Anima
per te unica vita ragion di essere
di bellezza senza tempo gradevole in ogni tuo aspetto
l’amore è beatitudine l’amore basta all’amore
inevitabilmente doloroso ogni mutazione
ti sento in questa stanza vuota
profumo di stelle alpine e di rugiada di pino
tanta strada insieme percorsa
sento il tuo candore accarezzare il mio cuore
calda la tua invisibile mano allieta i miei pensieri
sgomento la tua assenza
indimenticabile la tua essenza
ancora compagna del nostro cammino
mai diviso solo mutato
per te adorata creatura unica e vera
di profondo affetto e di passione pura
per te gioia di sempre riempi ancora la mia vita
ogni gesto ogni pensiero io ti porgo il mio sentore
inalterato rimarrà quel sempre che ci ha unito
per te che sei ancora per noi che all’infinito saremo ancora.
Amore materno
orrido il tuo latrato
ringhio di rabbia incontrollata
feroci parole pugnalano il cuore materno
ferito addolorato amore di mamma puro
ineguagliabile inestimabile non si scompone
un gioco il suo dolore
deriso il suo immenso amore
fai virtù di questo tuo potere
spalanchi le fauci sempre affamate
bramano energie del materno amore
ma lui compiace si inchina non chiede e dona
vuota di pensiero la tua mente
affamata di grigia nebbia
urla sguaiate ancora pretendono ingiuriose
afona la voce del materno amore
lacrima il suo cuore in silenzioso dolore
esausto dona ancora l’amore materno
affranto mai sconfitto ancora lotta
speranzosa salvezza
La trappola
in quell’amore avevi creduto
desiderio di vita piena avevi creduto
vita intensa volevi respirare avevi creduto
senza colore senza sapore la tua vita
intrappolata nel suo amore malato
la menzogna è diventata fonte di vita
defraudata da ogni affetto e sostegno
sei facile preda dei suoi malevoli pensieri
ignobile ricatto ha svuotato la tua mente
ora sei strumento del suo becero vivere
intrappolata nella beffarda indifferenza
spenta la tua voce sei la via del suo fasullo vivere
sei la via delle sue vili azioni grondanti di dolore
impenetrabile la trappola sei inarrivabile sei sola
e senza via di uscita ti raggiunge solo l’amore malato
al quale tu credi ancora.
Respira
aria calda di giornata estiva
odore di alga e di natura in acqua ferma
serata lacustre deliziosa brezza respira
respira profumo di prato rasato
glicine alloro rose rosmarino respira
timido alito di vento e poi pioggia e grandine respira
alba tramonto colori di stelle e luna guardali
respira il moto ondoso delle ore e del giorno
stagioni si susseguono guardale annusale toccale
sensazioni ogni momento regalano al respiro
di vita di vissuto osserva impara
regalati la pace respira
buca le tue pareti di arrugginito torpore
e annusa la bellezza che riempie la vita
respira voci e gesti e passi e rumori
respira le tue parole urlate al vento
ovunque accompagnate ovunque ascoltate
meritata pace regalati respira
svuotato di potere quel dolore
tornerai a respirare ancora amore
respira.
Il rinnovo
quanto odio mai sopito mai mutato
ogni giorno rinnovato
paravento di insuccessi e frustrazioni
trascinato in ogni passo ti fai scudo
ferisci di ingiusta causa
quanto rancore mal riposto
inalterato nel suo esteso colpisce ingiusto
con fierezza regali avvilimento
malinconia traspare dal tuo schermo
tormentata la tua essenza
cerchi vittima di ingiuste colpe
regali scoramento
ripudia la tua mente verità visibile
di astio si rinnova torna iniqua a ferire
irragionevole superbia la tua anima dolosa
spezza troppi cuori
la tua palpabile sofferenza.
Apparenza
ineguagliabile armonia tra bellezza senza tempo e acclarato vivere
sinuose delicate forme trasparono
tra preziose vesti di palpabile opulenza
chimera di degno vissuto e di futuro auspicio l’apparenza
sdegno per quel corpo disarmonico
e disadorno di preziosità visibili
tormentosa quella vita di mancata avvenenza
imbarazza la pretestuosa apparenza
coscienziosa certezza
nell’apparenza così incontrovertibile corre veloce il tempo
rapido preciso recide inarrestabile pezzetti di essa
gettando per sempre nell’oblio quell’incanto
infine rimane
realtà immutabile di cose e vita
inestimabile sostanziosa essenza
L’abbandono
Urla strazianti dolore acuto intenso deformante
radicato nel midollo ha allungato le radici in tutto il corpo
l’abbandono
amore mai esistito amore fasullo ti ha abbandonato
vita insipida vita vuota vita di nulla intacca la mente
l’abbandono
deforma il vero fauci bramose di gaudio meschino
terrifico l’abbandono soffoca divora
pugnali affondi nelle carni
le tue urla strozzate inquietano l’animo
inafferrabile l’alieno non si lascia estirpare
non lo vuoi abbandonare
azioni aberranti squarciano i cuori
ustioni sulle mani che ti cercano
amputi le braccia che ti stringono
sei odio sgomento abbandono
discesa nell’abisso del soffocante grigiore
affoghi ogni vaccino contro il male
abnorme parola l’abbandono svuota la vita di speranza
annientato il tuo spirito non lascia spazio al soccorso
irraggiungibile svanisce la tua essenza.
Indegna
ma quale unione piccola anima
ti ha dato questi tristi natali
quale amore il più grande ti ha tradita
piccola anima violata
oggetto di piacere il tuo corpo così acerbo
così esile così puro così ignaro
mani sudicie ti stringono di malato desiderio
insozzano innocenza
esigenti pretestuosi infiniti
ladri di fanciullezza offendono la tua purezza
piccola creatura ti dicono indegna
ma di cosa sei indegna piccola anima tradita?
Sguardi paurosi sguardi rassegnati al lordume
lacrime mai cicatrizzate sul tuo visetto
sanguineranno all’infinito
l’indegno non vede
gode di ignobile atto
lercio il suo animo putrido il suo cuore
viola la tua essenza
e al doloroso destino ti abbandona.
Pace
di un sonno profondo voglio dormire
nulla mi deve destare
riposo senza inquietudine ne ansia ne paura
una sola notte oppure due o anche mille
assenza di pensieri solo pace
pace nel mio spirito irrequieto
fatica che si veste di giornata senza fine
stanchezza imprigiona il mio corpo
faticosamente reagisce cerca pace
trova indolenza apatia
solerti quei pensieri si rincorrono
uno dopo l’altro sequenza irrefrenabile
mi scortano fino al sonno
e nel sonno mi sorvegliano
pace voglio la pace
ristoro per la mente scudo per l’indolenza
pace che sai di vitale speranza
stanotte torna da me
culla il mio riposo difendi la mia quiete
ristorata la mia mente
l’indomani sereno benessere.
Sereno
è apparso inaspettato
in apparenza pallido sole
luce fioca
poi la luce si fa intensa
si apre il cielo torna il sereno
è apparso all’improvviso
col suo incedere leggero
e si è fermato
nubi minacciose venti gelidi
dissolti dal caldo bagliore
solo il sereno
ha reciso rami secchi e vecchi inutili legacci
retaggio di ieri indolore e incolore
non resta che un labile ricordo
ora è sereno
GIOIA
oggi si festeggia l’amore la giornata di una vita la gioia della vita
oggi e’ la festa dell’amore sensazione di candore di pulito il bianco delle rose
gioia immensa animo leggero oggi sono io siamo noi oggi siamo gioia.
oggi è la festa dell’odio del rancore della bruttura invidiosa del bianco e della rosa
oggi è il giorno del tuo disprezzo sorella mia cara sorella sai di crudele dispetto oggi sai di festa.
La festa è breve passa in un attimo sorella cara respira la gioia ricorda la tua gioia e goditi la festa
non ritornerà non ritorneremo ma tu sei odio sei vendetta festeggi la tua rabbia e oscuri la mia gioia.
La festa è finita ma la gioia è infinita e tu sorella cara hai sprecato la festa ma non hai ritrovato la gioia.
PAURA
ho paura ogni giorno ho paura di notte mi sveglia la paura. Ho ansia mi addormento e nel sonno mi accompagna l’ansia. Mi contorgo mi risveglio non respiro ansia paurosa ansia paura.
Voglio respirare la paura me lo impedisce non voglio più la paura.
Fuori tutto mi spaventa e qui dentro non mi sento più sicura le pareti non fermano la paura. Voglio liberarmi dalla paura della paura ma ho l’ansia che diventa terrore.
Mi spavento sono insicura vivo insicurezza respiro insicurezza voglio aria fresca rivoglio la mia vita fresca pulita profumata. Fra poco devo dormire perché domani si deve vivere e sono già stanca perché ho paura della notte passata nell’ansia e poi la sveglia e la stanchezza e il timore di quelle parole che ti renderanno la vita ancora incerta.
Terribile vivere incertezza ma ogni giorno ti aspetta e ogni giorno ti accompagna fino nel profondo della notte. Non posso fermarmi devo avere paura mi sta aspettando.
CHIEDILO
chiedi pretendi egoismo smisurato
fauci spalancate sempre affamate
chiedi ancora risucchia svuota le mie energie
torna a chiedere non ti è dovuto ma devi farlo
soddisfa il tuo ego famelico divora
il vuoto divorano le fauci del tuo ego
rumore stridente di richieste senza risposta
chiedi ora al tuo ego chi divora cosa divora
chiedilo ora esaurito anche il vuoto
spalanca la sua bocca il tuo ego
nelle sue zanne vuote rimani tu
chiedilo al tuo ego quanto vale il vuoto
quanto vale il nulla.
BREZZA DI LAGO
ti aspettavo brezza di lago
spazza la polvere che infetta le ustioni dolorose senza fine
ossigena quest’aria fetida rinfresca l’arsura che brucia la gola
ti aspettavo brezza di lago mattutina
asciuga il dolore che infetta i miei pensieri folata di dolcezza
ti aspettavo notturna invadi il mio corpo di freschezza
mi libero in volo sopra ogni cosa sopra ogni tutto rincorro la tua purezza mi sento leggera
ti respiro brezza di lago e dimentico ogni piaga
immobile in questo luogo immersa nel dolore aspetto l’alba la notte il giorno una sola ora che porti speranza
il coraggio è vigile la mia mente è vigile a riposo le energie serviranno per combattere
il respiro è vuoto il dolore è tanto ma i pensieri non si fermano
tu arrivi brezza di lago leggero dolce energia pura che assorbo
carburante per combattere ancora fino al risveglio del mio corpo
e tu sei qui brezza di lago vortice di aria pura tornado di freschezza disegni un anello disegni due anelli si intrecciano gli anelli
sparisce l’arsura si chiudo le piaghe si ossigena il respiro i pensieri rincorrono la brezza di lago che non si è mai mossa dal capezzale del mio bozzolo di dolore.
VIVI MAMMA
ti guardo madre nella tua età di tramonto sei bella
ricurva sotto il peso dei tuoi anni e malanni sei bella
rughe di dolore occhi sorpresi occhi gioiosi occhi di speranza sguardo rassegnato e sei bella
vivi di poco vivi di molto mani tremanti che cuciono scuciono leggono parlano piangono ridono sono belle
un passato di dolore abbandono solitudine umiliazione sofferti i destini dei tuoi figli lontani
la fatica in quel tempo passato pesante ed ora un tramonto che ha bisogno di leggerezza e cura che ancora lotta contro un vento ostile che si alimenta della tua debolezza prende forza dalla tua forza
spietato sbriciola i tuoi sogni indegno del tuo amore alimenta il tuo dolore
speranza ancora speranza ancora forza e ancora resistenza e ancora lotta spirito di madre di splendida fragilità sei bella
lascia il segno ad ogni passo mamma il tuo oggi è presenza la tua lotta è insegnamento
vivi il tuo perdono scudo indistruttibile urlalo a quel vento ingordo di vita cadrà sconfitto sotto il peso del suo nulla e della sua bruttura
vivi mamma sei bella.
ASSENZA
sono qui padre davanti alla tua immobilità poso un fiore oggi poso un fiore domani
non puoi rifiutare il dono non puoi non puoi amare quel dono abbellisce la tua tomba ma odora di assenza
si è spento il dolore il ricordo si allontana il tempo rimodella la mia vita e di successi ora ti parlo
assenza di presenza padre la tua colpa leggerezza di pensiero la mia racconto ora tu non senti tu non rispondi
avresti amato questa mia vita piena oppure ancora indifferenza e assenza?
Le parole che non servono restano pensieri abbellisco la tua tomba perché sei esistito nella tua totale assenza sei esistito
non ho mancanza dell’assenza tanto sofferta un tempo vissuta nella sua interezza adesso
poso questo fiore affinché tu non sia solo un ricordo sei un padre eri mio padre colpevole di molto meritevole di altro hai dato la vita se ne faccia buon uso e io vanto i miei successi
e poso questo fiore perché anche dall’assenza si impara la presenza coraggio volontà e ancora coraggiosa faticosa volontà.
LIGNAGGIO
guarda il tuo prestigioso lignaggio piccolo uomo guarda cosa sa fare questo tuo fasullo prestigio
ti riempe le membra i pensieri la vita il fasullo lignaggio invenzione di una mente affamata di bruttura grandezza vile menzogna
vita incolore insapore lignaggio inesistente nella grande menzogna piccolo uomo bugiardo traditore
guarda la tua donna piccolo uomo senza prestigio la tua donna vuota privata del suo colore del suo sapore della sua linfa vitale
malsana esistenza nella tua vile menzogna vive la tua donna che racconta del tuo falso lignaggio del tuo inconsistente fasullo prestigio invece rubato alla tua donna residuo di una bellezza sfiorita troppo presto
guarda la tua donna fasullo piccolo uomo guardala dal tuo lignaggio di basso spessore tocca con mano il suo dolore tocca le sue ossa ricoperte di pelle di carta scorticata dal tuo soffocante inesistente pretestuoso lignaggio
guarda la sua vita stanca offesa defraudata di tutta la sua essenza trascinare il peso della sua esistenza portare con finta fierezza la tua bandiera senza asta ne forma ne colore
guarda la tua donna piccolo uomo svanire all’ombra del tuo fasullo lignaggio rispecchiare la grandezza della tua menzogna.
AUTUNNO
anche l’autunno ha i suoi bellissimi colori
legno profumo di legno e di foglie cadute color tramonto
la vita si riempie di piacevole freschezza e di un tempo che sembra rallentare la sua corsa
occhiali sul naso profumano di saggezza il capello grigio colore del fumo di un camino profuma di focolare caldo accarezza la mente piacevole abbandono al riposo della sera
cielo nero rumori ovattati calde luci riflettono le lenti compagne di vita
anche l’autunno ha i suoi sapori di deliziosa abitudine cibi caldi e coperte profumate
di compagnia noiosa compagnia gioiosa
autunno sapore di un continuo
profumo di vita
LA GATTARA
parla male dei vicini la gattara arrogantella
tanti gatti tanta pappa per i mici della donna
tanta cacca e tanto sporco nelle case dei vicini
che non possono parlare ma soltanto ripulire
tanto puzza e tanti insetti ma nessuno deve dire alla gattara di pulire
lei è donna di prestigio tutti gli altri son nessuno
tanta cacca dappertutto la gattara ne è contenta i suoi gatti posson tutto
gli altri gatti non lo fanno sono i gatti dei nessuno e rinchiusi devon stare
cacca cacca tanta cacca è proibita dalla legge la gattara se ne frega ma la legge non è cieca
impunita non può stare la gattara prepotente
ripulire la sua cacca dovrà fare o una multa molto grossa dovrà pagare.
IL BURATTINAIO MALATO
Amore fraterno dannato diamante in frantumi
rabbia rancore furore odio menzogna
tira i fili il burattinaio inganno violenza menzogna
in cenere ogni provata pace solo il male
gioca col dolore fraterno il burattinaio infelice
malsana gelosia invidia l’amore e tira i fili del suo giocattolo
contagiato dalla bruttura fa virtù della vergognosa maldicenza ferisce
fierezza di un valore fasullo gioia di infelice regalare dolore
potenti le corde del burattinaio risucchiano bellezza vomitano sterco
imbratta l’amore intrappola il giocattolo la tela del malato di odio
soccombe l’amore avvelenato dal ragno gioisce il burattinaio
dolore nel giocattolo ne gioisce ancora il ragno strumento per altro dolore.