Porta che il sole
irradia oltre l’ombra
includi anche me.
Batti in un ciglio
esplodi nella pelle.
Acceca l’eterna voce
per farla correre lontano
fino all’arrivo del silenzio.
Batti nel petto
esplodi nella mente.
Rifletti nell’infinita coscienza
per farmici volare lontano
fino alla fine del sogno.
Il vuoto sembra pieno
L’evidenza vuota
Nessun interesse
Nessuna gioia
La vita pare un istante inutile
L’esperienza un comandato gioco
Il sonno un eterna veglia e verità,
la realtà un gioco troppo difficile.
È solo un temere di perdere le proprie illusioni ormai diventate un assurda casa,
opprimono, sviano
e il cuore continua a piangere, ma non ne vuole uscire lo stesso perche è il solo modo che conosce.
Non c’è bisogno che stia bene come in passato,
Il tempo è trascorso e non è possibile rimanga tutto uguale
Umiltà
L’umiltà è la risposta
A tutte le domande
Umile diplomazia
nel giostrarsi
In ogni via
Il grosso ego delirante
Si assopisce
Per essere assimilato
Nelle vastità dell’essere
Perspicace motivo di austera vergogna
Pianto sul riso di cui ognuno abbisogna
Apre la breccia di un volto perduto
Obbliga il morbo in un morto che sogna
Opprimi il pensiero a cui ognuno disegna
Apre le braccia ad un volto sperduto
Pungente assuefazione di ripetizione diabolica
Perduto nel vento di associazione mnemonica
Schiaccia la faccia come in uno starnuto
Educa il comunicante ad un guerriero che lotta
epura la via che nessuno dirotta
Imprigionati nell’eterna ruota di vita e di morte ricerchiamo l’etereo in ogni sogno
Torbidi pensieri casuali
Pochi interessi vitali
Voci mentali costanti
Non son più chi ho davanti
Cerco la fuga
ma ciò che creo è una ruga
piccolo segno del tempo
che poi ti guarda ridendo
scelgo la morte come via
ma non mostra chi io sia
poi abbracciato dai venti
faccio ciò che non sono i miei intenti
parlare non è facile per chi conosce
le vere domande senza risposta
mi giudico e mi opprimo
perché voglio essere il primo
Astuto calcolatore e fantasioso creatore
Cos’è che vi unisce e non vi fa contrapporre
Protratto di superiorità immaginaria compulsività di vivere
Murato nel vetro di una bottiglia senza tappo
Distratto da proiezioni di ricordi intrecciati
Rimasto in un paese lontano dal battito costante
Cerchi senza vergogna di destarti in un mondo diverso
Senza mai riuscirci
Apri e rimani in una realtà senza valore
Ormai è da anni che non senti dolore
Lasci al caso le nuove esperienze senza lottare
Non capisci cosa in questo mondo ti faccia restare
Ora scalci, urli e piangi
Perché ciò che ricordi sono solo rimpianti
Vorresti rinascere per cominciare d’accapo
Non riesci ad apprezzare ciò che ti è stato dato
Nell’oblio di pensiero e tempo continui a cullarti
Ormai niente potrà più destarti
ma che succede dentro il pensiero?
strani sbalzi di intelligenza
di cultura
di umanità
non credo di essere umano
forse qualcosa di strano
che non so spiegarmi
non riesco a spiegarmi troppe cose
per me è insensato ogni argomento
credo di poter cambiare le cose
o meglio le persone
non so come più ne come meno
so solo che non è matematica
dicono che sono simpatico
solo furbizia e tanta fantasia
intelligente non so
ma credo solo ad un se…
posso creare forme dagli occhi
ma non riesco a condividerle
se qualcun entrasse nella mia testa
non sopporterebbe tutto il mio me…
a volte minimizzo le cose
altre volte neanche le considero
lascio me e te tra in un filo spirituale
riesco a fermi capire
ma solo con chi ha già vissuto tutto ciò
nel buio intenso della mia fantasia
comincio a vedere uno spiraglio di umanità
che con la sua dolcezza mi trasforma inevitabilmente
la mia mente, il mio corpo si trovano in un estasi di dolore sfuggente
l’immagine del tempo è distorta da uno specchio frangente
poltrire la mente
dimenticare il corpo
l’anima lontana
pressioni infinite
bolle di ricordi rubano l’attimo per portarci lontano
mangiamo sabbia e sputiamo dolore
lamento impotente nel falso presente
domando la via del sorriso costante
abbandonato nella paura incessante
dormo e mi illudo ma non è cambiato niente
accadimenti mondiali inusuali
cancellano cultura e musica
preferiscono soldi e sangue
abbattono arte e natura
scelgono tirannia e ignoranza
disassemblano anima e cuore
inneggiano apatia e ansia
sgretolano sogni e speranze
promuovono schiavitù e malattia
e noi tutti moriamo dentro