Tu che mi strappi un sorriso
ogni volta che ti guardo
tu che mi fai piangere di gioia
ad ogni tuo nuovo traguardo
tu che riempi ogni spazio del mio cuore
con il tuo immenso amore
tu che sei il dono più bello
che la vita mi abbia fatto
anello dopo anello
a te mi hai incatenato
e così mai ti dirò addio
anche se adesso sei lontano…
figlio mio!
C’era una donna a terra
un bellissimo fiore reciso di serra
che chiedeva al suo uomo: “Perché”?
e lui le rispondeva: “Amo solo te”
E mentre il suo corpo straziato dal dolore
si accasciava sotto i colpi di un malato amore
lui le ripeteva: “Amerai solo me”
E’ perché ti vedo stanco
che cammino al tuo fianco
è perché sei così piccino
che voglio starti vicino
E’ per non sentirti lontano
che ti tendo una mano
è per non farti portar via dalla brezza
che ti porgo una carezza
E’ per farti spiccare il volo
che ti lascio camminare da solo
è per farti ritrovare te stesso che ti dico:
“Eccomi, sono il tuo amico”
Sorridi sempre a chi si crede diverso
così che non si senta perso
fallo sentire una persona speciale
e saprà affrontare ogni male
C’e chi insegue il successo
e allora vende se stesso
Chi ha fame di denaro
e in cambio fa sesso amaro
E chi chiede solo amore
perché senza di esso muore
Grazie per avermi tenuta per mano
e condotta lontano
per aver illuminato il mio cammino
e tracciato il mio destino
Grazie per aver fatto parte della mia vita
ogni volta che incontravo una salita
per avermi sempre considerata un dono
e aver fatto così di me quella che sono
Grazie per aver acceso in me quel fuoco
che ancor oggi mi tiene in gioco
per aver cucito su di me le ali
che sfuggir mi hanno fatto del mondo i mali
E se queste mie parole non ti sono bastate
non te ne dirò più tante
solo grazie per essere stata la mia insegnante
Vorrei essere una farfalla
per posarmi come s’un fiore sulla tua spalla
Vorrei essere una nuvola
per rinfrescarti con la mia pioggia dalla canicola
Vorrei essere una raggio di sole
per riscaldare il tuo corpo con il mio calore
Vorrei essere un chicco di grano
per farmi stringere nella tua mano
Vorrei essere un alito di vento
per sfiorare lieve il tuo bel mento
Vorrei essere una stella
per illuminare le tue notti della mia luce più bella
Vorrei essere per te ciò che per me sei stato:
ogni bene prezioso del Creato
Ricordo ancora il suo viso rugoso
e gli occhi sorridenti dallo sguardo curioso
i suoi radi capelli d’argento
luccicanti come stelle del firmamento
Ricordo il suo passo stanco e lento
E risuonar la sua voce ancora sento;
questa creatura era una gran donna:
non a caso era la mia dolce nonna
Ciò che amo di più di te
non è il tuo essere simile a me
o il tuo saper rischiare per me
Ciò che amo di più di te
non è il tuo voler fare tutto con me
e in cambio non pretendere nulla da me
Ciò che amo di più di te
non è il tuo desiderare ogni bene per me
o il tuo saper tirare fuori la parte migliore di me
Ciò che amo di più di te
non è neanche il tuo amore per me
Ciò che amo di più di te
è che quello che vedo è quello che c’è
Mi sorprendo a pensare al tuo viso
e mi sfugge un amaro sorriso
mi sforzo di dimenticare
mentre ricordo da quanto ho smesso di amare
E all’improvviso la memoria del cuore
riaffiora in tutto il suo dolore:
quanto sembra lontano il nostro amore
ora che al suo posto c’è solo rancore