Namani - Poesie

1pensiero

 

Rimasi a lungo a guardate e vidi che grande era il posto che aveva occupato la disperazione, tale era il posto che poteva occupare il bene, o quel che io ritenni “cosa” che potesse portare tale nome.

In quel posto lontano…esprime una sola immagine accompagnata da un brivido dentro al petto, vicino allo stomaco., eppure era solo un ricordo.

Mai avrei detto che in quel momento così lontano ci fosse in me  “qualcosa” che profumava di gioia.

Da qualche parte, indossavo un vestito perfetto. Per me.

Quel posto non era casa mia ma io avevo sempre pensato che casa è il posto dove ci si sente bene.

Bella quella facoltà di riappropriarsi di qualcosa.  Quelli  che percepiamo come universi soggettivi in realtà sono soltanto piazzali  , Anzi, piazzali di sosta e se non esiste la coscienza della circonferenza inevitabilmente possono diventare ripetizione..


2 pensiero

 

Nessuno è libero da un mondo così povero e non posso permettermi di dimenticare che il povero equivale al poco ma il poco è tale rispetto a cosa?

E chiamo povertà l’essenziale  sembra non esserci nulla in grado o capace di tenere un confronto, domando agli inquisitori ma…ma è davvero questo mondo in difetto o è chi si trova davanti che ricopre il suo con mani e mani di vernice che appare indelebile a un primo sguardo

Quanto è inevitabile che gli occhi di chi ci circonda sembrano gradire un contorno più che una sostanza e il contorno stesso stracondito con l arte di chi è costretto a spacciare sciocchezza al posto di un senso.

Tutto per evitare dsii contattare l essenziale, dove tutto è al minimo ma di una importanza vitale.  Dove le gocce sembrano incapaci di dissetare e invece lo possono fare!

Parlo con te,sconosciuto davanti a me. Sembri dover correre contro il vento mentre tenti di evitare uno squarcio, lo squarcio e il suo passo costante che non serve nascondere, si può solo naufragare in esso senza dover necessariamente morire.


3 pensiero

C ‘era sempre un posto migliore dove stare.

Perché non mi puoi guardare.

Il tuo sguardo e ,guardami.

Una volta soltanto

Sembra poco ma io avrei fatto in modo di farmelo bastare

Liberamente tratto da “ sensazione e riflessi di un amato sguardo “.


4 pensiero

 

E cosa sei tu Intolleranza se non l’ultima porta che si apre o si chiude,

Verso la libertà.

Quella volta scrissi l’armonia più spregevolmente vera che l’ispirazione abbia mai 

Sussurrato e che suonava di una estrema semplicità.

Poi sembrò essere racchiuso tutto li il senso della mia amata solitudine.

Ma non faceva più male.

Era solo quello e quanto doveva essere, una lama tagliente, luccicante,

Ormai indolore..non c’è luogo più insignificante di quello occupato da chi desidera la vita 

In chi vita non c’è.

Tutto ciò che di sciocco ed insensato si era scontrato con il nostro sentimento

Aveva cementato il nostro sentimento.

Come forza innocua aveva rivestito ogni apparente lacerazione, come a proteggere.

Avevamo guadagnato nuovi panorami, aridi da dissodare o da separare.  E  poi ancora da 

Riunire.  Come lava, che una volta riempito ogni sentiero percorribile continua 

La sua fuoriuscita e sommerge lo spazio rimanente.

Ogni cosa nasceva dall’immagine.

Dall’immagine nasceva ogni cosa.


 

5 pensiero

 

Molte vite non facevano alcun rumore.

Ed era un mattino qualunque.

Straordinario.

Normale.


6 pensiero

Mai nessuno potrà salvare un bimbo dalla guerra.

Una giovane donna sognava ancora di un amore dolce e spensierato.

Ma non corrispondeva a quanto fino ad ora vissuto.

Nulla corrispondeva mentre la vedevo ancora e cercava,Lei, cercava.

Con i suoi giovani occhi anche nel tentativo di colmate l’abisso

Portato dal tempo impiegato a comprendere. Ed era stato tanto.

Tra lei e me , c’ero io che non avevo voglia di credere più a niente.

Meglio credere di meno a tante cose

Meglio contemplare di più tante cose.

Meglio sentire quello che è passato e quello che ha lasciato.

E quello che non ha lasciato..!


7 pensiero

 

Avevo amato quelle melodie e avrei continuato ad amarle

Come uno strappo

Come una lacerazione

Come una scusa

Come un rendimento di grazie

Come un dono sgradito

Come un dardo che non era stato schioccato

Come un oggetto inanimato

Come un traguardo mai raggiunto

Come un unico immenso motivo per andare avanti.

Forse ero solo una che non aveva mai voluto accettare

Che la vita debba andare in una qualche maniera.

Forse ero solo una che aveva voluto imparare a ridiscutere

Quello che personalmente avevo trovato illogico e mancante di senso.

Forse ero solo una che alla fine..

Forse ero solo una.


8 pensiero

 

Figlio di un dinamismo erratico

Hai amato solcare ogni terra che hai incontrato sul cammino.

Hai ingurgitato il seme della felicità che non ha trovato terra fertile

Nei tuoi organi.

Quel seme continua a marcire nel tuo ventre che è sterile.

Anche i tuoi pensieri lo sono.

Il mio amante vagabondo.


9 pensiero

 

Non ho mai creduto nei cieli vuoti.

Credo che gli uomini siano bravi a svuotarli.


10 pensiero

 

È abitandovi, in un luogo,

Che puoi cogliere i suoi contrasti

I suoi infiniti chiaroscuri

I suoi logorroico silenzi.

Questioni queste, che hanno poco a che vedere con orologi e

Tempi prestabiliti.Qui siamo davvero fuori dal mondo abitando in esso.

Conchiglie appoggiate sui sassi e ghiande arrugginite sul tavolo a guarnire.

Arie lievi, mani deposte.

Poi smisi di tradurre.Misi a mollo le lenticchie così che sarebbero diventate morbide.

80015684.