cuore ho capito che è importante sognare,

che ogni cosa che pensi ne hai tre da creare,

 

lasciati spiegare cos’è il vero amore, non dura una vita e neanche due ore,

lasciati dire cos’è questa emozione,

te la porti nel cuore e non da spiegazione

 

e mentre chiudi gli occhi e senti le voci,

e ti senti allo scuro lontano da luci,

ricorda che basta un cuore su un foglio,

e ogni paura si trasforma in un sogno