Elena Giulia Panetta - Poesie

Ho viaggiato nel tuo mare,
tiepido.
e adagio
percorrevo
il sentiero del buio
ma, gli intervalli
dei suoi passi
mi portavano
a galleggiare…..
e quel fruscio
aleggiava
nella vittoria
di quell’esplosione
senza tempo.


 

Sventolano

le fredde
passioni
nel inseguire
di un passaggio innamorato
e l’ultima goccia
di rugiada
sparisce tra le nubi.


 

Emozioni soavi

nel suono di noi….
quel profondo sognare
e la corsa alla vita…
con un semplice gesto
la salvezza
è complice
di un fiore
appena nato.

 


 

Sei tu 

Il vero pittore

Delicato

È sorpreso

Dove l’incoscienza 

Svanisce nel nulla

E la vibrazione

Enfatizza

L’unico sostegno:

Il dramma della vita.


 

Quel soffio delicato insieme

A donato 

L’arcobaleno della speranza 

E ogni lacrima versata 

È poesia 

Per la mia anima 

Riflettendo

Ogni giorno 

Quel desiderio

Confuso

Senza calpestare 

L’amore rinato


 

Magie riflesse

Da un disperato 

Momento…..

Un soffio d’amore 

Regala 

L’amaro tormento 

E delicata speranza 

Che accende 

Ogni attimo presente.


 

Pensieri inafferrati

Corse afflitte

Guarda avanti…..

C’è la bellezza

Aspetta solamente 

Un tuo cenno nascosto

Dalla freddezza

Del tuo nome 

Celato

Ogni volta

Da uno sguardo

Avvolto

Da ombre insicure.


 

Passa e trasforma

Questo tempo

Prenditi per mano

E accarezza

Il tuo dolce sorriso

Il sentiero

È il tuo 

Velocemente 

Corri 

E l’orizzonte 

Incontra un’altra vita.


 

Occhi chiusi

Crea il tuo battito

E quel singolo attimo

Plasma l’universo 

Incontrando….. la luna.


 

Farò di te

Un leggero soffio

E il respiro

Va lento

Perché il gelo

Di questa notte 

Rincorre la luce

L’immagine 

Di noi

Riflette questa stella 

Che non vuole brillare

Ma vuole rinascere.


 

Piove

come una lacrima 

E il pensiero

È lontano

Dal tormento sottile

Di un dolore

Quasi assopito

E

Crudele incantesimo.


 

Rami spogli

Oltre la luna

Non chiedete 

A chi non risponde….

Oltre la siepe

Colui

Che vi amerà

Per l’eternità 

È pronto a rispondervi.


 

Quel passato

Mai esistito 

Ascolta la natura

E la radice 

Della tua anima

Si chiederà 

Alla bellezza 

Del maestoso:

presente.


 

L’ultimo tuo respiro

è stato

il mio affanno….

Ti ho restituito la luce

che donasti a me….

e illuminerà 

il nostro cammino

per quel paradiso

infinito

dove i silenzi

ci doneranno

l’eterna giovinezza.


 

Ti aspetto

questo tempo

che passa

è nostro.

Perché velato

di spazio infinito

e irrisolto

da misteri, 

le cui risposte,

 sai solo tu….


 

Tempestose strade

della vita

e maestose bellezze

inaspettate 

dal mare della conoscenza

e rallegriamoci

per il dono

fatto a noi stessi

ascoltando nel lontano 

precipizio 

la cascata 

di luci improvvise.


 

Abbagli solenni

costruiti  nell’ombra

contorni

luci e forme

il pensiero

mi porta 

a colei

dove la luce

muore in me

e il mormorio

di quei passi

rallegra

il cielo.


 

È strano

quel volere

inaccettato

e quella musica

che ti apparteneva

una strana gentilezza

colta da uno sguardo 

ed immenso viaggio

di pensieri 

nel giardino 

dell’anima.


 

Dimmi:

oh universo

quale amore

ho attraversato per te ?

solo nuvole

e disperate emozioni….


 

Sei l’essenza

del mio essere

componi

le mie giornate 

e rispondi ai miei silenzi

ma poi guardi 

il mio cammino

MAMMA. 


 

Eri te…

ora sono io…

in un mare disperato

seminando speranza

colma di pietà

al nascere…..

di colei 

che decide 

di vivere in me….


 

È l’amore folle

che ti perseguita

non c’è morte 

senza paura,

non c’è ombra

il pensiero vaga….

In un unico senso

quello dell’oblio…


 

E lei

ha aperto la porta

per le stelle

la tempesta

gioca con il sole

facendo silenzio.