Fabrizio Crivellin - Poesie

LASCIA CHE TI ACCAREZZI IL CUORE

Lascia che ti accarezzi il cuore
per raggiungerti nei brividi nascosti,
provare l’emozione di un bambino
e volare in alto fino a te.

Lascia che ti avvolga in un abbraccio
per sussurrarti piano: io ti amo,
lasciati conquistare dal mio amore
come ti conoscessi da un istante.

Lascia che ti accarezzi il cuore
per sentirti più vicina ancora
prendi le mie mano adesso
d’amor le sentirai tremare.

Ti insegnerò a volare se vorrai
per conquistare spazi indefiniti
sarai con me più libera e felice
e insieme abbracceremo nuove strade.


 

 

SOGNARE LA LUNA

Ti sogno ad occhi aperti dolce luna
mentre catturo in fretta la tua luce
circondata da un’infinità di stelle
rendi la notte magica e fatale.

La finestra come un cinema all’aperto
colorata dal brillare delle stelle
come un film trasmette immagini dorate
proiettate nell’immensità del cielo.

Proverò a lasciarmi vincere dal sonno
per trovarti nei miei sogni dolce luna
cercherò una luce nuova in questa notte
e nel sogno rivivrò la tua magia.


 

 

L’AMORE DI UNA MAMMA,
L’AMORE IN UN BAMBINO

L’amore nel sorriso di un bambino
è forte quanto il vento di maestrale,
bello quanto il sole del mattino,
dolce quanto il miele a primavera.

L’amore più gioioso della mamma
lo senti palpitare d’emozione
esplodere felice in un abbraccio
trasmettere carezze e vibrazioni.

L’amore che si dona ad un bambino
è forte quanto e forse più del mondo
immenso quanto e più dell’universo
o forse è solo grande: è solo amore.


 

 

IL RISVEGLIO DEL MONDO

Il mondo che si sveglia la mattina
uguale e pur diverso appare ai giorni
coi suoi colori vivi o in bianco e nero
per vivere le sue contraddizioni.

Il suo respiro appare un forte grido
nel mare di chi vive e di chi muore,
nei luoghi del lavoro schiavizzato
o in case di cartone sotto i ponti.

Risvegli meno amari e più arroganti
per chi respira l’aria dei potenti
per chi non teme il sole al suo tramonto
e vive nella notte la sua luce.

Negli angoli del mondo diseguale
per pochi splende il sole del mattino
per molti il suo risveglio è già tramonto
piegato da ingiustizie e falsità.

Si è figli della terra: tutti e ognuno
e tutti respiriamo questo mondo
nessuno può morire un po’ di meno
e ognuno deve vivere davvero.


 

 

GIORNI

Passano via senza ritorno
i giorni che compongono la vita
lasciando solitudini e timori
appesi tra il rammarico e la luce.

Il libro di memorie di ogni giorno
lo lascio sempre aperto a respirare,
tra pagine incomplete ed ingiallite
e appunti rivissuti ed anneriti.

Giorni vissuti tra gli spazi aperti
e giorni colorati dai momenti,
giorni del mio domani da venire
legati da speranze e aspettative.

Giorni perduti ad inseguire il nulla
cercando di afferrar felicità
e giorni dell’intensità presente
che dian più senso al vivere l’istante.

I giorni che compongono la vita
ti sfuggono di mano in un momento
ma se li tieni stretti accanto al cuore
sorriderà alla vita il tuo domani.


 

 

ISTANTI D’AMORE

Se ne andrà il mio pensiero nella notte
abbracciando le ragioni della vita
per rivivere gli istanti dell’amore
già nascosti e imprigionati nel tuo cuore.

Proverò a volare alto con il vento
sfiorando le stagioni ed il suo tempo
per abbracciare infine i nuovi giorni
avvolti dalla luce dei tuoi sguardi.

Calda sarà la sera all’imbrunire
vissuta tra il crepuscolo e il tepore.
i nostri occhi poi s’incontreranno
per vivere l’amor nei lunghi anni.

E d’improvviso ruberò il tuo tempo
per viverlo con me nei miei momenti
cancellerò così le tue tristezze
e vive saran per te le mie carezze.


 

 

ALLO SPECCHIO

M’osservo in silenzio allo specchio,
con gli occhi segnati e già stanchi,
tracciare i miei anni alle spalle
nel tempo che affianca la vita.

I bianchi capelli d’argento
appaion dipinti allo specchio
e sembran voler sussurrare
i tanti ricordi passati.

Il viso tradisce emozioni
dei mille momenti vissuti
e appaiono già d’improvviso
le mie prime rughe nascoste.

Mi sfioro pian piano i capelli
cercando i miei anni lontani
ritrovo soltanto il presente
tra i bianchi capelli d’argento.


 

 

L’ADIGE E IL BUIO

Luci nella notte a illuminar penombre
proiettano scintille a scorrere sul fiume,
rumori in movimento infrangono silenzi
e l’acqua scorre via a muoversi lontano.

L’Adige nel buio ricorda le paure
di tante solitudini imprigionate in me;
oltre l’oscurità si scorge già la luna
avvolgersi nell’acqua nel timido chiarore.

Sento sulla mia pelle il freddo della notte
nel gelido silenzio d’immagini sbiadite,
va a perdersi lo sguardo oltre l’oscurità
nel nero più profondo dell’argine lontano.

 

(testo della prima Canzone scritta, interpretata e incisa su Disco nel 1974, con il Gruppo Pop-Rock Veneto dei BOEING, presso gli Studi Discografici della Phono Sound di Milano)

 


 

 

SOLO UN SOGNO

……………………………………………………………….
Si ti ricordo, non sei cambiata
sempre quell’espressione vuota,
no, non puoi dirmi che questo è il sogno
che tu inseguiva da bambina
è lei che segna il tuo cammino
e ormai la prendi per bisogno
ma chiederti il perché mi sembra assurdo
sai ch’è sbagliato ma forse è tardi.
……………………………………………………………….
Lontano il tempo che vedeva noi due sognare
quante emozioni, ed era il primo amore
cammina il mondo superando i relitti suoi
e tu distrutto più camminar non sai
adesso piango, ma ho la forza di proseguire
ora sei tu che mi vedrai partire.
……………………………………………………………….

(Testo di Fabrizio CrivellinMusica di: Paolo Albiero, Paolo Motteran, Dario Grillo, Giampaolo Girardi, Fabrizio Crivellin).

(testo della seconda Canzone, scritta, interpretata e incisa su Disco nel 1974, con il Gruppo Pop-Rock Veneto dei BOEING, presso gli Studi Discografici della Phono Sound di Milano).

 


 

 

ASPETTANDO TE

………………………………………..
Qui in queste quattro mura
non ha valore il tempo
e l’eco del mio pianto
ancor risuona dentro me.
Immagini confuse
di cose senza senso
tormentano la mente
son solo lontano da te.
………………………………………..
Le macchine, le strade
la gente ed i rumori
il mondo fuori vive
ma non mi attira più.
Tentare di affogare
quest’atmosfera vuota
si è reso un gioco vano
e la mente mi porta da te
…………………………………………
La mente ritorna da te,
La mente ritorna da te.
…………………………………………
La notte già mi avvolge
attenuando i miei pensieri
ma che compagna strana
mi ritrovo adesso qui,
e mentre mi addormento
un sogno si dipinge
e un volto caro appare:
domani sarai ancora qui
…………………………………………
Domani sarai ancora qui,
domani sarai ancora qui.

(Testo di Fabrizio CrivellinMusica di: Paolo Albiero, Paolo Motteran, Dario Grillo, Giampaolo Girardi, Fabrizio Crivellin).

 


 

 

L’ENIGMATICO AMORE SENZA TEMPO

 

All’imbrunire volerò lontano

oltre le apparenze e le illusioni,

regalerò ai tuoi occhi i miei pensieri

confusi nelle azzurre immensità.

 

Dipingerò col fuoco il grande amore

nascosto dietro piccole prigioni

e torneranno i fragili rimorsi

che il vento dell’aurora avrà con se.

 

Infiammeremo il tempo e le ragioni

per sopportare meglio il tuo vissuto

e nuovi spazi s’apriranno innanzi

ad annunciare il sole della sera.

 

Calpesteremo i prati a primavera

sfiorando il primo fiore all’imbrunire

e il naufragar di tutte le emozioni

non spegnerà il tuo fuoco dell’amore.

 

Enigmatici ricordi senza tempo

riaffiorano confusi ed anneriti

e ciò che siamo stati nei tramonti

saprà essere luce nei destini.

 

Gioca, se lo vorrai, con il mio tempo

tra inutili pensieri alle mie spalle

affronterò con te le mie passioni

per abbracciare insieme lune nuove.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

FELICITÀ

 

Ho provato a sfiorarla in silenzio

per sentire se esiste davvero,

l’ho afferrata un istante soltanto

per provare a sentirmi più vivo

 

L’ho sentita posarsi sul cuore

cancellando rimorsi affannati

lungo tracce di vita vissuta

nel difficile lungo cammino.

 

E ho rimosso i miei lividi antichi

di ferite lasciate al passato

per provare a cercarla nei giorni

oltre il tempo che muove i miei passi.

 

La mia felicità l’ho cercata

per dipingere nuovi pensieri

regalando più sogni al destino

e osservare il mio mondo a colori.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

L’AMORE A PRIMAVERA

 

Vorrei poter entrare nel tuo mondo

per liberar l’amore imprigionato

ed ascoltare i battiti del cuore

cercandoli negli angoli segreti.

 

Sul tuo cammino volerò in silenzio

per respirare l’aria che respiri,

accompagnerò i tuoi passi di nascosto

seguendo da lontano ogni tuo sguardo.

 

Libererò i frammenti dell’inverno

per abbracciare i prati a primavera,

vivendo i nuovi istanti dell’amore

racchiusi tra i segreti della vita.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

SOLITUDINI

 

Com’è difficile sentirsi soli

tra mille sguardi scivolati via;

scrutare il vuoto che ti gira intorno

alla ricerca di speranze nuove.

 

Le solitudini del nostro tempo

vanno a rivivere nei giorni stanchi

perdute dentro le rassegnazioni

lungo le immense vie della tristezza.

 

Vivono intense tutte le emozioni

racchiuse dentro indefiniti spazi

e tutt’intorno scoprirò silenzi

pronti a rivivere nei nuovi giorni.

 

Il mondo appare adesso più lontano,

fuggito dai miei sguardi sofferenti

e dietro solitudini e timori

riposerò da solo col mio cuore.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

TRA LE MURA ED IL TEMPO

 

I miei occhi ora si posano pian piano

sul mondo addormentato oltre la porta,

tra case già sdraiate lungo i viali

e il cielo prigioniero del silenzio.

 

Mi accoglierà sereno un nuovo giorno

racchiuso tra le mura della stanza

un orologio vecchio suona il tempo

e lento il suo trascorrere mi appare.

 

Esplode il desiderio di fuggire

per abbracciare Marzo e i primi fiori;

due donne che camminano in silenzio

osservano impaurite il vuoto intorno.

 

Imparerò a riviver le emozioni

racchiuse tra i ricordi del mio tempo

custodirò memorie nel mio cuore

e aspetterò che il tempo si rinnovi.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

IN UN SOGNO

 

Ho camminato per le vie del cuore

calpestando i miei dolori antichi

tra disegni ed apparenze nuove

ed inutili sorrisi spenti.

 

Ho camminato per le vie del tempo

alla ricerca di speranze vere

che mi regalino certezze e forza

per dare luce ai labirinti in me.

 

Ho camminato per le vie dal vento

per disegnare traiettorie e strade

oltre i rimorsi chiusi alle mie spalle

e ciò che resta dietro la mia porta.

 

Ho camminato oltre i miei pensieri

tra gli equilibri del mio quotidiano

alla ricerca dell’amor vissuto

tra le mie stanze e nei respiri intensi.

 

E ho camminato tra le fredde piogge

per ascoltare l’acqua lungo il viso,

ed aspettar nel sogno il primo sole

che illumini per sempre il mio cammino.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

SOGNARE IL MARE PER SOGNARE LA VITA

 

Il mare che si estende nel silenzio

già sembra naufragare da se stesso,

tra il timido ed immobile orizzonte

e il vuoto che ora muore alle mie spalle.

 

Riscopro solitudini e timori

di malattie invisibili e assassine

e un male che ora non si fa fermare

confuso dai silenzi più nascosti.

 

Ritorneranno i giorni degli abbracci

e lacrime felici lungo il viso,

respirerò il sapore del mattino

col vento della dolce primavera.

 

E tornerò con te a sfiorare il cielo

lasciando le paure tra i ricordi,

davanti a noi vivremo vita nuova

sognando ad occhi aperti l’infinito.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

IMPRESSIONI TRA I MONTI

 

Il vento lieve e fresco dell’estate

vive in questa valle intensamente

tra il forte rumoreggiare degli abeti

e l’erba ripiegata su se stessa.

 

Esce un po’ a rilento la marmotta

sbirciando incuriosita tutt’intorno

e tra il rifugio e il piccolo ruscello

vive perenne l’intero mondo suo.

 

Monti svettanti perdersi tra nubi

racchiusi dalla valle tutt’intorno

un timido sole dona luce viva

riaprendo a se i segreti della vita.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

SARÀ BREVE LA NOTTE

 

Sarà breve la notte

oltre il buio e i silenzi

ed un solo pensiero

attraverserà i corpi.

 

Sarà breve la notte

tra penombre e passioni

che l’amore nasconde

tra i suoi mille misteri.

 

Sarà breve la notte

che la luna riaccende

tra le mille finestre

che racchiudon le stelle.

 

Sarà breve la notte

oltre il tempo che scorre

tra emozioni infinite

e desideri tremanti.

 

Sarà lunga la notte

fra carezze ed abbracci

con l’amor che rinasce

per rivivere in noi.

(Fabrizio Crivellin)

 


 

COVID: OLTRE IL BUIO LA SPERANZA DEL DOPO

 

In un mondo già privato di certezze

si alimentano le grida disperate

di chi vive circondato dalle angosce

tra catene d’inquietudini  del tempo.

 

Un nemico sta violando i nostri spazi

e invisibile cammina oltre le porte

prigionieri delle nostre libertà

aggrappati ai sogni nuovi di domani.

 

Oltre il buio ed i lamenti del dolore

nascerà la nuova luce dell’aurora

e la vita avrà per se nuovi colori

per dipingere un futuro di speranza.

(Fabrizio Crivellin)