Monica Ceriali - Poesie

Anima

 

per te unica vita ragion di essere 

di bellezza senza tempo gradevole in ogni tuo aspetto

l’amore è beatitudine l’amore basta all’amore

inevitabilmente doloroso ogni mutazione

ti sento in questa stanza vuota

profumo di stelle alpine e di rugiada di pino

tanta strada insieme percorsa 

sento il tuo candore accarezzare il mio cuore

calda la tua invisibile mano allieta i miei pensieri

sgomento la tua assenza

indimenticabile la tua essenza  

ancora compagna del nostro cammino

mai diviso solo mutato 

per te adorata creatura unica e vera

di profondo affetto e di passione pura

per te gioia di sempre riempi ancora la mia vita

ogni gesto ogni pensiero io ti porgo il mio sentore 

inalterato rimarrà quel sempre che ci ha unito 

per te che sei ancora per noi che all’infinito saremo ancora.


Amore materno

 

orrido il tuo latrato

ringhio di rabbia incontrollata

feroci parole pugnalano il cuore materno

ferito addolorato amore di mamma puro

ineguagliabile inestimabile non si scompone 

un gioco il suo dolore

deriso il suo immenso amore

fai virtù di questo tuo potere 

spalanchi le fauci sempre affamate

bramano energie del materno amore

ma lui compiace si inchina non chiede e dona

vuota di pensiero la tua mente

affamata di grigia nebbia 

urla sguaiate ancora pretendono ingiuriose

afona la voce del materno amore 

lacrima il suo cuore in silenzioso dolore

esausto dona ancora l’amore materno 

affranto mai sconfitto ancora lotta 

speranzosa salvezza 


La trappola

 

in quell’amore avevi creduto

desiderio di vita piena avevi creduto

vita intensa volevi respirare avevi creduto  

senza colore senza sapore la tua vita

intrappolata nel suo amore malato

la menzogna è diventata fonte di vita

defraudata da ogni affetto e sostegno 

sei facile preda dei suoi malevoli pensieri

ignobile ricatto ha svuotato la tua mente

ora sei strumento del suo becero vivere

intrappolata nella beffarda indifferenza 

spenta la tua voce sei la via del suo fasullo vivere

sei la via delle sue vili azioni grondanti di dolore

impenetrabile la trappola sei inarrivabile sei sola

e senza via di uscita ti raggiunge solo l’amore malato

al quale tu credi ancora.


Respira

aria calda  di giornata estiva

odore di alga e di natura in acqua ferma

serata lacustre deliziosa brezza respira

respira profumo di prato rasato

glicine alloro rose rosmarino respira

timido alito di vento e poi pioggia e grandine respira

alba tramonto colori di stelle e luna guardali  

respira il moto ondoso delle ore e del giorno 

stagioni si susseguono guardale annusale toccale

sensazioni ogni momento regalano al respiro 

di vita di vissuto osserva impara

regalati la pace respira 

buca le tue pareti di arrugginito torpore

e annusa la bellezza che riempie la vita

respira voci e gesti e passi e rumori 

respira le tue parole urlate al vento 

ovunque accompagnate ovunque ascoltate

meritata pace regalati respira 

svuotato di potere quel dolore

tornerai a respirare ancora amore

respira. 



Il rinnovo

 

quanto odio mai sopito mai mutato

ogni giorno rinnovato

paravento di insuccessi e frustrazioni

trascinato in ogni passo ti fai scudo 

ferisci di ingiusta causa

quanto rancore mal riposto 

inalterato nel suo esteso colpisce ingiusto

con fierezza regali avvilimento

malinconia traspare dal tuo schermo

tormentata la tua essenza 

cerchi vittima di ingiuste colpe

regali scoramento

ripudia la tua mente verità visibile

di astio si rinnova torna iniqua a ferire

irragionevole superbia la tua anima dolosa

spezza troppi cuori 

la tua palpabile sofferenza.



Apparenza

 

ineguagliabile armonia tra bellezza senza tempo e acclarato vivere

sinuose delicate forme trasparono

tra preziose vesti di palpabile opulenza

chimera di degno vissuto e di futuro auspicio l’apparenza

sdegno per quel corpo disarmonico

e disadorno di preziosità visibili

tormentosa quella vita di mancata avvenenza 

imbarazza la pretestuosa apparenza 

coscienziosa certezza

nell’apparenza così incontrovertibile corre veloce il tempo 

rapido preciso recide inarrestabile pezzetti di essa 

gettando per sempre nell’oblio quell’incanto

infine rimane

realtà immutabile di cose e vita 

inestimabile sostanziosa essenza 



L’abbandono

 

Urla strazianti dolore acuto intenso deformante

radicato nel midollo ha allungato le radici in tutto il corpo

l’abbandono

amore mai esistito amore fasullo ti ha abbandonato

vita insipida vita vuota vita di nulla  intacca la mente 

l’abbandono

deforma il vero fauci bramose di gaudio meschino

terrifico l’abbandono soffoca divora 

pugnali affondi nelle carni

le tue urla strozzate inquietano l’animo 

inafferrabile l’alieno non si lascia estirpare

non lo vuoi abbandonare 

azioni aberranti squarciano i cuori

ustioni sulle mani che ti cercano

amputi le braccia che ti stringono 

sei odio sgomento abbandono

discesa nell’abisso del soffocante grigiore

affoghi ogni vaccino contro il male 

abnorme parola l’abbandono svuota la vita di speranza 

annientato il tuo spirito non lascia spazio al soccorso

irraggiungibile svanisce la tua essenza.


Indegna

 

ma quale unione piccola anima 

ti ha dato questi tristi natali

quale amore il più grande ti ha tradita

piccola anima violata

oggetto di piacere il tuo corpo così acerbo

così esile così puro così ignaro 

mani sudicie ti stringono di malato desiderio

insozzano innocenza 

esigenti pretestuosi infiniti 

ladri di fanciullezza offendono la tua purezza

piccola creatura ti dicono indegna

ma di cosa sei indegna piccola anima tradita?

Sguardi paurosi sguardi rassegnati al lordume

lacrime mai cicatrizzate sul tuo visetto 

sanguineranno all’infinito

l’indegno non vede 

gode di ignobile atto 

lercio il suo animo putrido il suo cuore

viola la tua essenza

e al doloroso destino ti abbandona.


Pace

 

di un sonno profondo voglio dormire

nulla mi deve destare 

riposo senza inquietudine ne ansia ne paura

una sola notte oppure due o anche mille

assenza di pensieri solo pace

pace nel mio spirito irrequieto 

fatica che si veste di giornata senza fine

stanchezza imprigiona il mio corpo

faticosamente reagisce cerca pace

trova indolenza apatia 

solerti quei pensieri si rincorrono

uno dopo l’altro sequenza irrefrenabile

mi scortano fino al sonno

e nel sonno mi sorvegliano

pace voglio la pace 

ristoro per la mente scudo per l’indolenza

pace che sai di vitale speranza

stanotte torna da me 

culla il mio riposo difendi la mia quiete 

ristorata la mia mente

l’indomani sereno benessere.



Sereno

 

è apparso inaspettato 

in apparenza pallido sole

luce fioca

poi la luce si  fa intensa 

si apre il cielo  torna il sereno 

è apparso all’improvviso

col suo incedere leggero

e si è fermato

nubi minacciose venti gelidi

dissolti dal caldo bagliore

solo il sereno

ha reciso rami secchi e vecchi inutili legacci

retaggio di ieri indolore e incolore 

non resta che un labile ricordo

ora è sereno 


GIOIA

 

oggi si festeggia l’amore la giornata di una vita la gioia della vita

oggi e’ la festa dell’amore sensazione di candore di pulito il bianco delle rose 

gioia immensa animo leggero oggi sono io siamo noi oggi siamo gioia.

oggi è la festa dell’odio del rancore della bruttura invidiosa del bianco e della rosa

oggi è il giorno del tuo disprezzo sorella mia cara sorella sai di crudele dispetto oggi sai di festa.

La festa è breve passa in un attimo sorella cara respira la gioia ricorda la tua gioia e goditi la festa

non ritornerà non ritorneremo ma tu sei odio sei vendetta festeggi la tua rabbia e oscuri la mia gioia. 

La festa è finita ma la gioia è infinita e tu sorella cara hai sprecato la festa  ma non hai ritrovato la gioia.



PAURA

 

ho paura ogni giorno ho paura di notte mi sveglia la paura. Ho ansia mi addormento e nel sonno mi accompagna l’ansia. Mi contorgo mi risveglio non respiro ansia paurosa ansia paura. 

Voglio respirare la paura me lo impedisce non voglio più la paura.

Fuori tutto mi spaventa e qui dentro non  mi sento più sicura le pareti non fermano la paura. Voglio liberarmi dalla paura della paura ma ho l’ansia che diventa terrore. 

Mi spavento sono insicura vivo insicurezza respiro insicurezza voglio aria fresca rivoglio la mia vita  fresca pulita profumata. Fra poco devo dormire perché domani si deve vivere e sono già stanca perché ho paura della notte passata nell’ansia e poi la sveglia e la stanchezza e il timore di quelle parole che ti renderanno la vita ancora incerta. 

Terribile vivere incertezza ma ogni giorno ti aspetta e ogni giorno ti accompagna fino nel profondo della notte. Non posso fermarmi devo avere paura mi sta aspettando.


 

CHIEDILO

 

chiedi pretendi egoismo smisurato

fauci spalancate sempre affamate

chiedi ancora risucchia svuota le mie energie

torna a chiedere non ti è dovuto ma devi farlo

soddisfa il tuo ego famelico divora

 

il vuoto divorano le fauci del tuo ego

rumore stridente di richieste senza risposta 

chiedi ora al tuo ego chi divora cosa divora

chiedilo ora esaurito anche il vuoto  

spalanca la sua bocca il tuo ego 

nelle sue zanne vuote rimani tu

chiedilo al tuo ego quanto vale il vuoto 

quanto vale il nulla.



BREZZA DI LAGO

 

 

ti aspettavo brezza di lago 

spazza  la polvere che infetta le ustioni dolorose senza fine

ossigena quest’aria fetida rinfresca l’arsura che brucia la gola

ti aspettavo brezza di lago mattutina

asciuga il dolore che infetta i miei pensieri folata di dolcezza

ti aspettavo notturna invadi il mio corpo di freschezza 

mi libero in volo sopra ogni cosa sopra ogni tutto  rincorro la tua purezza mi sento leggera

ti respiro brezza di lago e dimentico ogni piaga

immobile in questo luogo immersa nel dolore aspetto l’alba la notte il giorno una sola ora che porti speranza 

il coraggio è vigile la mia mente è vigile a riposo le energie serviranno per combattere 

il respiro è vuoto il dolore è tanto ma i pensieri non si fermano 

tu arrivi brezza di lago leggero dolce energia pura che assorbo 

carburante per combattere ancora fino al risveglio del mio corpo 

e tu sei qui brezza di lago vortice di aria pura tornado di freschezza disegni un anello disegni due anelli si intrecciano gli anelli 

sparisce l’arsura si chiudo le piaghe si ossigena il respiro i pensieri rincorrono la  brezza di lago che non  si è mai mossa dal capezzale  del mio bozzolo di dolore.



VIVI MAMMA

 

ti guardo madre nella tua età di tramonto sei bella

ricurva sotto il peso dei tuoi anni e malanni sei bella

rughe di dolore occhi sorpresi occhi gioiosi occhi di speranza sguardo rassegnato e sei bella

vivi di poco vivi di molto mani tremanti che cuciono scuciono leggono parlano piangono ridono sono belle

un passato di dolore  abbandono solitudine umiliazione sofferti i destini dei tuoi figli lontani

la fatica in quel tempo passato pesante ed ora un tramonto che ha bisogno di leggerezza e cura che ancora lotta contro un  vento ostile che si alimenta della tua debolezza prende forza dalla tua forza 

spietato sbriciola i tuoi sogni indegno del tuo amore alimenta il tuo dolore 

speranza ancora speranza ancora forza e ancora resistenza e ancora lotta spirito di madre di splendida fragilità sei bella

lascia il segno ad ogni passo mamma il tuo oggi è presenza la tua lotta è insegnamento 

vivi il tuo perdono scudo indistruttibile urlalo a quel vento ingordo di vita cadrà sconfitto sotto il peso del suo nulla e della sua bruttura

vivi mamma sei bella.



ASSENZA

 

sono qui padre davanti alla tua immobilità poso un fiore oggi poso un fiore domani

non puoi rifiutare il dono non puoi non puoi amare quel dono abbellisce la tua tomba ma odora di assenza

si è spento il dolore il ricordo si allontana il tempo rimodella la mia vita e di successi ora ti parlo 

assenza di presenza padre la tua colpa leggerezza di pensiero la mia racconto ora tu non senti tu non rispondi

avresti amato questa mia vita piena oppure ancora indifferenza e assenza? 

Le parole che non servono restano pensieri abbellisco la tua tomba perché sei esistito nella tua totale assenza sei esistito

non ho mancanza dell’assenza tanto sofferta un tempo vissuta nella sua interezza adesso

poso questo fiore affinché tu non sia solo un ricordo sei un padre eri mio padre colpevole di molto meritevole di altro hai dato la vita se ne faccia buon uso e io vanto i miei successi

e poso questo fiore perché anche dall’assenza si impara la presenza coraggio volontà e ancora coraggiosa faticosa volontà.



LIGNAGGIO

 

 

guarda il tuo prestigioso lignaggio piccolo uomo guarda cosa sa fare questo tuo fasullo prestigio 

ti riempe le membra i pensieri la vita il fasullo lignaggio invenzione di una mente affamata di bruttura grandezza vile menzogna 

vita incolore insapore lignaggio inesistente nella grande menzogna piccolo uomo bugiardo traditore 

guarda la tua donna piccolo uomo senza prestigio la tua donna vuota privata del suo colore del suo sapore della sua linfa vitale

malsana esistenza nella tua vile menzogna vive la tua donna che racconta del tuo falso lignaggio del tuo inconsistente fasullo prestigio invece rubato alla tua donna residuo di una bellezza sfiorita troppo presto

guarda la tua donna fasullo piccolo uomo guardala dal tuo lignaggio di basso spessore tocca con mano il suo dolore tocca le sue ossa ricoperte di pelle di carta scorticata dal tuo soffocante inesistente pretestuoso lignaggio

guarda la sua vita stanca offesa defraudata di tutta la sua essenza trascinare il peso della sua esistenza portare con finta fierezza  la tua bandiera senza asta ne forma ne colore 

guarda la tua donna piccolo uomo svanire all’ombra del tuo fasullo lignaggio rispecchiare la grandezza della tua menzogna.



AUTUNNO

 

anche l’autunno ha i suoi bellissimi colori

legno profumo di legno e di foglie cadute color tramonto

la vita si riempie di piacevole freschezza e di un tempo che sembra rallentare la sua corsa

occhiali sul naso profumano di saggezza il capello grigio colore del fumo di un camino profuma di focolare caldo accarezza la mente piacevole abbandono al riposo della sera

cielo nero rumori ovattati calde luci  riflettono le lenti compagne di vita 

anche l’autunno ha i suoi sapori di deliziosa  abitudine  cibi caldi e coperte profumate

di compagnia noiosa compagnia gioiosa 

autunno sapore di un continuo 

profumo di vita


 

LA GATTARA

 

parla male dei vicini la gattara arrogantella 

tanti gatti tanta pappa per i mici della donna

tanta cacca e tanto sporco nelle case dei vicini 

che non possono parlare ma soltanto ripulire

tanto puzza e tanti insetti ma nessuno deve dire alla gattara di pulire

lei è donna di prestigio tutti gli altri son nessuno

tanta cacca dappertutto la gattara ne è contenta i suoi gatti posson tutto

gli altri gatti non lo fanno sono i gatti dei nessuno e rinchiusi devon stare

cacca cacca tanta  cacca è proibita dalla legge la gattara se ne frega ma la legge non è cieca

impunita non può stare la gattara prepotente 

ripulire la sua cacca dovrà fare o una multa molto grossa dovrà pagare.


IL BURATTINAIO MALATO

 

Amore fraterno dannato diamante in frantumi

rabbia rancore furore odio menzogna 

tira i fili il burattinaio inganno violenza menzogna

in cenere ogni provata pace solo il male 

gioca col dolore fraterno il burattinaio infelice 

malsana gelosia invidia l’amore e tira i fili del suo giocattolo 

contagiato dalla bruttura fa virtù della vergognosa maldicenza ferisce

fierezza di un valore  fasullo gioia di infelice regalare dolore 

potenti le corde del burattinaio risucchiano bellezza vomitano sterco

imbratta l’amore intrappola il giocattolo la tela del malato di odio

soccombe l’amore avvelenato dal ragno gioisce il burattinaio

dolore nel  giocattolo ne gioisce ancora il ragno strumento per altro dolore.