Pamela Giani - Poesie

Il Sole e La tempesta

 

La vita è anche crescita e cambiamento,

e deve rispecchiare la tua natura più intima

il difficile equilibrio di coppia

consiste anche nell’accogliere e accompagnare

i reciproci adattamenti alla vita.

Piangere ogni giorno una Donna che amavi e

che ai tuoi occhi non esiste più è doppiamente frustrante

Perché ignori quanto ha lottato per essere chi è oggi

e quanto più o meno consapevolmente tu l’hai spronata a farlo.

Tutto ha un costo, tutto ha un peso ma non trincerarti

dietro al muro del conosciuto

apparentemente protetto da ciò che “si usa fare”

Non permettere che il costo più alto tu lo debba pagare alla paura

Sii flessibile come un giunco, accogli di buon grado

Il sole e la tempesta, assecondali entrambi

Solo così riuscirai ad assaporarne il gusto

Senza perdere di vista i bisogni e le inevitabili attitudini


 

Tu STAI AL CENTRO

 

La tua sola presenza mi illumina dentro, mi accarezza,

con la grazia e la delicatezza del più roseo dei tramonti,

tu stai al centro come il chiostro per il suo monastero,

con precisione ed armonia, come un dono cosmico

intrisi nel pudore di scoprirsi, bagnati dell’imbarazzo

dolce di perdersi per poi ritrovarsi, in uno.

E sgorga dal cuore autentica gratitudine,

Per il solo fatto che tra milioni di persone ci siamo incrociati

Per la sincronia divina nel guidare l’apparente casualità

Ognuno la sua missione, ciascuno la sua strada

Eppure l’incontro con te seppure furtivo, rapido

Porta una quiete ben più duratura e consistente

Negli attimi solo nostri, di occhi che si toccano

di parole pesate con la bilancia dell’orefice

di condivisione autentica di cio’ che siamo

questo eterno girovagare, si acquieta e riposa

Il mondo appare padre generoso e previdente

Che elargisce doni preziosi, briciole di paradiso

Cresce la consapevolezza di poter vivere un privilegio

Qui e ora esistiamo solo noi e con semplicità assoluta

è oltremodo naturale godere di noi


 

IL CURANDERO

 

Scendete e specchiatevi nelle

Acque del vostro più profondo essere

Se avete fortuna la guarigione sarà immediata

e voi non sarete mai più gli stessi

Non ve ne fregherà più niente

del successo né del fallimento

Non avranno significato alcuno

l’onore né il disonore

Solo chi riesce a vivere senza un obiettivo

ultimo e definitivo, vive davvero

Godendo di ogni scorcio di panorama

che questo viaggio vorrà regalarci.

Talvolta ciò che incontriamo inaspettatamente

lungo il cammino può essere un regalo

più prezioso del premio finale

Ma dobbiamo essere desti per poterlo

Ricevere, accogliere, accettare, vivere.

La chiave della felicità è vivere nel

presente ed essere qui e ora.


 

Il Grande Mistero

 

Arco d’amore ogni giorno più teso

più accogliente e rotondo

nido di carne, ologramma del mondo.

La tua prima casa, il più grande mistero

la più piccola cosa che trasforma davvero

Un potere ancestrale, potente, profondo

che tutto può cambiare

la personalità il tuo modo di fare

E diventi più forte

più serena e sincera

sorridi alla vita e ti senti completa

La Natura ti parla, e tu le rispondi

Ti si allungan le braccia

quasi fossero un ponte

un contatto tra i mondi

e ti senti baciata dal Grande Mistero

ti senti più bella e serena davvero

E vedi il tuo Amore con occhi diversi

Un eterno legame ora lega le sorti

E l’Amore si pasce di quell’arco rotondo

Parentesi aperta sul mistero del mondo


 

L’EQUILIBRIO DELL’EQUILIBRISTA

 

Da quando le nostre labbra

si sono toccate

è come se tu avessi

succhiato via una parte di me!

Mi sento smarrita e persa

lottando per ritrovare l’equilibrio

perduto con te.

Goffo equilibrista ubriaco

sull’orlo di un precipizio

sull’orlo dell’ignoto e del dolore

basta un soffio per farmi cadere

un alito di vento e sarò

smarrita per sempre

Inerme, indifesa, perduta…

totalmente innamorata

pronta a rinnegare ogni legge

ogni principio

Incurante del pericolo

sprezzante del dolore

ronta a rischiare tutta me stessa

per avere ancora un po’ di te


 

FIAMME GEMELLE

 

L’eternità di un attimo che acquieta il presente

che cura il passato in odore di oriente

La pace sia fatta tra due anime perse, due anime in pena

rincorse per secoli, come sbattute dalla piena

La rivoluzione dei sensi eppure la pace

nell’abbraccio perfetto che pare di brace

La fiamma purifica e arde per noi

distanti e vicini da sempre, lo sai!

Fuori quasi non si lascia intravedere

ma brucia da sempre e non si consuma

La fiamma che cura e ristora, che sa regalare

eterna energia, eppur sempre nuova

di un fuoco antico, puro, incessante, perfetto rotondo

noi fiamme gemelle poi sparse nel mondo

la cura si può trovare nella spada

se il tempo e l’amore l’hanno mutata

se il cuore risponde al vero tepore

di primavera in profumo d’amore

se l’anima si desta nel trovarne sorella

sì diversa e simile, sconosciuta gemella


 

A Bianca Maria

 

Si chiama Bianca, ma è scura di pelle

un po’ bruciata dal troppo sole viareggino

Un cuore grande e nessun pelo sulla lingua,

sempre curata e affascinante, Bianca

anche in vestaglia

con quell’eleganza e la classe

che ti regala solo il tempo

l’essere Donna, l’aver vissuto

le averne viste tante

e l’averne sapute accettare le più.

Una voce importante che sa tagliare

e ricucire, come solo una nonna sa

con quella trasparenza e la voglia

di essere sempre sincera, ad ogni costo.

Sa spaccare, Bianca, come il libeccio

come il mare in tempesta

ma sa anche accogliere e insegnare

senza farlo pesare.

Una grande donna, Bianca

una seconda mamma

quella che puoi scegliere di amare

quella da cui sai di poter sempre ritornare.

Ti porto con me, nel cuore

perché con i Tuoi modi, mi hai insegnato l’amore


 

Moto Perpetuo

 

Ho voglia di prendere il tuo viso

tra le mie mani e avvicinarmi

per diventare nient’altro che

labbra che si cercano

e si stringono guidate dal

desiderio di perdersi in un bacio

Liquefarmi in uno dei nostri abbracci

per poi rincamminarmi altrove

ristorata.

Cercarsi, inspiegabilmente, senza sosta

In un moto perpetuo

che non consuma ma regala energia

E non per bisogno, ma per voglia

Come fossimo due calamite

sparse nel mondo, che trovatesi

vicine, non possono che cercarsi

per tornare ad essere

in un istante l’unità


 

IL FIORE DI MONTSEGUR

 

O fiore che hai corso attraverso i secoli

attraverso vari continenti,

colonizzato terre lontane e differenti

Mi hai messo tra le mani la chiave che cercavo

capace di aprire porte di ieri e di domani

da secoli sbarrate da quell’indifferenza

che vela gli occhi e il cuore e

assopisce la coscienza

Tu che senza troppe pretese

tappezzi mura aspre ed assolate

sei forte e caparbia come me

Erba d’estate

Ami le sfide e non apprezzi

cose comode e semplici

se non si dura fatica

non siamo poi contente…

La realizzazione di un percorso

non può essere spianato

ma irto e tempestoso

di prove costellato

O Erba d’altri tempi e d’altri luoghi

hai visto correr cavalli e cavalieri

spade affilate e fiamme accese

Un rogo di innocenti che brucia ancora oggi

Tu vita ancora viva riscatti quelle morti


 

L’Eterna danza della Vita

 

Nella danza infinita dei tempi e dei luoghi

Ti ho spesso incontrato, temuto ed amato

Ti ho spesso subito, talvolta capito

Ma un filo sottile ci lega le sorti

in ruoli diversi, da vivi e da morti.

La luce ed il buio si incontrano appena

ma ogni giorno, l’una cede all’altro la scena