Mario Giovanni Bocola
Poesie
Volo
Varco nell’etere
Mentre il buio mi circonda
Scorgo lo sguardo nell’infinito
Dove ognuno par che sia finito.
Il chiarore della luna
Illumina i miei pensieri
Li avvolge nella notte tenebrosa;
mi spavento, urlo, ma all’improvviso
ricordo che è tutto un sogno.
Sogno le stelle che rigano il firmamento
Ascolto la voce della luna che splende
Che annuncia un nuovo giorno
E li sole risplenderà ancora.
Allora osserverò gli uccelli
Che spiccano il volo
Con le ali aperte disegnano nel cielo
Tracciati di libertà e di amore.
La finestra
Solo nella mia stanza
Osservo dalla finestra la neve che scende
Col suo bel candore colora di bianco
Le strade del mio paese.
Apro la finestra e i fiocchi
Imperlano il mio viso
Mentre un gelido soffio di vento
Fra vibrare le mie membra accaldate
Dal tepore mattutino.
La finestra si chiude e di nuovo dietro i vetri
Ammiro il bianco paesaggio con le strade i marciapiedi
Le auto che passano veloci e le persone che camminano correndo.
Quanti pensieri questa finestra fa rimbombare nella mia testa
Di ieri e di oggi lontani e vicini
Rivedo il passato e il presente e penso al futuro
Mentre la neve continua a scendere a grandi fiocchi
Dietro la finestra.
Domani sarà un altro giorno sempre accanto a quella finestra
Ormai cara amica della mia solitudine.
Ero solo
Ero solo
disperato con me stesso, col mondo
perché sentivo impressa nella mia pelle
ll volto della mia stessa disperazione.
Guardavo dalla finestra della mia stanza
la strada brulicava di gente chiassosa
che camminava senza accorgersi di nulla
senza meta.
Ero solo e continuavo ad esserlo.
Ma un angelo ad un tratto gettò lo sguardo
e attraverso i vetri della finestra mi osservò
un fremito di felicità avvolse tutto il corpo
perché mi sentii accettato.
La persona che mi aveva salutato salì
e sulla soglia della porta mi chiese: “Amico, io ci sono”.
Ora non ero più solo
perché qualcuno al mondo si era accorto di me.