Leonardo Crespan

Poesie


Silenzio

Ancora una volta, il momento è arrivato
mente annebbiata, respiro affannato
solo, abbandonato, nei pensieri annegato
silenzio

Rozzo sentimento, ti senti in difetto
tu stesso ti guardi con grande disprezzo
sotto la luce lunare, una paura ancestrale
il pavimento, freddo, abbraccio perfetto
silenzio

bam bam bam
Ti strappi il cuore dal petto
il tuo corpo ormai ti sta stretto
lacrime enormi e singhiozzi
finché non ti strozzi
silenzio

 


 

Va tutto bene

speranze che vagano
dolori che ritornano
urla urla
nessuna risposta
emozioni distorte
un sospiro
e tutto termina
va tutto bene

 


 

Ai miei affetti

Ai miei affetti,
i quali mi riconoscono infiniti difetti
lascio un messaggio
un ultimo epitaffio
una storia

Tra le spoglie di crono mi sedetti a rammentare
quand’io fui giovine in vita mia
ma ben poco mi trovai a ricordare
giacché la puerizia ai tempi cercai di mondar’ via
poiché dimenticato, mai fui beato

E così crebbi, nella mia sordida prigione
piangendo e soffrendo, senza giusta motivazione
giacché l’inferno era mia dimora
e io ci feci su famiglia

Il tempo scorreva tra le mani
senza accorgermene, consumate fino all’osso
e io ancora lì, a dilettarmi tra gli umani
ormai deciso che mai più mi sarei mosso
poiché emarginato, dal mondo esiliati

Ed ora, con cuor incupito
corrotto, annerito
il bambino è ancora ingabbiato
dal buio totale è terrorizzato

Ansia, paranoia, allegria
vivere una vita nell’antinomia
un’ombra, nell’eco di vita
il significato
addio