Franco Madeddu - Poesie e Racconti

Per Ersilia.

 

Oggi hai compiuto sessantanove anni,
e ti auguro di non avere mai malanni,
sei sempre bella, anche se matura
e qualche ruga, non ti fa paura.
Nel tuo volto è impresso il gran dolore,
che anni fa, ha trafitto il tuo cuore,
ma quando vedi i tuoi cari nipotini,
che tratti come principini,
si illumina il tuo viso,
e gli abbracci con un gran sorriso.
Oggi figli e nuore,
ti fan sentire il loro amore,
ed a gran voce urleranno,
buon compleanno.


Sarà un disegno

 

Sono 183 giorni che mi manchi
e, per il pianto,ho gli occhi stanchi.
Sei volata in cielo,quasi all’ improvviso,
ma,confido,che tu sia in paradiso.

Forse la morte ti ha premiata
e,dal restar vedova,graziata.
Restar soli è grande sofferenza,
anche se in tanti,dicono “abbi pazienza”.

Se ti manca,chi tanto hai amato,
vivrai sempre, con il cuore infranto
e,non puoi più sorridere alla vita,
perché,anche la tua è finita.

Non ci sono alternative
e,solo con gran sforzo,si sopravive.
Tu, ti saresti guardata attorno,
ed in casa,non saresti rimasta sola,neanche un giorno.

Adesso sei lassù,
e,quaggiù,non tornerai mai più,
ma quando lo vorrà il buon Dio,
a venir da te, sarò io.


 Quattro ottobre 2019

 

Eravamo tutti certi, che non avevi danni,
e che oggi, avresti festeggiato 81 anni,
ma un ictus improvviso,ha aperto le porte,
alla temuta, signora morte.

Non ha avuto pietà, di una bella donna,
di una adorata ed amata nonna,
del marito, dei figli, ed i nipoti tutti,
che non si aspettavano lutti.

Ora sei lassù, con il tuo figlio diletto,
per cui avevi un grande affetto,
e con la piccola Rita,
che a avuto, un solo giorno di vita.

Ogni di, al mio risveglio,ho un tonfo al cuore,
che rinnova, il mio grande dolore,
perché non sei più accanto a me,
e gioia, perché manchi te.

Ora siete tutti con il buon Dio,
ove confido che giunga anch’io.
Nell’attesa, io pregherò per te,
e tu, prega per me.


 Sogno infranto

 

Attendevi,con ansia e batticuore,
la cresima di Leonardo,
ed avevi, gran timore,
di guarire con ritardo.

Tanta fisioterapia,
per problemi di deambulazione,
per guarir presto, ed andar via,
ma altri guai, han creato complicazione.

Alla sua cresima non volervi mancare,
e facevi gradi sforzi per camminare,
ma per una imprevedibile sorte,
è sopraggiunta la tua morte.

Ma essendo il nostro primo nipotino,
so che scenderai dal paradiso,
e sarai a lui vicino,
con amorevole sorriso.

Nessuno dei presenti lo noterà,
ma sono certo, che ciò accadrà,
perché è un atto d’amore,
molto grato al Signore.


 Nonna Ersilia non c’è più

 

Buon compleanno, caro nipotino,
anche se non è a te vicino,
perché nel mondo non c’è più,
ti vede sempre da lassù.

Quando si attendeva il tuo lieto evento,
era in ansia, ma con il cuor contento,
e sperava di vederti, non solo ragazzotto,
ma anche, un bel ed aitante giovanotto.

Ma per cattiva per sorte,
è arrivata la morte,
che non ha atteso la sua vecchiaia,
e d’improvviso, l’ha portata via.

Sperava tanto di guarire,
e non ha mai pensato, che stava per morire,
ma di essere con te anche quest’anno ,
per la festa del tuo compleanno.

Dovrai comunque, esser contento,
perché se in qualche momento,
avrai la sensazione d’esser solo,
se pensi a lei, giungerà al volo.


 L’ onda

 

Nella distesa azzurra, l’onda,
portando pensieri racchiusi,
ed antichi segreti,
spumeggiante avanza,
sul solitario scoglio,
dalle pareti a picco,
che imponente domina,
il mar che lo circonda.
Rabbiosa,scivola leggera,
ed urlante,con impeto colpisce.
Fermata la sua potenza,
per un momento calma,
unita ad altra avanza,
ed ancora urta e s’infrange.
Da tanta forza,
miriadi e leggere goccioline,
si inalzano nel cielo,
ed il sole dona loro,
i colori della luce.


Piccole storie

 

Per millenni gli animali che erano utili all’uomo, non avendo ancora nomi scientifici,
vennero classificati, osservando i loro comportamenti.
Un cinese, ne prese uno e volle addomesticarlo, ma tutti i suoi sforzi erano inutili.
Quando un amico gli chiese se era riuscito nel suo intento, gli rispose : “è come palale al mulo”.
Da quel giorno, questo animale venne chiamo “mulo”.
In Toscana,invece, vi era un’animale più piccolo, parente del “mulo”, che non restava mai
fermo, scalciava e non stava mai zitto, …… hihò, hihò hihò.
Un contadino cercava in tutti i modi di addomesticarlo, ma non vi era nulla da fare, era
permaloso e pur avendo sete, se nel secchio che conteneva l’acqua vi era una piccola
pagliuzza, non bevevo e scalciando lo rovesciava.
Ad un amico che gli aveva chiesto se era riuscito addomesticarlo, rispose : “fa gran hasino”.
Da quel giorno,questo animale venne classificato con il nome “asino”.
Il “maiale”, invece, venne chiamato così, perché si sporcava “come un maiale”, e se
qualcuno lo chiamava “porco”,brontolava in continuazione dicendo Gru…Gru… Gru…..
Lo “scoiattolo”,venne chiamato così, perché quando scappava, prendeva “ le scorciatoie ”.
Alla “lince”, gli venne dato questo nome, perché aveva l’occhio di lince.
A dei piccoli insetti volanti, che emanano una luce, venne dato il nome “lucciola”.
Alla “ puzzola ”, venne dato questo nome, perché “ puzzava ”.
Per riconoscere tutti gli animali, gli venne dato un nome appropriato, a seconda delle loro abitudini, ma per sapere se ciò che ho esposto, è vero o fantasia, tutti i bambini, debbono leggere i libri che parlano di loro.


Buon giorno topolino

Buon giorno topolino
cosa fai nel mio giardino
Ti do un consiglio d’amico,
ma ascolta bene quello che ti dico.
C’è in giro un piccolo gattino,
ed il suo fiuto è molto fino.
Non vuole cibi avanzati
ma solo quelli prelibati.
Per la sua dieta,
sei una preda perfetta.
Stai attento che è molto furbo,
e per prenderti, corre come un turbo.
Devi stare in guardia, perchè fa finta di dormire,
e se ti distrai, si avvicina senza farsi sentire.
Quando ti prende, sembra voglia giocare,
ma in verità, ti vuole mangiare.
So che a te piace il formaggio,
ma non fidarti del tuo coraggio.
Ascolta pertanto il mio consiglio,
se lo incontri, scappa come un coniglio.


La befana

Ieri notte ho sognato
che volavo in un cielo stellato,
ed ho scoperto una cosa assai bella,
che ogni bimbo possiede una stella.
Guardando la terra lontana,
ho visto volar la befana,
che si fermava ove vi erano camini,
per lasciare un regalo a tutti i bambini.
Ho visto che si è fermata a casa mia,
con regali per Leonardo,Giulio e Sofia,
mentre per Ludovica, che è piccolina,
ci ha pensato la sua mammina.
Consegnava i regali con molta lena,
passando prima a casa di Elena,
e dopo in quella di Francesca,
con dei regali in una piccola cesta.
Era quasi l’alba, ed aveva fretta,
ma ha lasciato un regalo a Benedetta,
e nonostante fosse molto stanca,
lo ha portato il regalo anche a Bianca.
Quando è andata via,
ha tracciato nel cielo una lunga scia,
ed avendo per i bimbi tanto amore,
ha disegnato anche un grande cuore.