Grigio nel cuore
Momenti di riflessione
un atto di liberazione
troppi pensieri in mente
intorno gironzola la gente
falsità e ipocrisia
in mezzo a tutto la gelosia.
Il silenzio si espande sempre di più
guardo in alto le stelle danzanti nel blu,
ti penso ma non vorrei
senza oppormi ti dimenticherei
se possibile fosse.
Intanto lacrime scendono grosse
mentre aspetto che le tue parole
dalla mia mente vengano rimosse.
A un passo dal tuo cuore (parte 1)
Stringo la penna tra le dita
un’idea brillante sarebbe gradita.
Lascio sul foglio linee delicate,
molte delle quali sono state cancellate.
Dritta al cuore vorrei arrivare
e le tue ferite con dolcezza curare.
Ho tirato troppo la corda, lo so
tornare indietro e far finta di niente non si può.
Per miracolo la corda non si è spezzata,
per un filo la mia estremità alla tua è rimasta collegata.
Un barlume di speranza illumina la notte,
le nostre stelle sono mal ridotte.
Una volta le mie parole ti hanno incantato,
grazie a loro a me ti sei affezionato.
Ti ho ferito usando quelle sbagliate,
anche mie furono le lacrime versate.
Non mi importa quanto mi dovò sforzare,
quanto inchiostro dalle mie mani dovrò lavare,
perché io, la tua fiducia
me la voglio riconquistare.
A un passo dal tuo cuore (parte 2)
Solo pochi passi mi dividono
da quello che per giorni ho cercato,
probabilmente i miei occhi mi illudono
e io invano ho aspettato.
Invece no,
davanti a me c’è il cuore di ghiaccio,
così diverso da come lo ricordavo,
ma così simile a come l’avevo immaginato.
Chiudo gli occhi e allungo la mano
scorro sulla superficie fredda
e accolgo il gelo che emana.
Accarezzo quel cuore intrappolato,
so che per questo mi hanno incolpato.
A mani vuote non ero arrivata,
così mostrai la candela profumata.
Una piccola fiamma accesi
e in attesa rimasi.
In attesa del primo battito,
il primo dei tanti
alla luce delle fiamme danzanti.
A un passo dal tuo cuore (parte 3)
Con impegno e dolcezza avevo iniziato
A prendermi cura del tuo cuore ghiacciato
nonostante io non sapessi
se tu percepissi la mia presenza,
speravo prima o poi te ne accorgessi
e aspettai con pazienza.
Con tenerezza ti coccolavo
e con la fiamma ti scaldavo,
continuavi a non dare segni di vita
e io iniziavo a sentirmi sempre più abbattuta.
Finchè un giorno
il primo battito tanto atteso
nel silenzio echeggiò indifeso.
Quel battito silenzioso
lasciò crepe nel ghiaccio inscioglibile,
un rumore quasi impercettibile
penetrò nel mio cuore speranzoso.
Cuore in frantumi
E mentre fuori piove
a me lacrima il cuore,
quando cerco con tutta me stessa di dimenticare
ma il ricordo di te non se ne vuole andare.
Guardo fuori dalla finestra in cerca di un sorriso
mentre una grossa lacrima mi bagna il viso.
Sostenevo che ogni cosa accadesse per una ragione,
forse solo non volevo soffrire
ed era la scusa migliore.
Mi nascondevo dietro a motivi inesistenti,
avevo accecata la vista
e scegliere l’errore più grande
mi sembrava la strada più giusta.
Sbattere contro l’evidenza ci fa aprire gli occhi
ma si finisce con i propri cuori
paragonabili a specchi rotti.
Il coraggio di un cuore timido
Prima di ritrovarmi qui davanti a te con questo foglio in mano
assoluta convinzione non c’era e a lungo ci ho pensato.
Perché è più intimo spogliarsi dei sentimenti che delle proprie vesti,
vai incontro a un’incognita più grande di te
e speri che una ferita nel profondo non resti.
Ci vuole coraggio a stare davanti a te con il cuore in mano tremante,
quando la ragione vorrebbe fermarsi ma l’animo è titubante.
Per una volta vorrei correre il rischio
e abbandonare la comfort zone dell’azzardo zero,
chiudere gli occhi, inspirare a fondo,
buttarmi e tentare di aprire le ali per davvero.
Girovaghiamo per il mondo in cerca di quell’ambita complicità
spesso ci soffermiamo a pensare sulla sua complessità,
ma quando finalmente arriva
una persona con cui intrecci una sintonia sorprendente
a stento credi alla sua semplicità
pensi che sia solo un’illusione
un miraggio, un’ ingannevole visione.
Il nostro mondo interiore è come un incantevole giardino
anche se ricco di verde vegetazione,
senti la mancanza di un germoglio fiorito
quando per una volta spunta una rosa all’improvviso
tutto si tinge con le sfumature del più bel sorriso.
Forse mi piaci, è una tenue sensazione
non è entrato in atto nessun gioco di seduzione
questa piantina che ha preso fuoco con il tuo animo solare
in futuro potrebbe ridursi in cenere
oppure in un incendio divampere.
Tutti in testa abbiamo la parola tempo
ma a volte non ne hai per pensare
succede tutto in un lampo
e ti ritrovi a sognare.
Con te mi sento bene e riesco a essere me stessa
finalmente qualcuno che capisce
i mille dilemmi esistenziali che ho in testa,
fin’ora la gente mi guardava senza capire
quando iniziavo a esporre le mie teorie
piuttosto di provare a trovare un senso in ciò che dicevo,
preferiva andare a bruciare calorie.
Con te non c’è bisogno di sforzo, tutto avviene con semplicità
ti espongo le mie idee con facilità
mi capisci al volo e sento sincera complicità.
Adoro guardare come i tuoi occhi
sprizzano di entusiasmo quando dei tuoi interessi inizi a parlare
lo ammetto,
insieme a te anche in assoluto silenzio potrei restare.
E’ bellissimo quando a volte nei tuoi lunghi
ma mai noiosi monologhi ti perdi,
ogni volta con la tua capacità
di saper cogliere anche minimi dettagli mi sorprendi.
Ed è incredibile come per ore intere
starei ad ascoltarti parlare
anche solamente di rocce con delle fratture,
fratture che diventano poi le tue
le accarezzo con il pensiero mentre ti mostro le mie.
Due animi sensibili sulla stessa panchina
a mostrarsi le proprie mani macchiate di china
e rimango rapita
mentre mi narri dei principi della Galassia infinita.
Quando poi inizi a rappare,
è la fine del mondo e non c’è nulla da fare.
Quelle volte che per giorni interi non mi parli,
non lo dico ma mi manchi.
Spirito libero
Sei come l’acqua, che scorre intrattenibile fra le dita
sei come il fuoco, che racchiude il senso della vita
come il vento accarezzi le spighe di grano senza preavviso
sei come il sole, che dipinge sui volti il sorriso.
Sei come la pioggia dopo un periodo di siccità
una boccata d’aria fresca, che sprigiona libertà
sei inafferrabile come il fumo, che tutto avvolge
riempie i polmoni e la mente sconvolge.
Sei come un quadrifoglio, raro ma non impossibile da trovare
sei come la volpe del Piccolo Principe, che ancora non si è lasciata addomesticare
come un cavallo selvaggio preferisci nella prateria galoppare.
Sei uno spirito libero, che scompare di punto in bianco
la tua breve riapparsa è paragonabile a un lampo.
Per me sei come la luna piena,
che una volta al mese alta nel cielo risplende fiera.
Passano intere notti in impaziente attesa
di vederla risplendere nel cielo silenziosa.
Cullata dalla notte regala tranquillità
nei cuori diffonde la libertà,
alzo lo sguardo e le sorrido serena
e so che l’attesa per quell’unica notte mensile
ne valeva davvero la pena.
La rosa
La rosa,
fiore affascinante indiscusso
ti incanta senza doversi mettere in posa,
le sue tonalità variano
dal bianco celestiale al puro rosso.
Petali delicati emanano un profumo inebriante
senza pensare stringi lo stelo sottostante.
Il sangue lentamente inizia a colare
il dolore persistente serve a ricordarti
che bisogna amare senza però soffocare.
Io e Te (semplicemente Noi)
A volte dalla vita un regalo inaspettato riceviamo
e inizialmente dell’essenziale unicità non ci accorgiamo.
Poi ci ritroviamo con il cuore pieno d’amore
e ripensiamo al primo “ciao” con affetto e calore.
Due anime sole cercavano conforto nel mondo virtuale,
stanche della falsità e ipocrisia
si rifugiarono in una conoscenza casuale,
ma inconsciamente sognavano un’emozione reale.
Tutto cominciò con uno spirito leggiadro,
per poi trasformarsi nel sentimento più sacro.
Prima di te regnava la più totale confusione,
tutto solamente appariva o era un’illusione.
Prima di te mi rifugiavo nell’eterna lettura,
ora desidero vivere con te la mia avventura.
Sei il mio oceano da cui mi faccio cullare,
sei la mia isola su cui amo naufragare
e mentre i marinai per tornare a casa guardano la stella polare,
io mi affido a te, l’unico a dimostrare di sapermi amare.
Prima di te,
dal sole la mia vita era illuminata
ora senza il tuo sorriso
nel buio avvolta rimane la mia giornata.
Sei il mio raggio di sole,
che mi scalda il cuore
sei la mia canzone preferita,
che ascolterei per ore.
Sei il mio fiore preferito, i cui petali delicati
dopo mille intemperie meritano solo di essere amati.
Mentre dormi accarezzo dolcemente i tuoi lineamenti
ogni dettaglio nella mia mente rimane impresso
mi avvicino e ti bacio, non riesco a fare altrimenti
ti agiti nel sonno
e io ripenso a ciò che tra di noi è successo.
Sei un fiore che sboccia,
una stella che illumina il cielo
grazie a te,
ho detto addio al perenne gelo.
Sei la fiamma che mi scalda il cuore
sento solamente il forte desiderio di chiamarti Amore.
E come un cucciolo di lupo si rifugia nella propria tana,
io solamente tra le tue braccia riesco a sentirmi a casa.
Oltre l’apparenza, dritti all’essenza (Romanzo, stesura in corso)
CAPITOLO 1
Il contatto fu agghiacciante. La reazione immediata.
“Ma che diamine!”saltai in aria sotto shock.
“Buongiorno piccole mie! Questo succede quando non vi fidate del vostro caro Den” seguì una risata genuina.
Chiunque sia, giuro che lo ammazzo, pensai furibonda e bagnata dalla testa ai piedi. Mi voltai di scatto. Di fronte a me vidi due ragazzi, che sembravano divertirsi un mondo. Anzi togliamo il “sembrava”, perché se la stavano proprio spassando senza neppure sforzarsi di nasconderlo minimamente. Al primo sguardo parevano due pulcini della stessa chioccia: entrambi alti, con il fisico scolpito, capelli ribelli di un nocciola scuro e occhi verdi. Se invece ci si soffermava un po’ di più, si notava che uno nascondeva nel suo sguardo un velo di timidezza e che quell’altro, oltre ad avere il ciuffo tendente al biondo e gli occhi verdi tendenti al marrone vicino alla pupilla, trasudava sicurezza da tutti i pori.
Io davvero li ammazzo, pensai fulminandoli con lo sguardo.
Quello, che sembrava più timido, aveva in mano il cellulare e stava filmando tutta la scena, mentre il cretino al suo fianco teneva un secchio ormai vuoto, dato che l’intero contenuto era finito addosso a me!
“Spegni quel dannato cellulare” ringhiai minacciosa.
Deglutì e lo mise in tasca senza replicare. Poi rivolsi un’occhiataccia all’altro tipo. Aveva il sorriso stampato in faccia. Sembrava che stesse aspettando qualcosa, forse degli applausi? Davvero non capivo se fosse realmente così idiota o se invece fosse solamente uno stronzo patentato.
“E tu, non hai nulla da dirmi?”
Continuava a sorridere, ma più lo fissavo intensamente, più quel sorriso da ”sodiesserefigo”, iniziava a spegnersi lentamente.
“ Tu… Non sai chi sono,vero?” mi chiese e sul suo volto iniziò a farsi strada un sorriso imbarazzato.
Lo fissai sbigottina.
“L’unica cosa che so è, che sei uno psicopatico, che dovrebbero rinchiudere!”
Si passò la mano nei capelli, in evidente disagio.
“Ehm..”
“Ehm un corno! Ti rendi conto, di avermi buttato addosso dell’acqua gelida, mentre me ne stavo per i fatti miei? Di prima mattina per di piu!” Ero davvero furibonda.
“Sì… non dev’essere stato piacevole, lo capisco, ma vedi..”
Non riuscivo a crede a ciò, che stavo sentendo.
“Non dev’essere stato piacevole?!”
“E’ stato solo uno scherzo innocente… Ecco vedi su instagram io..”
Era davvero troppo. Non lo lasciai nemmeno finire la sua scusa patetica.
“Andate al diavolo tu e il tuo scherzo INNOCENTE” sottolineai quel suo “innocente” con sarcasmo, mi voltai e mi incamminai verso l’hotel.
“Non ci posso credere! Uno se ne sta tranquillo con i suoi pensieri, arrivano dei cretini, che si credono divinità scese in terra e io dovrei pure venerarli?! Forse si aspettava, che lo ringraziassi pure!”
Qualcuno mi tirò per il braccio all’improvviso.
“Non mi credo un dio in terra.. e per prima..ti chiedo sinceramente scusa.”
Mi voltai e lo vidi.