Giada Vento - Poesie

E’ difficile giudicare la tua vita attraverso un foglio e una matita ma io ci proverò perché chi sono lo so, e proverò a raccontarlo anche a voi sperando che la mia storia sia forza e coraggio a quelle donne e mamme arrese all infelicità….Perché la vita ci sorride

Se noi decidiamo di sorriderle.

 


 

 

Il tuo destino ti viene a cercare se avrai il coraggio di saperlo affrontare, allora che fai non aspettare certi treni solo una volta vedrai passare e se avrai coraggio di prenderlo al volo ti darà la soddisfazione di averci provato di averlo affrontato e allora t rafforzerà e una possibilità in più di esser felice avrai

 


 

 

Mi culli fra le tue braccia mi canti una canzone il mio stomaco si muove i miei capelli fra le tue dita e nel mio cuore una gioia infinita sembra un sogno ma è realtà, mi tieni accanto mi stringi forte solo per farmi addormentare e mi canti una canzone solo per vedermi andare nel mondo dei sogni un Po più beata… neanche nel più bello dei sogni potevo immaginare che tu in realtà sei accanto a me, neanche il più coraggioso principe lo farebbe per la più bella delle principesse.  Ma tu lo fai per me e io mi sento fortunata. Ad averti mio fianco ed io essere completamente e solo tua. Amami sempre così perché è semplicemente perfetto

 


 

 

Sono orgogliosa di me perché forse la mia voce si potrà sentire , verrà fuori rispetto alle altre che il mio tono sarà più forte , il mio grido piu deciso , so chi voglio essere finalmente so dove voglio arrivare ieri mi chiedevo chi sono cosa voglio e oggi il destino mi ha indicato la strada finalmente so che voglio essere fortunatamente libera.

Libera di realizzare i miei sogni.

 


 

 

Tu hai la faccia dall amore cieco ,folle innocententemente vuoi duri per sempre , mi dici ogni segreto , mi racconti dei tuoi guai ma dentro di te ancora qualche dubbio ce l hai, mi sento un po tua mamma un po tua amica,ti resto ad ascoltare anche per ore sei un giovane meraviglioso, sei entrato nel destino e ora sei un pezzo della mia felicità,  vorrei insegnarti dalla mia esperienza , vorrei tu avessi la costanza perché solo così puoi realizzare i tuoi sogni, voglio crescere insieme a te io ti capisco sai ,dico sempre ,ci sono passata ma non mi credi e vai avanti con la tua testa, ignaro che un giorno mi dirai me l avevi detto ma io ti amo così come sei e ti sarò accanto ogni volta che lo vorrai .

 


 

Ciò che sono e il risultato di quello che ho vissuto delle persone che ho incontrato, perché se sai ascoltare, anche dalle esperienze degli altri potrai imparare, il dolore voleva portarmi via ma io sono scappata per cambiare vita, cambiare strada , cambiare una parte di me quella debole quella ribelle , scappando son rimasta sola , ho incontrato la persona sbagliata nel momento giusto, mi ha umiliato tradito, picchiata, ma ogni volta che mi colpiva io mi rialzavo e mi difendevo perché non volevo arrendermi .

Sono nata guerriera, e per questo che la più grande guerra l ho fatta con me stessa, dicendo basta, basta soffrire , e la più grande forza l ho presa da chi ancora non sapeva parlare, da loro che vedevano la mia sofferenza e la portavano dentro, dal loro sguardo di innocenza che si trasformava in rabbia perché si sa che gli errori dei grandi li pagano i piccini,alla fine loro diventeranno uomini, che vivendo nella violenza a loro volta diventeranno violenti.

Voi la mia speranza io la vostra unica scelta così mi sono detta, così ho deciso di cambiare vita per migliorare anche la vostra, mi sono fatta forza e son tornata dove son scappata il posto in cui sono nata , al vostro fianco, nell unico posto sicuro x noi, quel posto si chiama casa dei miei.

 


 

La vita e una continua sfida , primi sfidi te stesso, per raggiungere gli obbiettivi che ogni giorno hai , poi sfidi gli altri per dimostrare chi sei, poi sfiidi i tuoi guai, perché si sa nella vita un giorno sei in cielo il giorno dopo chissà… le nostre azioni anche quelle più piccole, possono cambiare gli eventi, ciò che per noi è superficiale una cosa a cui non pensare, invece poi si ripresenta nel percorso del nostro destino.

Dico sempre che se rido oggi è domani poi ci penso, i pesi che devo sopportare saranno più leggeri, invece poi domani il peso e doppio e la sfida più dura. Bisogna pensare bene ai passi che si fanno, alle decisioni che si prendono, perché ciò che siamo e il risultato di quello k abbiamo fatto, e facciamo, a volte poi ciò che facciamo si ripercuote su chi ci sta intorno, su chi amiamo, allora prima di fare un passo pensa a loro, con amore, la scelta sarà quella giusta. E ti porterà proprio dove vuoi arrivare . Il passo giusto fatto con amore ti porterà a vincere la sfida.

 


 

E stata dura accettarlo, rendermi conto che la tua vita sarebbe stata diversa, che il tuo percorso sarebbe stato in una salita senza via d uscita, non sapevo cosa sarebbe successo, cercavo il tuo sguardo ma mi sfuggiva, cercavo di insegnarti col rischio di danneggiarti, ogni volta per farti capire era un urlo che ti faceva soffrire,e la mia era agonia

mi rifugiavo in ogni angolo e piangevo, ma x te dovevo essere forte allora mi rialzavo indossavo il mio miglior sorriso e ti cullavo con la speranza che un giorno ci saremmo capiti, mentre il tempo passava eri sempre più bello, e io ti guardavo come un fiore che non potevo cogliere, sentivo il tuo dolce odore, ma tu non sapevi di profumare, poi ho deciso che l unica cosa che potevo fare x aiutarti era amarti incondizionatamente, e con la più grande pazienza e serenità farti capire ciò che il mondo ti può offrire, allora io sono cambiata e anche tu sei cambiato, con una timida vocina, fatta di versi e semplici parole mi hai permesso di entrare nel tuo cuore ed esplorare il tuo mondo, non tutti potranno capirti, aprezzarti, non sempre ti accetteranno, ma tu si forte amore mio accanto a te ci sono io, per sostenerti nel cammino più duro che c è,  la scoperta di te, al resto non pensare, solo il tuo giudizio può contare, e se quando non ci sarò più avrai paura canta una dolce canzone e ascolta il tuo cuore, ti indicherà la via per la felicità,  perché io sarò sempre li, in fondo l ho creato io il tuo cuore.

 


 

La primavera risveglia in me sensazioni che col freddo taciono, i colori sembrano più vivi, la tua pelle più calda , ho voglia di sfiorarla di sentirti mio, di sentirmi tua , ho voglia di baciarti, di leccarti, voglio stringermi tra le tue braccia, provare un eccitante brivido, voglio prenderti tra le mie labbra, mentre sento il tuo piacere salire, esplodere fino al punto di non poter più fare a meno di me.

Voglio sentire le tue labbra, la tua lingua accarezzare  il mio corpo, con gusto immaginando che io sia il più dolce dei cibi, mentre il mio piacere sale e il tuo cresce, voglio bagnarmi, bagnarti, arrivare al culmine del piacere e finire con un beato risveglio accanto a te. Ora completi amandoci più di prima, possiamo affrontare la vita uniti più che mai. Per sempre mio per sempre tua con amore.

 


 

La mia famiglia e un Po strana,  grande e rumorosa ognuno di noi è a modo suo ognuno di noi ha un passato un vissuto e metterci tutti insieme e un crearsi di musica e colori tutti in una stanza, ci amiamo litighiamo ci sopportiamo e infine siamo uniti più che mai perché anche nella nostra stranezza c è   felicità,  la felicità non è perfezione la perfezione non esiste , nella ricerca della perfezione molti si sono persi, la felicità e stare bene con se stessi e cercare di far bene chi hai accanto qualsiasi cosa accada . Felicità e svegliarsi accanto all amore e addormentarsi accanto alla vita , la felicità e pace, la pace con se stessi la pace con chi hai intorno, la felicità e prendersi cura di qualcuno che ti ama nonostante i tuoi difetti per me la felicità e la mia famiglia imperfetta amo ognuno di loro in un modo speciale.

 


 

Mi chiamo giada ho 25 anni, sono cresciuta in un piccolo paesino della valle d Aosta ma a 15 anni sono voluta scappare Perche per me quel posto era troppo piccolo, portavo dentro di me un segreto troppo grande, la gente non poteva capire e nemmeno io capivo, non avevo molta stima in me ero sempre attratta da uomini terribili,e uno in particolare in quel periodo un tossico più grande di me che abitava con un omosessuale con l aids, cosi la mia famiglia preoccupata per il mio futuro mi ha mandata in una casa famiglia, dove sono cresciuta , ho imparato a farmi forza e darmi da fare, da sola.

la prima volta che entrai,VIDI UNA Realtà COMPLETAMENTE DIFFERENTE A QUELLA A CUI ERO ABITUATA, mi crollò il mondo addosso, volevo solo scappare ma non potevo, li non potevo proprio,allora piangevo, mi misi sul terrazzo della casa che si trovava in una palazzina a piano terra c era un giardino con le galline e si sa le galline portano i topi. Il giorno stesso mentre ero seduta fuori dal terrazzo ebbi il primo incontro con un roditore. La prima volta che ne vedevo uno dal vivo ero terrorizzata. A volte non avevano abbastanza soldi per fare la spesa così andavamo avanti giorni e giorni solo con la pasta . Ma ringrazio quel posto che mi ha insegnato tanto e ringrazio tutte quelle persone che mi hanno sostenuta e creduto in me. La mia migliore amica era nigeriana , arrivata in Italia a soli 12 anni tramite un pappone che prima l ha addescata davanti a scuola promettendole di farla lavorare una volta in italia,( lei aveva 9 fratelli pensava di poterli aiutare e ingenua ci credette) in realtà una volta in italia la mise sulla strada costringendola a prostituirsi, per fortuna lei riusci a scappare, ma si sa il debito per la libertà a un prezzo molto alto,aveva cosi tanti problemi ma lei era la prima a credere in me,era sola , i suoi genitori morti,aveva visto e provato la fame la violenza, l ignoranza ma era li sempre sorridente e mi dava forza, mi è stata di ispirazione tutti questi anni. La pazienza è la più grande delle virtù diceva sempre, più ne hai più la vita te ne richiede mettendoti di fronte ostacoli sempre più grandi, più crescevo e più mi rendevo che aveva perfettamente ragione. di storie cosi in quegli anni ne ho sentite tante….ragazze costrette a rubare, accoltellate dai genitori, violentate, bambine drogate, una realtà tutta a se…. ma che esiste perché è pieno di ragazze innocenti che soffrono ogni giorno,

ma torniamo a me….

appena arrivata ho incontrato quasi subito un ragazzo marocchino,anche lui in casa famiglia,  pensavo che le nostre differenza ci avrebbero unito, anche lui con una storia particolare cresciuto per strada in Marocco,  venuto da bambino in Europa passando sotto un camion dentro una nave per realizzare il suo sogno e raggiungere la terra promessa, lui era abituato a sopravvivere rubando, sniffando colla , ha girato tutta europa collezionando denunce guai, era matto, matto da legare e questa cosa mi piaceva, lo volevo salvare pensavo che la mia fosse una missione per salvare anime sperdute, ma non puoi salvare nessuno senza il giusto equilibrio, se anche tu ti senti perso e stai cercando la strada giusta se affianco a te hai qualcuno ancora più perso alla fine non trovi la tua strada ma solo un cammino difficile fatto di sofferenza e umiliazione.

io e la casa famiglia gli avremmo dato la possibilità di vivere una vita normale, tranquilla, ma lui nonostante provasse a cambiare vita non poteva cambiare la sua natura, io lavoravo, studiavo, a 17 anni ricordo ancora andavo a scuola ma mi chiesero di fare un paio di notti con un signore, in ospedale, io non avevo soldi la c.famiglia ci dava appena 13 euro alla settimana per vivere eravamo 6 ragazze sperdute, che volevano avere una possibilità, cmq andai a fare 3 notti con questo signore non lo dimenticherò mai, lui sembrava così lucido e piangeva mi racconto molto della sua vita era un uomo facoltoso che aveva dovuto lavorare tanto per costruire un ottimo futuro ai suoi figli e dargli la miglior posizione possibile, e piangeva perché nel letto di morte si trovava con una ragazza tanto carina quanto sconosciuta queste le sue parole… la seconda notte non era così lucido , la terza dormiva io facevo le notti e tornavo a casa in motorino quella notte stranamente nevicava , e io mi ammalai e non potevo andare la notte seguente e quella notte con una donna ancora piu sconosciuta, lui mori…. solo … dopo tutto quello che aveva fatto per i suoi figli mi si strinse il cuore e pensai molto al male che avevo fatto ai miei genitori facendo le scelte sbagliate , loro che avevano provato a darmi tutto, a mettermi in guardia dai pericoli delle scelte sbagliate che fai, ma io ero ribelle non capivo quanto loro avessero ragione. La mia relazione duro molto tra alti e bassi la prima volta che mi picchio avevamo finito il nostro percorso in casa famiglia . Ci avevano dato una casa per maggiorenni (senza educatori e spesata da loro) facevamo tutti e 2 un lavoro stagionale in un ristorante, ogni tanto alla fine della stagione prendevamo un cagnolino che era della proprietaria della casa e lo tenevamo con noi qualche giorno….

Non ricordo perché litigammo ricordo solo k lui con tutta la rabbia scaraventò il cane giu dalle scale allora lo attaccai volevo proteggere il cagnolino mi prese x il collo mi colpi e io provavo a difendermi e a difendere il mio cagnolino alla fine lo colpii ai testicoli presi il cane e mi misi a correre più veloce che potevo….

passarono i giorni e io lo perdonai in quegl anni a vicenda ci siamo perdonati di errori che commettevano l uno nei confronti dell altro….. Lo perdonavo sempre, sapevo di non amarlo più, ma non riuscivo a stare senza di lui, Ogni lite era sempre peggio, finchè un giorno scoprii di essere incinta. Erano 6 mesi k avevamo preso casa insieme e la nostra relazione andava sempre peggio…. Io lavoravo come parrucchiera lui in un ristorante…. Non me la sono sentita di abortire…. Pensavo che il bimbo ci avrebbe unito invece non è stato cosi…. all’inizio ando tutto bene la gravidanza andava per il meglio, io stavo bene avevo anche intrapreso un cammino spirituale, stavo dande tante risposte ai miei perché, mi sentivo in pace,serena, pregavo per il mio bimbo perché stesse bene, pregavo di riuscirgli a dare una vita tranquilla, felice….. Ma purtroppo non son riuscita fin da subito.

Il giorno in cui è nato gia dalla nascita è stato un casino, il parto stava andando bene sembrava, finche una volta entrata in sala parto l ostetrica mi ha bucato la sacca e mi ha fatto una flebo per indurmi la spinta, invece mi si bloccarono completamente le contrazioni, per 2 ore consecutive mi fecero spingere senza che io non sentissi lo stimolo, stavo male malissimo erano in 3 ginecologi, 2 donne e un omone cattivo ….mi tirava la testa del bambino che proprio non ne voleva sapere di uscire,e mentre io vomitavo per il dolore e li supplicavo di farmi il cesario perché non ne potevo più, mi insultava dicendomi che ero solo una ragazzina che dovevo stare zitta e altre cose che preferisco tenere per me….. comunque alla fine mi fecero il cesario  d’urgenza ….. non lo dimenticherò mai…. quell’infermiera che si avvicinò a me e mi disse…. per fortuna che ti hanno fatto fare il cesario potevate morire tutti e 2 perché il bimbo aveva 2 giri di cordone al collo…. ora che ci penso non subito mi portarono il bimbo…. me lo riportarono poi solo una volta salita in camera gia vestito e tutto…ero strodita frastornata dolorante ma appena lo presi in braccio sentii un amore che non pensavo potesse esistere , quel bambino così piccolo si era gia attaccato alla vita…. e mi aveva salvata e io lo avevo salvato ,anche se non era più dentro di me era e resterà sempre un pezzo del mio cuore….

il tempo passò io e il papa il primo mese stavamo bene insieme al bimbo ma la felicità durò poco tempo poi dovemmo fare i conti con la realtà , pochi soldi, tante spese, tante difficoltà e troppe pretese…. cominciammo a discutere sempre di più…. finchè io non trovai un altro lavoro come estetista…. mi piaceva molto ma avevo delle colleghe un po streghe e un po bigotte, gelose della mia giovinezza e del fatto che la titolare stra vedeva per me…. mi rendevano la vita veramente difficile…. ma io non mollavo per il mio bambino mangiavo pietre e sputavo rospi, finchè la mia amica nigeriana che per me era un punto di riferimento si trasferi in germania lei aveva avuto 2 gemelli 6 mesi prima k io ebbi il mio piccolo e giocavano insieme e crescevano insieme mentre noi ci facevamo coraggio e ci davamo forza. Mi crollò il mondo addosso poi iniziai a stare male vomitavo appena sveglia la testa mi girava e il seno cresceva ero di nuovo incinta…. intanto il bimbo cresceva e a me dispiaceva vederlo cosi solo, allora decisi che come potevo crescerne uno ne avrei cresciuti due e cio che mi dava forza era che se io fossi stata al lavoro loro sarebbero stati insieme per sostenersi, crescere, e proteggersi a vicenda. Lasciai anche questo lavoro perché erano tante ore per me….nel frattempo mi accorsi che il mio bimbo guardava sempre meno, non mi ascoltava quasi più….che le poche paroline che aveva imparato non le pronunciava più….il suo sguardo sembrava sempre più smarrito confuso, aveva momenti di rabbia eccessiva, urlava e io non lo capivo ero frustrata ma solo lui piccino sa quanto deve essere triste che nessuno ti capisce, allora urlava ancora di più urlava ma nessuno lo sentiva,nessuno lo ascoltava,nessuno lo capiva….io un po affaticata per la gravidanza e stanca perché col padre era sempre peggio non riuscivo a capire perché il mio bimbo si comportasse così, pensavo fosse una confusione di lingue cosi diceva il pediatra… lo portavo a giocare sempre ovunque, i suoi comportamenti erano sempre più strani, e io lo capivo sempre meno…. mi amava si, perché solo tra le mie braccia lui si sentiva bene e si sentiva protetto….ogni volta che bisticciavo col padre portava le mani davanti alle orecchie e urlava più forte per non sentire, e piangeva, ogni volta si metteva davanti a me come per difendermi ma lui lo spostava e io ero stufa, ma ogni volta lo perdonavo in fondo era bravo col bimbo gli voleva bene credevo, i bimbi hanno bisogno del loro papa dai sopporterò per loro… ma non riuscivo stavo imparando a volermi bene a credere in me stessa non riuscivo più a sopportare era troppo difficile , lui era sempre più assente e il bimbo era sempre più chiuso in se stesso , nelle sue crisi nella sua sofferenza. un giorno gli dissi al bimbo di dare al padre il suo telefono ero seduta sul wc , incinta di 8 mesi mi sono alzata e il bimbo ha buttato il telefono nel wc…. Li lo sclero, mi tiro una testata cosi forte che mi si apri il sopracciglio. piangevo e sanguinavo il piccolo urlava io lo volevo proteggere chiusi la porta della camera col bimbo dentro, il padre uscii, presi la mia roba quella del bimbo, il briciolo di orgoglio che avevo, corsi a prendere il treno e andai da mia mamma in valle d’Aosta.

ma non ce la feci neanche questa volta il bimbo che sapeva solo dire mamma e papa mi chiedeva del papa , il papa mi continuava a chiamare promettendomi che non sarebbe più successo, passarono 20 giorni e ritornai…. Le cose andavano male…. ma cercavo di non pensarci ormai dovevo partorire e poi sarei stata di nuovo forte, ma se da una parte sei forte perché hai una ragione per lottare e per sorridere, dall’altra parte è tutto più difficile perché i bimbi non sono un gioco, i bimbi hanno bisogno di amore, affetto, attenzioni educazione e tante cose che non sempre i genitori riescono a dare, e una situazione come la mia sicuramente non era delle migliori per far crescere dei bimbi sereni e felici.

Il secondo bimbo nacque era cosi piccolo, la prima volta che l ho preso in braccio l ho stretto cosi forte che sentivo il suo cuore battere insieme al mio fu bellissimo… il padre lo guardava sembrava contento ma in realtà il suo sguardo pensava a altro si perché nel frattempo tra di noi era tutto cambiato ormai era solo confusione, violenza lui usciva sempre più spesso, dopo poco io tornai a lavorare in un bar questa volta, con la ferita ancora fresca, perché all ospedale mi avevano fatto togliere i punti da un infermiera non esperta, la ferita si era aperta e infettata, Lui doveva stare con i bimbi finche un giorno una mia amica venne da me e mi disse che l aveva visto rubare nel supermercato davanti a casa con i bimbi nel passeggino…. Mi crollò il mondo addosso, non potevo accettarlo non con due bimbi piccoli a casa . Basta era troppo dovevo lasciare quell’uomo , non poteva essere un esempio per i miei figli, non poteva dargli l’amore che meritavano, un vero uomo si sacrifica per i propri figli, invece ero sempre io a dovermi sacrificare. Presi la mia vita in mano cambiai paese citta all’inizio fu durissima, se ci penso ancora ho le lacrime agli occhi con 2 bimbi piccoli lavoravo in un bar in una città dove non conoscevo nessuno per caso trovai delle baby sitter che dovevano guardarmi i bimbi mentre io ero al lavoro,facevo tante ore, mi pagavano quando volevano e l affitto era caro per me da sola, facevo tanta srada ogni giorno con un bimbo in spalle il passeggino e la spesa prendevo il pulmano per andare a 10 km dalla città dove avevo casa, un incubo, ma avevo sempre il sorriso, quando cambi la tua vita anche tu cambi e le cose intorno a te cambiano, ci vuole solo tanta pazienza…..

mio figlio grande che aveva solo 2 anni e mezzo peggiorava le baby sitter se ne erano accorte tutti se ne accorgevano solo io non volevo ammetterlo a me stessa era difficile troppo dover pensare anche che mio figlio potesse stare male. e l altro di pochi mesi cresceva ogni giorno di più e più cresceva e più mi sorrideva quasi a dirmi dai mamma si forte puoi farcela…..

nel frattempo il padre era finito per strada perché non lavorava e l avevano cacciato si diede alla criminalità e alla droga. Vedeva i bambini di rado e stava sempre peggio ogni volta che lo vedevo,alla fine il bar dove lavoravo chiuse e passai un periodo durissimo ma cercavo di non fare mancare nulla ai miei bimbi soprattutto il mio amore . Trovai un lavoro per una sostituzione in francia e chiesi aiuto al mio ex perché dovevo alzarmi alle 5 e tornavo a casa alle 8 di sera 2 giorni si e 2 no…. lui venne a casa mia pensavo che magari stando a casa e vicino ai nostri figli magari sarebbe rinsalito ma ormai la vita di strada era tornata a far parte di lui allora litigavamo sempre più spesso, non riuscivamo a stare nella stessa stanza…. Solo io so le umiliazioni che ho dovuto subire…. Solo io so quello che i miei figli hanno dovuto soffrire per causa nostra, La cosa migliore per i bambini e stare in un ambiente sereno e tranquillo anche se questo comporta stare lontano dai propri affetti cosi un giorno dopo una brutta minaccia mi decisi, sta volta avevo paura per me e per i bambini allora chiamai mia madre, che non esistò e il giorno dopo venne a prendermi. Così sta volta tornai a casa convinta sta volta dovevo cambiare, dovevo sacrificarmi per davvero, volevo imparare a volermi bene ad amarmi solo così potevo dare una giusta prospettiva di vita ai miei bimbi, feci fare le visite del caso per il mio bimbo che ormai aveva 3 anni, la diagnosi Autismo.

I primi mesi tornata a casa di mia mamma furono d’avvero duri ero abbituata a vivere sola , ma poi con l aiuto dei miei subito trovai un lavoro e una casa tutta per me e i bimbi le cose stavano andando meglio iscrissi i bimbi al nido, vivevo per loro stavo bene avevo tanti amici, mia madre e mio padre che mi erano mancati infinitamente che solo allora capii quanto fossi fortunata ad averli accanto a me, nonostante il male che gli avevo fatto non ascoltandoli loro erano li per me e i miei bambini, comunque passati un paio di mesi io conobbi il mio attuale compagno anche lui con 2 figli uno dei quali vive con noi, lui fa da padre ai miei bambini, loro lo amano, io amo suo figlio e insieme siamo una famiglia allargata felice…. facciamo tanti sacrifici la vita e dura e il mio bimbo grande facendo tante psicoterapie e con tanto amore e serenità sembra essere felice, ora sempre di più mi guarda negli occhi e mi fa capire che mi ama.

ho dovuto fare tutta questa strada per arrivare a trovare la felicità dentro di me, solo quando perdi tutto capisci quanto vali, spero che la vita d’ora in poi ci sorrida e soprattutto spero che il mio bimbo possa decidere per se, anche se sarà sempre giudicato diverso per me lui e meravigliosamente speciale e io gli starò affinco in ogni momento buio o di luce della SUA VITA. l’ amore ci ha ridato la speranza. e io voglio amare la vita e ringrazio comunque ogni giorno per ogni momento che ho sofferto perché ho capito tante cose che altrimenti non avrei capito, e ringrazio per tutto quello che ho, che non ho, perché ho 2 bimbi stupendi, una sfida, un amore, una famiglia un po incasinata e tanta fiducia per il futuro.

da una madre che crede.