PAURA
Angeli vuoti vaganti nel nulla
Mai incontreranno simili uguali a loro
Quanti veleni conditi da mille crudeltà.
Quante finzioni senza anime alcune
Vorrei gridare il tuo nome
Vorrei gridarlo con il cuore aperto
Vorrei gridarlo senza paure
Togli la mano dal mio volto
Quale mistero tu dileggi
Quale paura mai coprirai
Quale sentore di vita mai vissuta
oggi avrà il tuo nome?
PRELUDIO
Le paure arriveranno in una dolce mattina di nebbia
ed il cielo sarà colorato di grigie nuvole
Saranno sfumate dai contorni derisi
Saranno flebili forti lamenti dalle mille ombre
Quante inesattezze
Quante costruzioni sulla sabbia
Quante finzioni di scomode e mal gestite verità
Il vento vorrebbe, ma non può; ne potrà soffiare
Comode imbrigliate maldicenze, in una notte senza stelle
Attimi di bui pensieri conditi da tremule paure
Domani sarà più lontano e rarefatto.
Così vorranno le genti
Così faranno le genti
Così sarà…
NASCITA
Nuovo fiore di campo:
avrà i suoi colori
avrà il suo carattere
crescerà portandoci dentro
sogni sull’acqua del mare
e noi sguardi del mondo
ci ritroveremo ogni volta nei suoi occhi
Insieme le mie mani cercheranno sempre le tue
tra attimi di pianto, di paure .
Da loro nasceranno sorrisi
e rimarranno unite .. sempre,
e nuova linfa scorrerà nelle vene,
rinnovato giorno dopo la morte della notte
rinata notte dopo la morte del giorno
cosi fino alla fine……
la tua bocca; la mia..
l’amore che mi dai è grande
grande come un sorriso di un bimbo
Raccoglierai il mio amore tagliando le messi.
CATENE
La fine è all’inizio.
Alfa ed omega
stanno a guardare le genti smarrite.
senza anima vagano nel buio facendosi avvolgere dal nulla.
Vite non vissute ma perse in un nulla
Come un battito di ali.
Le genti ritorneranno ai tempi di un tempo.
E tutto nuovamente avrà forme e sapori
Sapevo di cadere.
Ma non cadendo non sarei rinato.
Sapevo di farmi male.
Ma che bene!
Nuovo sole domani vedrà un altro giorno.
Sarà un giorno nuovo.
La fine arriverà in una grigia mattina-
L’avvertirai inconsapevolmente
Ma quel campanello di disagio suonerà in punta di piedi.
E tu nudo sarai là .
BALIA
Avrei dato
Avrei voluto
Avrei chiesto
Come un sasso in un burrone
cadendo senza protezione alcuna
con la mera conoscenza di cadere per lasciarsi andare!
Grida uomo di gomma!
tutti ti considerano tale.
E in si fatta maniera.
Non sanno che dietro la parvenza del volto
nulla da rubare esiste.
Ma la tenacia e la costanza mai da te svaniranno!
Niente neve al sole ma soltanto
ghiacciai al freddo vento del nord.
SARA’
.
Vento del nord
colmo di mille aghi spuntati e
non più pungenti.
Avverto il tuo tremore nella fioca notte senza stelle alcune
Buio completo in balia del vento
Tutto senza fiati ne accordi
nessun suono resterà.
Vagiti di nuove genti arriveranno.
Sempre più striduli ed affannati
Passi veloci ed incalzanti
si scontreranno con mani vecchie ed affievolite
Laverai le nebbie ma inutile coscienza di infrante verità.
Cavalloni infranti su morti scogli.
PASSI
Avvezza alle fatiche alzando la testa.
Passo dopo passo verso la certa fine.
Chiamarti con il nome ,
non dato ne vissuto
Chiamarti dimenticando il tuo nome
Angelo di bianco splendore
Angelo di facile costume
Angelo di indubbie fatiche
Chino sulle quotidiane vite
Sperando in un qualcosa
che mai avverrà
Tempi consumati
E capelli imbianchiti faranno da coscienza
all’arrivo dei traguardi mai raggiunti
ma irrimediabilmente perdute andranno
mentre l’ultimo petalo si staccherà!
METAMORFOSI
Volevo cercare piante mai viste e di rara bellezza
in un giardino incolto, abbandonato.
Fiori quasi coperti da rami ingordi ed onnipresenti.
Urla di genti nascoste da comode verità.
Mai lascerò il giardino incolto! .
Mai lascerò un sorriso od una mano!
Cercherò volti nascosti e sparuti
in un giardino senza foglie d’autunno.
Cadenti rami incolti come volti rugosi e segnati
da vite non di già vissute ma avvertite.
L’uva non-maturerà per la mancanza di sole!
Troppe nuvole all’orizzonte
Troppe paure. Ali apparse, presenti.
ma mai spiegate
La terra aspetterà il primo fiocco di neve
Potrà chiudersi in un sonno profondo
Senza pensieri né paure.
Potrà dormire in pace.
Vorrà risvegliarsi?
AMMIRAZIONE
Albero di quercia grande e di già vissuto
come puoi essere attratto
da un piccolo filo d’erba?
Ma nel suo esile esistere quanta forza
coraggio indomito dalle mille fragranze
il vento lo piegherà ai suoi voleri
ma ben radicato saprà inchinarsi
senza farsi strappare le radici.
Perché la sua casa è ben radicata
Le sue piccole radici ben piantate
nessun vento le strapperà mai
dal suo mondo.
Tu vecchia quercia ben radicata potrai
resistere altrettanto senza sradicarti?
Caro Lettore,
la storia che stò per raccontare , letta ai giorni nostri potrebbe essere un anacronismo di ben difficile interpretazione ;con un immaginario dal sapore surreale se non fosse una storia vera.in mezzo a tante notizie brutte ,starzianti, un raggio di luce.
Questa è una storia vera!
Inizia così:
Un paesino del Canavese come tanti, un ragazzo come tanti.
I suoi sogni; le sue passioni; le sue aspirazioni.
Ma il tempo passa. ….. ed i ragazzi diventano uomini.
La vità è selettiva alle volte; forse troppo, ed allora crescendo tanti sogni si perdono per la strada; tante emozioni si soffocano per sempre; tanti se ne vanno bruciando la loro breve esistenza.
Ma la storia che vi racconto riguarda uno di loro: operaio da dieci anni in una cartiera rinomata della zona; volontario pompiere.
Anche lui come tanti, ha soffocato le sue aspirazioni ed i suoi sogni. La causa un brutto incidente .. ma lui è ostinato; diverso . Non accetta e non si arrende. Ha un traguardo e lo vuole raggiungere.
Da solo si mantiene agli studi.Lavorando si prende una laurea e continua.
Nel frattempo si sposa: ha due splendidi bimbi di cui uno adottato. Ma non gli basta. Non è contento.
Si confronta ogni giorno con i suoi colleghi operai; con le difficoltà della vita, con la difficoltà di arrivare a fine mese.Non accetta questa vita e vuole cambiarla.
Il suo grande amore di patria, la sua fame insaziabile di valori lo spingono oltre.
Cosi decide di scendere in campo e dopo anni di “apprendistato” decide di mettersi in gioco. Di metterci la faccia.
Si candiderà alle Regionali!
Ma non può contare sull’aiuto di nessuno; il suo più grande avversario da battere sarà l’indifferenza dei concittadini: di tutte quelle persone che imprecano contro questo e contro quello ma poi ritornano nei loro gusci sicuri lasciandosi morire poco alla volta , giorno dopo giorno nell’indifferenza.
L’Italia che bel paese. Ed i suoi cittadini? Che fine hanno fatto? Siamo così intorpiditi ed indifferenti di fronte a tanti scandali? siamo così inermi e soggiogati da una grandissima e forte rassegnazione?
Così privi e rassegnati?
Così inermi?
Lui no.
È deciso.
Si paga la sua campagna elettorale di tasca propria con volantini e manifesti al posto delle vacanze di agosto.
I suoi soldi guadagnati nelle notti in cartiera e con gli straordinari li impegna per i manifesti grandi… per quelli piccoli vedrà.
Si perché lui lavora da solo; abita in un appartamento in affitto e sono in quattro.
Questa è la storia di uno dei nostri tanti ragazzi.
Questa è la storia di Fabrizio.
Nessuno sa se riuscirà nel suo progetto.
Una cosa però Fabrizio riuscirà a dimostrare:
che se davvero vogliamo vivere e creare un mondo migliore sarà difficile crearlo lamentandoci ;ma è mettendoci in gioco con energie ritrovate che si creano cambiamenti.
Ognuno di noi recuperi la propria dignità; recuperi i suoi sogni, le sue speranze. le sue energie; non lasciamo che l’indifferenza abbia la meglio sulle nostre vite.
Ogni giorno un piccolo esempio per dare davvero il via ad un cambiamento.
Signori politici arrivati ed affermati ed arroccati su vostri scranni, prendete esempio da Fabrizio; un ragazzo pulito come tanti; un talento? un sognatore?
Diamo e rendiamo dignità e valori.
Grazie Fabrizio per quello che stai facendo e che farai al di là dei i risultati che potrai ottenere.
Sarai un esempio per quelli che ti conoscono; per quelli che ti stanno vicino: per i tuoi colleghi e per tutte quelle persone, che leggendo questo articolo sapranno ancora emozonarsi e ritrovarsi riconoscendosi.
Grazie Fabrizio. siamo con te.
Scritto da:
Corrispondente 4824
Hermes Press Roma