Elda Fontanazza - Poesie

Una colomba bianca

A Laura

 

Te ne sei andata

con un battito d’ali.

 

Come una colomba rossa

intrisa di sangue e crudeltà …

 

Non dovevi andare via …

Non volevi angelo caro.

 

Quello che mi consola è

che tu sei tornata …

 

Ti ho vista volare

su di noi …

 

Bella … Fiera … Bianca …

Con un ramo d’ulivo

nella rosea bocca.

Pace, pace, pace.

 

 

Laura

Anima pura

Anima rubata

al sangue che

ti generò.

 

Luce vivida

agli occhi

di chi ti guarda.

 

Occhi vivi e

luccicanti allo

sbocciare del futuro

 

Futuro negato

dal furore

del possesso e

dalla disperazione.

 

Vita eterna

nel profumo

dell’innocenza.


 

8 marzo 2016

Scarpe e scarpette rosse

 

I fiori recisi non mi piacciono.

Quanti fiori recisi da mani amiche,

carezzate, desiderate.

 

Un essere che recide una vita

frutto dell’amore che entità è?

Le grida di madri, fratelli, figli

squarciano il cielo.

 

Cos’accade all’uomo?

Fragile e carnefice allo stesso tempo.

Non basta un giorno

per mostrare rispetto.

 

Non bastano le richieste di perdono

I «non più»

«Io però ti amo»

Non bastano.

 

I fiori  recisi non mi piacciono

Mai più

Mai più vite vilipese

rubate, stroncate.

Laura … Giordana …Noemi…

Mai più.



Millequattrocentosessanta giorni

 

Millequattrocentosessanta giorni

senza vivere la luce dei tuoi occhi

sentire la tua voce

cantare con te

giocare con te

piangere con te piccola stella.

 

Oh povero uomo

Misero uomo che

per farsi amare ha dovuto

privare della luce un suo bene.

 

Amare vuol dire

sentire battere nel proprio cuore

il cuore dell’amato.

 

Il tuo busserà sempre

alle porte del cuore

della rosa che ti ha amato

sin dalla fusione

di due cellule, fonti di vita.

 

Ti ha portato in grembo

vista nascere, crescere.

Questo è l’amore puro.

L’amore eterno.


 

Per te Lalla

 

Brillavano i tuoi occhi

attenti e curiosi.
Tu e la natura

eravate un tutt’uno.

Mi piace immaginarti

in un campo di fiori

dai mille colori

a rotolarti sull’erba fresca,

a cavalcare il tuo amato puledro.
Eri una perla

nella tua conchiglia…
Ora la tua luce

brilla in eterno

nel cielo stellina cara.
Luce che illumina

il duro cammino

di chi è rimasto

e attende …

attende il tuo

caldo abbraccio.

Io cercherò

di vivere in un mondo

senza di te, ma

farai parte sempre

dei miei pensieri

e dei miei affetti.



Ieri e oggi

28/01/18

 

Non è cambiato niente!

La violenza di ieri

si mescola con

la violenza di oggi …

E si tinge sempre

di rosso.

Quante scarpette rosse

quante macchie rosse.

Ieri e oggi.

La tragica realtà non muta!

Pesa solo sul cuore

di chi rimane.

Scarnificato nel corpo e nell’anima.



Fuoco

 

Scappa, scappa

Vortici infuocati ci inseguono

Lasci dietro di te casa,

cose, animali, piante.

Fuoco, fuoco

Lingue di fuoco

oltrepassano le strade.

 

Corri, corri.

Animali atterriti in fuga,

crepitii di piante,

campi di grano accesi,

odore di bruciato.

Ho visto lacrime solcare

le rughe del viso, bruciato dal sole,

di un contadino curvo, disperato, sgomento.

 

«E ora come si farà?».

Nei suoi occhi l’incredulità

per il crudele, infame gesto umano.

Uomo selvaggio, cinico e irriverente

verso i propri simili e la madre terra.

Il fuoco avanza inesorabile

in lontananza le urla di animali che cercano i figli.

Seduta su un masso, rivedo mio padre

che non c’è più e piango.



Madre natura

 

Sorpresa, stupore

gioia, dono.

La natura è

sempre madre.

 

I campi arsi rifioriscono

sono vivi.

Le foglie riaffiorano

sui rami salvati

dalle saette infuocate.

 

Frutti penduli e succosi

Campi arati, terra rossa

pronta ad accogliere

la nuova vita.

 

Risuonano nell’aria

i cinguettii degli uccelli

il ronzio delle api.

Suoni attesi, amati

Speranze

negli occhi lucidi

e increduli degli uomini

che vivono di terra

per la terra, sulla terra.

Grazie madre.



Alla Rosa delle rose

 

Assieme a papà

hai donato la vita a cinque fiori

di diverso colore e odore.

Cinque figli che vivono ora

la loro vita in modo indipendente.

 

Sono sicura che il tuo sguardo

le tue parole, le tue esortazioni

mi guideranno ancora

verso le scelte più giuste.

 

In quest’occasione mi piace

andare un po’ indietro nel tempo …

I ricordi si fanno più vividi ora

le tue mani che stringono le mie

 

l’indice che mi sprona a seguire i tuoi consigli

la felicità, spesso celata, per i miei successi

la discrezione e la sensibilità sommessa,

solo i tuoi occhi blu belli, a volte,

 

hanno tradito i tuoi sentimenti

mi è bastato per capire

e amarti per questo.

Grazie per la luce

che mi hai donato.



Nonni

 

Un esserino paffuto

cambia la vita

ecco il primo vagito

Io sono qui.

Brillano gli occhi dei nonni

curvi e curiosi

cercano qualcosa di familiare.

È un amore puro

calde tenerezze

bocche tremule.

Tutto sembra nuovo

il primo sorriso

la prima carezza il suo no

la gioia del suo abbraccio

e il riaccendersi

delle speranze, dei sogni.

I momenti grigi

sono finiti

scomparsi gli acciacchi.

Vedere crescere

camminare, giocare la propria gioia

è fonte di vita e così

si contano i giorni, i mesi, gli anni.

L’albero di famiglia

ha un nuovo ramo

nuova linfa

l’amore dei nonni.


 Felice

 

Un piccolo paese montano medievale

Ciottoli grandi case alte di arenaria

Qui ogni mia cosa è nata

Qui le mie radici.

Nella casa di famiglia finestre

chiuse Nella casa dei nonni ora non

posso entrare Mi fermo guardo il

portale alto rigoroso bello

Tutto in abbandono.

Nel cortile alberi liberi di crescere

alti avviluppati in simbiosi Lì da

piccola giocavo con i gatti i cani

In punta di piedi mi avvicinavo ai

cavalli misteriosi e amabili li toccavo

solo col nonno Amavo i loro occhi

Sembrava mi carezzassero.

 

Sulla torre si abbarbica l’edera folta

verde. Una selva. Gli odori i giochi

le risate. Un nodo alla gola

Trattengo le lacrime Mi allontano

Sorrido non importa qui sono stata

veramente felice.

          


 

Anime

 

Ti ho incontrato per uno strano caso

per celia Un disperato bisogno d’amare

Sulla porta con un lungo cappotto

Alto magro la tua nuca Beh non male

Io alta magra tesa ma incuriosita

Apro il portone e in un attimo

un caldo sorriso mi avvolge

 

La tua bella mano stringe la mia

Svanito l’imbarazzo Sguardi che si

incrociano I nostri occhi parlano

si cercano I tuoi neri mi scrutano

I miei affondano nei tuoi

 

La tua anima lacerata la mia confusa

Sorridi Il tendere una mano mi scalda

Inizia una nuova storia Una storia vera

Timidi approcci paura di fallire

Ancora. Speranze dubbi, euforia

Gioia spensieratezza. Amore

Una fusione di anime

 

Abbiamo valicato tempeste vissuto

dolori distacchi perdite insieme.

Camminiamo ancora insieme

Per la via che abbiamo scelto

Ci riscalda l’amore avvolgente

E la sicurezza che saremo

sempre uniti. Anche al di là.


Ricordi

 

I ricordi sono ancore fissi nella

      memoria, un balenio, una folata

di vento la calda luce dell’estate

Ecco riaffiorano mi rivedo piccola

Risento papà che mi cantava

«Lo sai che i papaveri son alti

alti alti e tu sei piccolina …»

      Io e lui  verso il mare

Seduta sui materassi gioivo

Nuovi orizzonti mi apparivano

Colori abbaglianti brillii del mare

Nuvole capricciose e il caldo sole

Scalpitavo al pensiero di ritrovare

il mio mare la casa delle vacanze

il giardino incantato la sua grotta

       La bianca casa appare il viottolo

ci indica la via Si apre la  porta

gioia abbracci mamme cugine

       sorelle ora insieme, gli occhi

       brillano una rapida intesa via

      a esplorare il giardino a ritrovare

      la nostra grotta Ho rivisto la casa

ancora bianca e sembra nuova

Sono entrata nel giardino e ho

sentito le nostre risate odore di

      zagara luce accecante i raggi  

valicano i rami di ulivi, sospiro e

penso che la felicità sia un odore

      un colore un suono  Un ricordo.


Vacanze

 

Ogni anno finita la scuola

a casa iniziava il cerimoniale

per le nostre vacanze a mare

Papà rispolverava le valigie

Mamma per giorni si curava

di prepararle eravamo in sei

Noi partecipavamo con gioia

Attendavamo con ansia che

Mamma prendesse la nostra

La nostra valigia dei sogni  

Alla sua preparazione

non potevamo assistere

«Deve essere una sorpresa»

 

Arrivati, non si attendeva nessuno

si scendeva in spiaggia senza nulla

Correvamo sulla calda sabbia verso

il nostro elefante una bianca roccia

ci faceva da ombra e poi via verso

il mare verde dalle acque fredde

limpide a nuotare sino a sfinirci

 

Il rientro in casa era lento e triste

ci attendeva la fatica del riordino

la scelta delle camere e delle

compagne della notte Bronci pianti

Alla fine Morfeo ci avvolgeva

tra le sue morbide ali.


L’indomani La valigia delle vacanze

 

Il risveglio pieno di nuovi rumori

Il canto degli uccelli più melodioso

Il rumore delle onde attutiva i vocii

Nella stanza si stagliava evidente

la nostra valigia era aperta gioia

curiosità e allegria quante penne

matite colori quaderni e diversi

libricini Ognuno di noi sceglieva

i preferiti ma attendavamo

consenso dalle nostre mamme

Poi ci si lasciava e in religioso

silenzio si sfogliava il libro

si sfioravano le figure la nostra

fantasia era già in viaggio …

Il fratellino brigava con i colori

Noi scappavamo verso la nostra

ritrovata grotta segreta Ognuno                                

sceglieva un sasso, compagno

di lettura Volavano così le ore

Si trascrivevano impressioni

S’intesseva una storia

Così ogni pomeriggio assopite

le mamme si sgattaiolava

La nostra grotta ci attendeva

Create le storie le leggevamo

Risate critiche tutto finiva

con un premio dei papà.

Momenti unici. Dolce e

struggente è la malinconia.


Amica per sempre

 

L’amicizia è un sentimento

nobile. Difficile da trovare

Va curata carezzata nutrita

Nella vita pochi gli amici

Ne bastano pochi anche uno

Affinità di anime di pensieri

Basta uno sguardo.

Un affetto duale che dura nel

tempo se sincero onesto puro.

 

La vita spesso separa

Storie personali di famiglia

limitano i contatti e la

condivisione di eventi

dolorosi e felici. La vera

amicizia dura per sempre

resiste a tutte le avversità.

 

Risentire la voce incontrarsi

per caso guardarsi negli occhi

in silenzio tendere la mano

Il tempo è solo una convenzione

sociale Si riapre la porta

del cuore e tutto appare chiaro.

 

Un viaggio a ritroso nel tempo

Limpidi ricordi gioie condivise

Io ti ho ritrovata amica mia

del cuore. Ti ho ritrovata.


Dammi il coraggio    

                                                                                          

Dammi il coraggio di continuare

a vivere per la mia via

ad avere la forza della verità

a rispettare quella degli altri

Perché la verità non è mai una sola

Me lo hai insegnato tu.

 

Dammi il coraggio di ricordare

Il ricordo che ho di te da piccola

m’intenerisce.

Tu un gigante io una formichina

Eri serio nel tuo lavoro razionale

nel contempo generoso buono

Hai dovuto portare sulle spalle

e nell’animo troppi pesi

tragedie da superare.

 

Hai continuato per la tua strada

Mi apparivi come un soldato

invincibile indomabile.

 

Dammi il coraggio d’amare

Sento ancora la tua voce

Il male ti stava consumando

vaghi i ricordi gli occhi persi nel vuoto

Ti chiesi «Cosa posso fare per te?»

Con un filo di voce mi rispondesti

«Voglio amore … amore»

Un’altra lezione di vita.


Un’altra vita

 

Un’altra vita ora mi attende

Non più orari campanelle

Riunioni collegi consigli

Da oggi si azzera tutto

Sono in pensione.

 

Un altro modo di vivere il  

giorno Tempi e luoghi diversi

Nuovi impegni conoscenze

scoperte. Voglia di vivere

le esperienze rinviate.

 

Non potrò mai dimenticare il mio

percorso di vita nella scuola

Sono stati tanti gli anni vissuti

tra le sue mura.

 

Tante le scuole in città diverse

Ognuna con peculiarità proprie

Ne esco con un bagaglio ricco di

conoscenze ricordi  successi e

insuccessi.

 

La maggiore ricchezza l’ho

accumulata grazie ai ragazzi

che nel loro percorso di crescita

hanno arricchito anche il mio

animo e dato un valore

al mio lavoro. Grazie di cuore.


Il mandorlo e il suo mito

 

A febbraio in Sicilia ogni anno

i campi si ornano di tenui colori

di delicate e odorose macchie.

Sulla calda terra si stagliano

i mandorli in fiore alberi amati

onorati dai Greci Fillide Atamante

li rappresentano Un solo incontro

un unico sguardo e fu amore eterno

La vita la guerra li separò

Troia attendeva Atamante

Fillide attese l’amore dieci anni

Atamante non tornò

Lei disperata si lasciò morire

Atena commossa di così puro

amore la tramutò in mandorlo

Atamante colmo di dolore tornò

abbracciò l’albero e Fillide,

intenerita, ricoprì i suoi rami

di tenui fiori bianchi delicati

eleganti e profumati. Un amore

oltre ogni limite. Eterno.

 

In primavera rivive e rifiorisce,

nella valle dei Templi, colma di

soavi profumi, il mandorlo ricco

di candidi petali simbolo di

fragilità delicatezza e speranza

Auspicio di una natura sempre

rigogliosa e munifica.


Etna «A Muntagna»

 

Grandi scie di fuoco partono dai

crateri della nostra montagna.

Si stagliano verso il cielo scuro

Bagliori crepitii fiumi

illuminati di lava lapilli bombe

gas fumo polveri.

È uno spettacolo unico

stupefacente e pauroso

Tremolii borbottii accompagnano

la caduta di cenere vulcanica

Il cielo è grigio oscurato il sole

Il fiume di lava scende a valle

e fonde quello che oltrepassa.

 

L’uomo osserva sente

si stupisce si spaventa.

Prega chi possiede case terre

lungo il percorso inesorabile

delle rocce fuse.

I contrasti della natura

Crea dona e distrugge

Dopo un’eruzione intorno c’è

devastazione annichilimento.

Quando il vulcano si acquieta

tutto cade in un silenzio irreale

assordante. In realtà la terra

si prepara alla rinascita La natura

si rianima e ripopola di nuova

vita il creato.