Erasmo Stefano Mercurio - Poesie e Racconti

PAURA

 

Angeli vuoti vaganti nel nulla                                     

Mai incontreranno simili uguali a loro                        

Quanti veleni conditi da mille crudeltà.                   

Quante finzioni senza anime alcune                            

 

Vorrei gridare il tuo nome                                          

Vorrei gridarlo con il cuore aperto                             

Vorrei gridarlo senza paure                                        

 

Togli la mano dal mio volto                                        

Quale mistero tu dileggi                                              

Quale paura mai coprirai                                             

Quale sentore di vita mai vissuta

oggi avrà il tuo nome?


PRELUDIO

 

Le paure arriveranno in una dolce mattina di nebbia

ed il cielo sarà colorato di grigie nuvole

Saranno sfumate dai contorni derisi

Saranno flebili forti lamenti dalle mille ombre

Quante inesattezze

Quante costruzioni sulla sabbia

Quante finzioni di scomode e mal gestite verità

Il vento vorrebbe, ma non può; ne potrà soffiare

Comode imbrigliate maldicenze, in una notte senza stelle

Attimi di bui pensieri conditi da tremule paure

Domani sarà più lontano e rarefatto.

Così vorranno le genti

Così faranno le genti

Così sarà…


NASCITA

 

Nuovo fiore di campo:                                                                                             

avrà i suoi colori                                                                                                                                                                      

avrà il suo carattere                                                            

crescerà portandoci dentro

sogni sull’acqua del mare                                              

e noi sguardi del mondo

ci ritroveremo ogni volta nei suoi occhi                                           

Insieme le mie mani cercheranno sempre le tue        

tra attimi di pianto, di paure .                                                                                                                                                                                                 

Da loro nasceranno sorrisi                                             

e rimarranno unite .. sempre,                                       

e nuova linfa scorrerà nelle vene,                                

rinnovato giorno dopo la morte della notte              

rinata notte dopo la morte del giorno                                                           

cosi fino alla fine……                                                

la tua bocca; la mia..                                                     

l’amore che mi dai è grande                                         

grande come un sorriso di un bimbo                       

Raccoglierai il mio amore tagliando le messi.


CATENE

 

La fine è all’inizio.

Alfa ed omega

stanno  a guardare le genti smarrite.

senza anima vagano nel buio facendosi avvolgere dal nulla.

Vite non vissute ma perse in un nulla

Come un battito di ali.

Le genti ritorneranno ai tempi di un tempo.

E tutto nuovamente avrà forme e sapori

Sapevo di cadere.

Ma non cadendo non sarei rinato.

Sapevo di farmi male.

Ma che bene!

Nuovo sole domani vedrà un altro giorno.

Sarà un giorno nuovo.

La fine arriverà in una grigia mattina-

L’avvertirai inconsapevolmente  

Ma quel campanello di disagio suonerà in punta di piedi.

E tu nudo sarai là .


BALIA

 

 

Avrei dato

Avrei voluto
Avrei chiesto

Come un sasso in un burrone

cadendo senza protezione alcuna

con la mera conoscenza di cadere per lasciarsi andare!

Grida uomo di gomma!

tutti ti considerano tale.

E in si fatta maniera.

Non sanno che dietro la parvenza del volto

nulla da rubare esiste.

Ma la tenacia e la costanza mai da te svaniranno!

Niente neve al sole ma soltanto

ghiacciai al freddo vento del nord.


 

SARA’

.

Vento del nord

colmo di mille aghi spuntati e

non più pungenti.

Avverto il tuo tremore nella fioca notte senza stelle alcune

Buio completo in balia del vento

Tutto senza fiati ne accordi

nessun suono resterà.

Vagiti di nuove genti arriveranno.

Sempre più striduli ed affannati

Passi veloci ed incalzanti

si scontreranno con mani vecchie ed affievolite

Laverai le nebbie ma inutile coscienza di infrante verità.

Cavalloni infranti su morti scogli.


PASSI

 

Avvezza alle fatiche alzando la testa.

Passo dopo passo verso la certa fine.

Chiamarti con il nome ,

non dato ne vissuto

Chiamarti dimenticando il tuo nome

Angelo di bianco splendore

Angelo di facile costume

Angelo di indubbie fatiche

Chino sulle quotidiane vite

Sperando in un qualcosa

che mai avverrà

Tempi consumati

E capelli imbianchiti faranno da coscienza

all’arrivo dei traguardi mai raggiunti

ma irrimediabilmente perdute andranno

mentre l’ultimo petalo si staccherà!


METAMORFOSI

 

Volevo cercare piante mai viste e di rara bellezza

in un giardino incolto, abbandonato.           

Fiori quasi coperti da rami ingordi ed onnipresenti.

Urla di genti nascoste da comode verità.

Mai lascerò il giardino incolto! .

Mai lascerò un sorriso od una mano!

Cercherò volti nascosti e sparuti

in un giardino senza foglie d’autunno.

Cadenti rami incolti come volti rugosi e segnati

da vite non di già vissute ma avvertite.

L’uva non-maturerà per la mancanza di sole!

Troppe nuvole all’orizzonte

Troppe paure. Ali apparse, presenti.

ma mai spiegate

La terra aspetterà il primo fiocco di neve

Potrà chiudersi in un sonno profondo

Senza pensieri né paure.

Potrà dormire in pace.

Vorrà risvegliarsi?


AMMIRAZIONE

 

Albero di quercia grande e di già vissuto

come puoi essere attratto

da un piccolo filo d’erba?

Ma nel suo esile esistere quanta forza

coraggio indomito dalle mille fragranze

il vento lo piegherà ai suoi voleri

ma ben radicato saprà inchinarsi

senza farsi strappare le radici.

Perché la sua casa è ben radicata

Le sue piccole radici ben piantate

nessun vento le strapperà mai

dal suo mondo.

Tu vecchia quercia ben radicata potrai

resistere altrettanto senza sradicarti?


 

Caro Lettore,

la storia che stò per raccontare , letta ai giorni nostri potrebbe essere un anacronismo di ben difficile interpretazione ;con un immaginario dal sapore surreale se non fosse una storia vera.in mezzo a tante notizie brutte ,starzianti, un raggio di luce.

Questa è una storia vera!

Inizia così:

Un paesino del Canavese come tanti, un ragazzo come tanti.

I suoi sogni; le sue passioni; le sue aspirazioni.

Ma il tempo passa.  ….. ed i ragazzi diventano uomini.

La vità è selettiva alle volte; forse troppo, ed allora crescendo tanti sogni si perdono per la strada; tante emozioni si soffocano per sempre; tanti se ne vanno bruciando la loro breve esistenza.

Ma la storia che vi racconto riguarda uno di loro: operaio da dieci anni in una cartiera rinomata della zona; volontario pompiere.

Anche lui come tanti, ha soffocato le sue aspirazioni ed i suoi sogni. La causa un brutto incidente  .. ma lui è ostinato; diverso . Non accetta e non si arrende. Ha un traguardo e lo vuole raggiungere.

Da solo si mantiene agli studi.Lavorando si prende una laurea e continua.

Nel frattempo si sposa: ha due splendidi bimbi di cui uno adottato. Ma non gli basta. Non è contento.

Si confronta ogni giorno con i suoi colleghi operai; con le difficoltà della vita, con la difficoltà di arrivare a fine mese.Non accetta questa vita e vuole cambiarla.

Il suo grande amore di patria, la sua fame insaziabile di valori lo spingono oltre.

Cosi decide di scendere in campo e dopo anni di “apprendistato” decide di mettersi in gioco. Di metterci la faccia.

Si candiderà alle Regionali!

Ma non può contare sull’aiuto di nessuno; il suo più grande avversario da battere sarà l’indifferenza dei concittadini: di tutte quelle persone che imprecano contro questo e contro quello ma poi ritornano nei loro gusci sicuri lasciandosi morire poco alla volta , giorno dopo giorno nell’indifferenza.

L’Italia che bel paese. Ed i suoi cittadini? Che fine hanno fatto? Siamo così intorpiditi ed indifferenti di fronte a tanti scandali? siamo così inermi e soggiogati da una grandissima e forte rassegnazione?

Così privi e rassegnati?

Così inermi?

Lui no.

È deciso.

Si paga la sua campagna elettorale di tasca propria con volantini e manifesti al posto delle vacanze di agosto.

I suoi soldi guadagnati nelle notti in cartiera e con gli straordinari li impegna per i manifesti grandi… per quelli piccoli vedrà.

Si perché lui lavora da solo; abita in un appartamento in affitto e sono in quattro.

Questa è la storia di uno dei nostri tanti ragazzi.

Questa è la storia di Fabrizio.

Nessuno sa se riuscirà nel suo progetto.

Una cosa però Fabrizio riuscirà a dimostrare:

che se davvero vogliamo vivere e creare un mondo migliore sarà difficile crearlo lamentandoci ;ma è mettendoci in gioco con energie ritrovate che si creano cambiamenti.

Ognuno di noi recuperi la propria dignità; recuperi i suoi sogni, le sue speranze. le sue energie; non lasciamo che l’indifferenza abbia la meglio sulle nostre vite.

Ogni giorno un piccolo esempio per dare davvero il via ad un cambiamento.

Signori politici arrivati ed affermati ed arroccati su vostri scranni, prendete esempio da Fabrizio; un ragazzo pulito come tanti; un talento? un sognatore?

Diamo e rendiamo dignità e valori.

Grazie Fabrizio per quello che stai facendo e che farai al di là dei i risultati che potrai ottenere.

Sarai un esempio per quelli che ti conoscono; per quelli che ti stanno vicino: per i tuoi colleghi e per tutte quelle persone, che leggendo questo articolo sapranno ancora emozonarsi e ritrovarsi riconoscendosi.

Grazie Fabrizio. siamo con te.

Scritto da:

Corrispondente 4824

Hermes Press Roma