Maria Grazia Monopoli

Poesie


Gli artigli dell’aquila

Che bella questa immagine.
Mi è stata offerta
e ne sono grata.
Puoi sorridere alle mie parole.
Sono diventata una guerriera
armando e amando il mio corpo,
la sua fragilità fisica.
Ne vado fiera
cammino a testa alta
o vuoi che pianga
e mi lamenti?
Quando qualcosa si rompe
il mio spirito s’innalza
vola alto come l’aquila
il difetto viene riparato con l’oro
della consapevolezza
e l’Amore si esprime.

 


 

Alchimie

Giunge il momento sì,
quel dolore, emozione profonda allora,
non si tace no,
lo ricordo sempre nel petto.
Si spoglia solo dei suoi oscuri drammi.
Ne rimane una nicchia di pura luce.
Anche quel dolore illumina l’andare,
la faccia più splendente
di un diamante perfetto
che noi viaggiatori portiamo
spesso inconsapevoli di tale bellezza.

 


 

Profili

Il cielo lentamente
rilascia i colori
del suo e del mio giorno.
Il profilo all’orizzonte
di case e alberi maestri
come linea spezzata,
curva e armoniosa
s’inscurisce lassù
in cima alle colline.
E spuntano lucciole lontane
ad una ad una a punteggiare
la massa nera e compatta dei boschi.
E il mio cuore commosso s’ acquieta
con l’arrivo delle ombre della sera.

 


 

Visioni

Cammino, guardo e m’incanto.
Immagino, mi fermo e vedo.
Scie di piccole foglie
ormai secche
curve come le schiene di vecchi
piegati dal dolore della vita,
sull’asfalto di una strada
verso la collina,
come soldatini scomposti,
si rincorrono
spinte dal vento rotolando giocose.
Come giocolieri sulla pista di un circo,
insieme,
delle loro capriole,
fanno spettacolo.

 


 

Il mio salice

Stanotte, nel silenzio in punta di piedi
sono entrata nelle fronde del mio salice.
Perché piangi?
Ho sussurrato
tremando un poco
con i piedi nell’acqua.
Ho storie da dire, mormora,
ma nessuno le cerca.
E intanto sentivo bisbigli.
I rami sottili mi hanno accolto
e su uno dei primi
che un po’ fragili sembravano,
mi sono seduta un poco intimorita,
temevo ostilità e pregiudizi.
Ma anche i rami penduli
più robusti, più alti, si sono aperti
rinchiudendosi su di me
e fasciandomi d’amore
mentre ascoltavo le loro storie.

 


 

Madre terra

Cumuli di foglie
alberi con le braccia al cielo.
Altri ancora gialli, aranciati,
rosso intenso e color mattone
colori vibranti e densi.
Lenti i miei passi
sorretti dal silenzio del bosco
portano il mio corpo e il mio cuore sofferenti,
avvolti dal profumo risanante della terra,
là sotto quel castagno gigante.
C’è una tana là sotto,
calda, accogliente, sicura.
Starò lì in compagnia.
Il ventre di Madre Terra mi sanerà
ed io le donerò
la mia infinita gratitudine.

 


 

Si può ridere d’amore

Sale impetuosa dal petto
sorgente a lungo trattenuta.
Inonda la stanza
un gusto sconosciuto.
Cattura i tuoi occhi
avvolge le tue mani sottili
le prenderei fra le mie
per portare insieme
una risata fresca
finalmente
e offrirla al mondo
incredulo
che io potessi ridere d’amore.

 


 

Custodiscili

Angelo mio
lasciami un momento
vai là dove il mio amore
forse ha lasciato un segno.
In quest’ora intima
non mi riesce
di portare dentro
l’umanità intera
nascosta da un velo di nebbia.
Corri, dona un respiro
a coloro che amo.
C’erano, ci sono,
tu sostienili ancora
perché il bene
lascia un segno
memoria
come le cortecce scalfite
dai nomi degli amanti.

 


 

La gioia di una scoperta

Stupore di un incontro inatteso.
Una donna, speciale.
Un lavoro, una bellezza,
un bene, un amore.
Piano piano,
lentamente
si srotolano esotici tappeti,
si aprono
inaspettate finestre nel cuore.
Arrivano profumi,
parole, desideri, sogni,
aiuti, strade,
scambi profondi,
tesori che credevo sepolti.
Avevo dimenticato
quanta luce, vibrazione
e apertura alla vita
possono offrire
il bene e l’amore per una donna.
Grazie cara.

 


 

La compassione

Dove può nascere
quella per sé
e per i compagni di cammino?
Avevo trent’anni,
un gruppo magari sincero
che sfornava testimonianze.
Avvertivo con dolore
che uscivano dalla mente
non da un cuore bruciante.
Mi sentivo inadeguata.
Una grande inquietudine,
non ci stavo dentro lì
come un vestito troppo piccolo.
Fu un attimo,
una frazione infinitesimale di tempo.
Fui portata in un’altra dimensione
e vidi tutta la mia vita
fino a quel momento.
Sperimentai la sua dolcezza
con i suoi inciampi
e le sue risalite
amandomi.
Quando tornai
rimasero un pianto
e una pace infinita.

 


 

Opere d’arte

Insieme
ci siamo offerti
tasselli di un mosaico
colorati d’oro antico
e azzurro di cielo.
Ho conosciuto quello sfondo
che t’avvolge
e tu il terreno
dove poggio il cammino.
Oh sì, vorrei vedere
tutto il mosaico
della tua vita
senz’altro prezioso
sulla volta di una chiesa,
non solo qualche pietruzza importante.
Non mi riesce però
superare questo limite.
I miei sensi per ora
sono ingrati.

 


 

Compagne di strada

In questi tempi l’ansia mi è compagna,
non sempre si è forti
e non me ne vergogno.
Mi danza tutt’intorno
avanti e indietro volteggiando
a volte vorticosamente.
Qualche momento
la caccio via malamente
come una bestia rognosa.
Si nasconde per un po’.
Mi spia, poi perfida
riprende la sua danza
ancora più frenetica.
Ma accade in un attimo
e mi ritrovo immersa
nel silenzio del nostro universo
che lentamente gira gira.
Io al centro di quel mistero
con la mia ansia per mano
che, luminosa come una stella,
chiede solo d’essere accettata
e far parte di me ora
ed essere amata come una Dea
senza essere cacciata
al buio
fuori da quei confini.

 


 

Novembre

Dal cuore difeso e nascosto
benvenuto!
Io ti aspettavo
e son come loro
i tuoi frutti
che guardano nascosti
sotto un manto di foglie,
maturano
quando l’albero è ormai spoglio
e si difendono con scudi
che solo i temerari sanno aprire.
Spuntano
quando il terreno
ha dato loro
un buon nutrimento.
Pieni di vita possente
sono parchi a mostrarsi.
Ma a chi con amore li raggiunge
regalano sapori così intensi
che solo un grande amore
può donare.

 


 

Stupirsi

Stare nel mio attimo di silenzio
che cola ricchezza
mista ai colori
di una domanda.
Che ne sarà di me
fra un briciolo di tempo?
Tutta la vita ho arato campi,
solo ora mi accorgo.
Quella piccola che ero,
nata splendente e laboriosa
e regale e feconda,
già allora
come un giunco
pieno di promesse
mi raggiunge luminosa
davanti a questa foto
e mi commuovo.
Altri campi, altre messi,
altri raccolti ancora senza nome
mi stanno chiamando.
Lo so!

 


 

Follie d’amore

Armonia
desiderio del cuore
ricerca per molti sconosciuta.
Cammino poco interessante
per chi vive trascinandosi.
Eppure il passo può essere instabile
le mani tremanti
la famiglia in affanno
ma la domanda di coerenza
e risonanza
affinché tutto
risuoni con il tutto
può essere molto forte.
E se lasci risuonare il tuo cuore
con il vasto universo,
son certa, la risposta arriva.
Pazienza, silenzio e senza fretta
tutto si compone
nell’incessante e misterioso
respiro del cuore.