Biografia

Maurizio Cascella, in arte Zode, nasce a Roma nell’84. Si diploma negli studi di pittura nel duemilasei all’istituto d’arte Filippo Palizzi di Napoli. Prosegue gli studi di pittura all’accademia di belle arti di Napoli per poi approdare alla scuola Italiana di Comix negli studi di fumetto, illustrazione e disegno. La sua ricerca creativa inizia con il writing. Specializzato nelle forme e nei volumi delle lettere, è sempre spinto da una volontà creativa del lettering. La predilezione è della grande superficie dove serrande dipinte anche per dieci metri di lunghezza lasciano spazio ai contenuti policromatici che scaturiscono una vivacità nella miscelazione di colori caldi e freddi. L’immaginario del suo fare graffiti è degli anni novanta, “pezzi” che si sviluppano dal basso verso l’alto come se fossero treni dipinti a colori o monocromatici con un out line e un background in evidenza. Successivamente sposa il supporto cartaceo, schizzi, appunti e bozze riempiono i suoi sketchbook; fino ad arrivare alla scoperta della tela e delle tecniche pittoriche come l’olio e l’acrilico. In questo momento scoprirà la materia e il colore, i pennelli, le imprimiture e il surrealismo nella storia dell’arte. Si appassionerà alle visioni dell’inconscio e della vita onirica proposta da Dalì, che per tanta parte influenzerà il suo modo di disegnare e di dipingere; prendendo spunto dagli sfondi surreali e dagli approcci della psicoanalisi. In questo periodo di vorace ricerca nelle proprie illustrazioni sono presenti le tematiche dei biomeccanismi, congiunti e associati nelle metamorfosi e simbiosi di soggetti umani coinvolti in una mutazione robotica legata sempre alla figura dell’uomo contaminato dal rapporto della tecnologia dell’uomo stesso; ma non mancheranno sicuramente gli scorci disegnati dal vero di alberi e delle calamità della natura che ci circonda. Successivamente la sua ricerca incessante, lo porta a dipingere tele di grande superfice, utilizzando in primis l’olio e poi i colori acrilici. Sono lavori di matrice gestuale, dove ogni dipinto è scaturito dalla carica ritmica del segno e dell’impronta; senza tralasciare mai l’importanza del valore cromatico. Sono pennellate veloci e gestuali che mettono in evidenza l’introspezione che ne consegue. L’istinto, l’inconscio, l’impatto pittorico come operazione magica, vengono scaturiti così da un approccio simbolico dove si presenta e si miscela buona parte dell’irrazionale, del fattore empatico ed emotivo, e proprio d’irrazionalità che bisognerebbe parlare, poiché l’artista mette a nudo una delle scoperte interiori più importanti a livello soggettivo e individuale; si tratta dei volti e dei ritratti ”one line”. Sono volti eseguiti con una linea continua. Il volto eseguito con una linea continua ha origine da due o tre punti di partenza, dove si ricava successivamente tutto l’elaborato finale in un solo gesto pittorico. Questo procedimento creativo viene stimato come un discorso di sintesi, ove una figura viene percepita nello spazio come se fosse uno slancio impulsivo e veloce e dove sono intersecati i punti di giunzione quando si spezza la linea. Attualmente tutta la sua ricerca si sta soffermando sui volti ”one line”, è intrinseco di significato questo periodo di studio matto e disperatissimo come direbbe il Leopardi. Volti,tratti e linee continue che definiscono un volto, sono le conseguenze dirette di una rigida ricerca nel “disegno dal vero” studiato a ritroso ai tempi dell’istituto d’arte Palizzi. Si conclude un ciclo per ricrearne un altro: proprio per questo Zode è tornato al writing dopo un lunghissimo periodo di distacco; oggi lavora nella sua stanza a Casalnuovo di Napoli dove si diletta anche nella scrittura, e nell’arte della chitarra, che per tanta parte lo spingerà ad una ricerca creativa nella scrittura, che puntualmente si presenterà come una scrittura d’istinto e di getto, scorrevole e aperta agli orizzonti delle proiezioni istantanee della suo timbro di natura inconscia ma sempre, allo stesso tempo in linea con una parte razionale. Attualmente fa parte del collettivo d’arte contemporanea “Cchiu’ Art” come pittore.