Luana Aprile - Poesie

2 ANIME

 

Dillo..

Dillo adesso i non farlo mai più. 

Cosa credi? Che il mio cuore non senta?

Io ascolto ogni rumore fatto dal muoversi del tuo sguardo,

quando si possa ovunque  

e , inquieto,

Non viene da me. 

Lo sento sulla pelle il tuo vuoto. 

 

Sai….

esistono emozioni inspiegabili, 

che sono sottili più di un filo di seta

sono striscianti e  parlano…

 

parlano di te che forse hai  un’anima che finge di essere mia.

Dovevi essere affine, 

si, doveva incastrarsi con la mia, ma…

Si districa la matassa dei giorni e quel filo di seta, 

rivela le cose non dette, quelle tenute ferme al posto dei coltelli nel cassetto. 

 

La verità è che 2 anime 

non hanno bisogno di spiegarsi,

non devono chiederlo l’amore.

Gli occhi negli occhi sorridono, non c’è sforzo, obbligo o fatica nell’amare.

2 anime hanno scelto di essere

una la salvezza dell’altra.

Per cui, se lo sei,

dillo adesso

o non farlo mai più.


BARICENTRO

 

Vorrei capirti sai?

Eppure parliamo la stessa lingua noi 

Tu pochi anni ed io ti ho creato, ma oltre alle parole,  che qualcuno ha deciso si chiamassero tali, quello che davvero dici io non lo so, l’ho dimeticato…

TOC TOC 

Fammi entrare!

Fermami nel fondo dei tuoi occhi,

parlami da infondo e proviamo a connettere quella parte di me che non conosco più.

Tu il mio frutto, cosi uguale e così tanto tu.

bell’anima  che sei

tienimi in piedi e insegnami l’equilibrio delle cose

tu..  che ne sai più di me


BUONA LUNA

 

Copriti gli occhi e avvicinati a quel balcone

ora esci all’aria e senti  la sera, con quanta dolce prepotenza ti entra dalle narici. Respira….

Senti quel pensiero che rabbrividisce sulla tua pelle. 

Ora ci siamo, puoi guardare!

Cerca la luna, quella nostra buona luna e ferma li i tuoi occhi, vulcanici e profondi come il centro della terra e forse di più, te lo assicuro. 

Eccomi, mi vedi? Io sono lì.

Ti guardo sai?

E come uno specchio, ad un universo di distanza, io starò facendo lo stesso, in quel preciso brivido che tanto assomiglia al tuo. 


 

IO MI LIBERO

 

Volevi che parlassi, 

e allora  lo farò. 

saranno pronte le tue orecchie ad ascoltare?

Senti davvero di voler sapere?

Bada… 

che ad ogni parola, 

il tuo cuore subirà  un contraccolpo. 

Se dev’essere, che sia…  Dunque difenditi, ed io parlerò.

Devi sapere, per l’appunto, 

che mai nulla ha dato senso a nulla, prima di te;

che se avessi una colonna sonora,nella vita, sarebbe la tua voce, ripetuta in un perpetuo  infinito;

che sprazzi di te, mi accompagnano nelle tue assenze;

flash a forma della tua bocca, 

dei tuo viso, dei tuoi occhi, 

compaiono sfacciati mentre mi occupo del resto del mio mondo.

succede il tuo pensiero…. glaciale, costante, freddo.

ecco che ho deciso…

te l’ho detto… mi hai sentito?


ISOLA

 

In mezzo al mondo

tra mille voci

sento tutto e non sento niente. 

 

Circondata  da infiniti corpi 

ad un passo da me,  

vicini e lontani dentro…

ed io a sentirmi silenzio in mezzo al rumore.

 

Voglio l’isola, 

quella persa… 

dove nulla attacca e nessuno difende

Solo il vento cammina con me sulla bianca sabbia della mia anima…

e sotto i piedi , il freddo che avverto, é solo il mare che insegue la pelle.

 

Tutt’intorno si libra uno scudo d’aria,

impenetrabile al pensiero umano,

che mi lascia qui sola

protetta da tutto…

dal male, dal bene,

da ogni possibile ferita inflitta. 

 

Io rimango qui

accovacciata dentro di me. 

Se dovessi mai cercarmi

fallo domani…

e soltanto per un viaggio migliore del mio. 


NON SPIEGARE

 

Spiegami…

dammi una risposta a tutto questo “noi”….

Ma cos’è questo pensare tuo, 

pensare mio,

lo stesso attimo?

Tu, li infondo,  muovi le labbra… 

io ,qui giu,’ sento chiamare il mio nome.

Muovi le mani lontano da me ed io ne sento il vento..  

così come, di una scossa di terra, se ne avvertono le onde assai lontano.

Ma cos’è quindi?

Non mi hai risposto mai…

paura che qualcosa voglia cambiare il proprio senso?

Hai ragione, lasciamo così.

Non diamo alle cose nessun nome… 

nessun cartellino che attesti di quale categoria facciamo parte… 

Da sempre, le etichette ci danno allergia

ma tu sai, dentro le dita, di cosa è fatta la mia pelle

e io so, dentro un sospiro, quale cielo guarderai ogni notte.

Non spiegarmi….

Non spiegarmi.


OSSIGENO X SEMPRE

 

Mi trovo nel presente,

arrampicata sul tuo letto a castello, 

tra peluches giganti che un giorno saranno reliquie inestimabili.

Sulle mie gambe giovani la tua testa profumata d’infanzia. 

Tra le note di una ninna nanna 

i tuoi sensi si accomodano e l a tua essenza si addormenta sotto la cuccia delle mie mani.

Questa sera è più tardi e tutto tace…

Solo un  sommesso pianto di mamma, 

asciugato in fretta,

prima che una lacrima possa caderti addosso e destarti dai mille sogni d’oro. 

cerco di posizionare le braccia in modo da poterti  stringere di più. 

Ti attiro a me come per tenerti il più a lungo bambino.

stringo forte il tuo corpo morbido e prego Dio di fermare il tempo solo per un po’. 

Crescerai,

contrariamente alla mia volontà, farai, ogni giorno, un passo da solo ed io….

no… io ti tengo qui ora,

sapendo già quanto mi mancherai, ricordando oggi…

 … questa serata

di lacrime

e di amore.


QUELLE DONNE….

 

Restano li quelle donne…

come se la loro vita dipendesse da quel dolore.

A ognuna il suo, 

straziante e continuo, 

o momentaneo

ed esploso nel tempo di un secondo.

Pulsante, trascinato, antico, nuovo, volontario, sordo.

E ancora viscerale, potente, solo.

Dipendono da esso come fosse una creatura.

Non lo temono, no.

Loro lo rispettano e decidono che, di lui,  si occuperanno per la vita.

 

Le riconosci quelle donne, 

dallo sguardo basso che hanno,

come fosse un interferenza tra i momenti felici.

Rimangono quasi devote,

non tradiscono la condizione  di eroine che hanno  faticato tanto ad ottenere.

Le riconosci dalle mani calme

e dal sorriso grande…

da come si abbracciano da sole

quando  vogliono conforto.

Loro  sono forti in pubblico, paladine del “tanto è cosi”.

Ma se vuoi guardarle negli occhi,

non ti è permesso…

la loro anima racchiude, senza dubbio, un segreto che non ti è dato sapere.

Se di queste donne,

dovessi incontarne una,

stenditi accanto a lei

mentre dorme

e ponile la testa sul petto….

lo sentirai quel cuore, 

quel ricordo, quel segreto….

quel dolore.


SPAZIO, TEMPO, CUORE.

 

E Così fu…

milioni di minuti si sono inseguiti scappando da lì.

Non si contano… potrebbero certo essere troppi.

Solo dentro sapere che il tempo non esiste.

Caro mio… sai di essere scomodo? 

Non sei gradito perché allontani….

Tu conti troppo!!!

e io non voglio contarti.

Se vai all’ indietro io ci sto

In quale realtà potrei trovare me?

C’è solo una proiezione in cui mi vedo…

lì…. senza lancette che assassinano!

Lì… dove decido io quando.

Lì… dove l’anima trova il potere di fermare i secondi e il cuore.


 

 TIME OUT

 

Molto meglio ch’ io riposi.

Troppo battito

Troppo rumore

In fondo adesso voglio silenzio, solo per un po’…

sai che faccio ora?

Metto in pausa una parte, sì….

quella invisibile

dove nemmeno  a me é permesso entrate. 

Io so come riposare!

Il guidatore automatico la strada la conosce. 

Io stacco quella spina bollente,

prima che il cuore vada in corto circuito. 

Si raffreddera’ e la rimettero’.

Tornerà il rumore 

ma adesso, 

adesso No!