Lara Nita Gan - Poesie, Racconti e Disegni

I TORMENTI DELL’ANIMA

 

Il vuoto

Chissà com’è non vivere,
sarà come non esistere,
dare senso al vuoto,
al nulla e all’ignoto.
Dare un senso alla vita
girando il mondo con uno schiocco di dita,
mi piacerebbe vagare nel cielo stellato
inconsapevole della mia esistenza,
e rallegrare la vita come un giorno soleggiato
forse tutto questo è solo fantasia
che si conclude con una triste poesia.

 


 

Tristezza

Il freddo gela il cuore,
il vento asciuga le lacrime,
il dolore resta dentro di me
il cuore spezzato non si vuole aggiustare,
i ricordi riaffiorano nella mente,
pervadono i pensieri senza alcun ritegno.
L’abbandono lo sento nella pelle
il calore non riesce a farmi sciogliere,
le lacrime continuano a scendere,
lasciano solchi sul viso come l’acqua sulle rocce.
E’ così che sono dentro,
piena di buchi, profondi come voragini,
riempio le mie orecchie di musica
per non dar ascolto alla mia testa
e al dolore che mi provoca questa profonda tristezza.

 


 

La mia vita è

La mia vita è
come una siepe
di rose spinose,
che appena cerco di oltrepassare
mi graffia, mi punge e mi fa male
ogni secondo, ogni minuto e ogni ora,
senza pietà.
Appena cerco di muovermi
mi entrano le spine dentro la pelle,
dipingendomi di rosso.
Mi lasciano senza respiro
fino a quando il mio cuore
non cessa di battere.

 


 

Disperazione

Non lasciarmi Amore mio,
non lasciarmi in balia del dolore,
dolore che avvolge anima e corpo,
spezza l’anima e strappa il corpo.
Non lasciarmi in preda al panico
rincorrere i tuoi ricordi,
non lasciarmi nella disperazione
dove tutto è nero…
Non lasciare che la solitudine
mi divori lentamente,
senza che io faccia più ritorno.
Non lasciarmi sola Amore mo,
perché questo cuore non sopporterebbe
tale dolore e diverrebbe cenere.

 


 

Ciao

Ciao a te
che sei importante per me,
a te che mi hai regalato
momenti indimenticabili
e momenti di profonda crisi.
Ciao a te
che nonostante i miei sforzi
te ne sei voluto andare,
lasciando dietro di te
i nostri momenti perfetti.
Ciao a te
che hai bruciato i miei sentimenti
rendendoli invisibili.
Ciao a te
che nonostante tutto
ho creduto nel nostro amore,
ma ero l’unica.
Ciao a te
che mi hai fatto scoprire
ombre e paure dimenticate,
ma soprattutto ciao a te
perché sarà l’ultimo saluto
che sentirai da me.

 


 

Raccontami

Raccontami mia piccola stella,
raccontami delle tue vite passate,
di quando eri appena un bagliore di luce.
Raccontami mia piccola stella,
raccontami del tuo dolore,
dolore che non sparirebbe anche se esplodessi.
Raccontami mia piccola stella,
raccontami di quante lacrime hai versato,
di quanto hai urlato al mondo per farti scorgere da esso.
Raccontami mia piccola e meravigliosa stella,
raccontami di quando dopo tutte le sofferenze
hai incontrato me
e hai iniziato a brillare come il sole.

 


 

Sinfonia di colori

Un mondo di colori, di allegria, di gioia e di felicità, racchiuso in un’infinita tristezza. Questa tristezza non traspare del tutto in quanto non riesce mai a prendere il sopravvento. In un piccolo paesino sconosciuto al mondo, vive una bambina, ignara di tutto ciò che c’è oltre quel villaggio, qui lei non possiede niente di materiale, ma allo stesso tempo ha tutto: la libertà! Nonostante sia povera, ha la capacità di trasmettere gioia e felicità alla gente, i suoi occhi brillano della luce dei colori, occhi a mandorla limpidi come l’acqua, trasparenti come l’azzurro del cielo e neri come l’oscurità dell’universo. Corre nei verdi prati insieme al vento, a piedi scalzi, insieme all’arcobaleno, ed è più veloce del vento stesso che è il suo maestro. E’ piccola la bambina, appena tre anni, eppure è capace di affrontare i momenti bui da sola, senza nessuno, soltanto con l’aiuto dei fiori. La gente la vede piccola, ma non capisce che è più grande di quello che sembra, comprende ciò che gli altri non possono comprendere, vede ciò che gli altri non vedono e ciò che non odono. Tutte le mattine, esce a raccogliere i fiori e percorre labirinti di rose, di tulipani, di margherite… solo per prendere il fiore giusto, quello che il padre regalava ogni mattina alla mamma come segno del suo grande amore, quello per la tomba dei suoi cari. La piccola ascolta la sinfonia della natura tutte le volte che le sale la tristezza, ha un cuore colmo di inquietudine che le preme il petto, ma riesce lo stesso ad essere felice perché ha la natura come sua amica e sa che prima o poi saranno di nuovo insieme.