Mauro Mazza

Poesie


Noi

Quale differenza
ci può essere
tra me e te?
Tu non potrai mai
essere me,
ne io potrei mai
essere te,
quindi cosa
possiamo fare?
Forse un gioco
quello del me e del te.
Si!
Lo potremmo inventare
oppure
potremmo studiarne
uno che ci faccia
capire chi è il me
e chi il te,
ma spenderemmo
ore ed ore,
per addivenire
ad una soluzione!
Non credo,
ma se questo
non fosse né un gioco
né uno studio
cosa potrei fare
io, per capire davvero
il tuo essere me
che mi incuriosisce molto
ed io l’essere te?
Ecco Si! Ho trovato!
Ci sarebbe una soluzione …
ed è quella
che tu sia per me
e che io sia per te,
tu l’amore
ed io le tenerezze
così da essere solo
Noi.

 


 

Amore mio

Amore mio
Avrei voluto scrivere
frasi d’amore
per descrivere
quanto sia grande
questo sentimento,
quando si è innamorati.
Ma non sono un poeta
e neanche un romanziere,
per poterlo
degnamente rappresentare.
Ho pensato, quindi,
di farmi aiutare
dai capolavori cesellati
da artisti di fama,
ma non sono bravo
con la scultura,
ho pensato allora
ai quadri di pittori famosi
ma non so dipingere,
prendere in prestito
le canzoni più struggenti,
potrebbe essere utile
ma non sono un cantante,
raccogliere i fiori
più belli al mondo
ma mi spiacerebbe reciderli.
Non sapendo come fare,
ho chiesto aiuto al mondo,
con le sue bellezze,
ma ci vorrebbe troppo tempo
per descriverle ed ammirarle tutte.
Mi sono rivolto
a questo punto al cielo
con i suoi pensieri,
trasportati dalle nuvole,
al mare per i suoi temperamenti
con il moto delle onde,
ai monti per la dolcezza
dei paesaggi ameni,
ai fiumi per la gioia del loro
correre verso il mare,
alla vita con i suoi momenti,
belli e brutti di ogni età,
ma tutto ciò non basterebbe
a farti sapere quanto
forte, tenero,
struggente, passionale,
doloroso, emozionante,
è questo Amore.

 


 

Ricordi

Il tuo capo chino
lo sguardo perso nel vuoto,
quasi a cercare di catturare
immagini di un tempo,
con la memoria 

che sembra giocare
a nascondino,
poi,  una smorfia sul viso,
su quel volto ancora bello
ma segnato dall’età
e dai dolori infiniti,
quasi un sorriso nel rivivere
un passato in piccoli documentari
proposti da quella mente,
ora dispettosa, e nel passaggio
di uno sull’altro osservare
con tenerezza la metamorfosi
di un corpo nella pienezza
di una vita ora
in quei bei ricordi.

 


 

Cedri d’amore

Mi hai accolto
in un bosco di cedri
dal profumo divino,
mentre suonavi
il tuo pezzo migliore
“anonimo veneziano”
per sfidarmi a poetare
con le tue note,
ed è stato così che
nel percepire,
come una pioggia
di freschezza
il profumo legnoso
di intense fragranze
di parole,
come espressione
idilliaca
di vecchi poeti,
da sembrare talmente
nuove da non trovarle
mai trascritte
su fogli di carta,
rappresentare
la crema di sensazioni
di vita vissute
ma inespresse,
catturate solo dai
frutti di quegli alberi
per deliziare i palati
di quel gusto,
afrodisiaco,
intenso e profondo,
non solo
nelle sere d’estate,
quando la luna
è così splendente
in quel tuo cielo,
ma più di tutto
in quell’assortimento
candido,
dai colori
dalle tonalità così
decise,
da offrire la più
intensa ebbrezza
stimolante e rilassante
di reazioni ed emozioni
di vere
passioni d’amore.

 


 

Una stanza vuota

Nel vuoto,
di una stanza vuota,
solo il silenzio
sovrasta
il rumore della vita.
E’ pesante,
quel silenzio
in quel vuoto
che al centro
ti schiaccia
senza offrirti
né colori, né voci.
E’ il nulla
che inghiotte
nella sua voracità
tutto il mondo
degli affetti,
degli abbracci,
dei pensieri,
delle parole,
dell’essere.
Non pensiamo
mai
alla stanza vuota
e al nulla
perché
non siamo abituati
a vedere
dentro di noi,
ad essere
per davvero
quello che siamo.