Il dono
È il mio dono, il mio tesoro,
di una notte colma di sogni d’oro,
colorati adesso, prima di Natale,
di momenti fatti di un lungo travaglio.
Canto in sordina il grande dolore,
sciolto nel calore del mio cuore,
con gli occhi aperti della frenesia,
portati nei suoni della poesia.
Dal sonno dolce, con vellutata alba,
nella via accanto sono passata.
Dalle scure ombre, vissute nel passato,
dentro calde onde appena rinate.
Con veri sorrisi di malinconia,
con colori vivi di nuova magia,
di risate spente delle stelle alte,
di amori cari nel mondo lasciati.
Dentro la sorgente trovo il tesoro,
nel soffio di pace, su-ali-d’oro,
volando in alto lo porto nel sole,
nei raggi magnifici del mio cuore.
Mi canto il solfeggio con cortesia,
su un pentagramma di pura armonia,
sulle dune sacre di sabbia galleggiante
nei sogni dipinti di cime rampanti.
La via dei poeti
Sto salendo nella via,
è la via dei poeti,
richiamando nel mio canto
tutti artisti nei progetti.
Son’ seduti su di un trono,
ognuno a suo tempo,
creando capolavori
mischiati nell’evento,
uno scrive con amore,
l’altro legge nel pensiero,
tutti creano insieme
il canto dell’umiltà,
diventato il sentiero
della mia anima.
Riuniamoci adesso
nel progetto più terrestre,
realizzando il vecchio sogno,
delle scritture celesti,
principianti, saggi allievi
è la voce degli artisti,
è il richiamo di una madre
risvegliando gli dei dell’arte.
Rammentando l’alba-chiara
di una cara poesia,
aprono le alte porte
al cuore… nuova via.
