Torero
In mezzo all’arena, ti senti un divino.
Cappellino in testa, mantello e spadino.
Arriva il toro, sbuffando e calciando
Attento che può darti un colpo, sta già caricando.
È grosso, nero e con due corna giganti
Nel naso un anello, ma senza brillanti.
Inizia a infilzarlo, così per diletto
E sempre per gioco fai anche dispetto.
Al povero toro che nemmeno sa
Perché lui è li, e la fin che farà.
Torero colpisci , ed il toro ferisci
La gente ti acclama e tu esordisci
“Lo uccido e porto a voi
Le corna del toro e pure dei buoi”.
Torero festoso, hai vinto ancor tu
Ma delle corride non se ne può più.
I tori ed i buoi stan bene nei prati
E non nelle arene finendo ammazzati.
Torero rifletti solo un pochino
Fai che anche il toro si goda il bambino
Che ha avuto con mucca, ed un po come te
Vorrebbe fare il padre del suo bebè.
Se tu ti ribelli e sotto ai mantelli
Ci metti del fieno e non i coltelli
Il toro è contento e noi ancor di più
Perché i bei tori non muoiono più.
Torero campione lo sei egualmente
Facendo felice un sacco di gente.
Il musicista
Davanti ad uno spartito, tutto da scrivere, inizi a fantasticare
E la tua mano, come fossi un pittore che dipinge
Inizia a far cadere punti neri come pioggia
Creando una soave melodia.
I tasti neri e bianchi di un pianoforte, saltellando suonano
Ed in quel momento le note che tu hai catturato nelle righe
Si liberano e danzando volano nella stanza.
Tu, contento di ciò che hai creato, firmi la tua opera
Ed acclamato , porti la tua creatura a far conoscere al mondo
Tu artista, tu musicista.
Dracula il vampiro
Quando arriva la notte il cuore batte forte
forte Si chiudono le finestre ed anche tutte le porte.
Collane d’aglio intorno e croci a più non posso
Con i colletti alti per evitare il morso.
Ecco un pipistrello! Da dove è sbucato?
Con quei destini aguzzi, il sangue ha succhiato.
Si posa su un ramo ed uomo diventò
Dracula quindi esiste o è morto già da un po?
Attenti si avvicina! Chissà cosa vuol fare
Son certa che il mio sangue egli vuole succhiare.
Io soffro di anemia e se me lo porti via
Le vene restan vuote, pietà , per cortesia!
Mi segno con la croce e lui subito urlò:
“Quel gesto non lo fare!” Perché si spaventò.
La luce del mattino, che ormai è già vicino
Lo fece scappar via, per la fortuna mia!
L’amicizia
Una parola per tanti, un contratto per altri,
ma per quelli veri un sentimento profondo
Dove il rispetto, la fiducia, l’essere presenti e disponibili
Dove essere custode delle paure, incertezze, amori,
dolori, segreti dell’altro è la priorità assoluta.
La complicità che solo chi crea un rapporto profondo può avere.
L’empatia!
L’amicizia ha affetti più profondi di quelli sanguigni.
Non deve essere tradita viscidamente,
come una serpe che attacca la sua preda.
Le ferite sono più profonde, sono viscerali.
L’amicizia è rara, ma l’amicizia esiste!
Gli occhi di una madre
Gli occhi di una madre
vedono tutto ciò che gli altri non possono vedere.
Vedono le fatiche di un figlio, l’impegno nello studio,
nel voler ottenere i risultati preposti,
nel raggiungere il traguardo.
Gli occhi di una madre
Vedono le lacrime versate per la persona amata
Ma non corrispondente,
Vedono la sofferenza nel cuore, i pasti saltati.
Gli occhi di una madre
Vedono la gioia nel rispondere ad una telefonata,
La corsa a preparasi per uscire,
l’emozionarsi nel sentire il campanello.
Gli occhi di una madre
Vedono il girarsi nel letto per l’ansia prima di un esame,
Ha la luce negli occhi per ricevere un dono.
Gli occhi di una madre
Non dovrebbero mai chiudersi,
per non perdersi ogni attimo della vita del proprio figlio
Perchè la gioia non è girare il mondo
Ma godersi il mondo che ha generato.
Gli occhi di una madre
Ti guarderanno sempre con il sole anche se piove,
Con amore , anche se maltrattata
Con orgoglio, anche se hai fallito.
Perchè tu sei la sua vita, e vedranno solo te.
Gli occhi di una madre.
Panchina rossa
Appena ti vedo divento rossa, a un tuo saluto mi sento svenire,
Quando ti avvicini e mi parli, il cuore batte forte.
Arriviamo all’altare.
Io fantastico tutta la mia vita futura con te,
Mi dai una nuova vita da crescere insieme.
I miei sogni con te si trasformano in un incubo.
La tua mano che mi accarezzava, ora diventa un’arma
Che mi ferisce e mi spaventa.
Le tue parole dolci , diventano urla e imprecazioni.
I tuoi sguardi complici e seducenti, diventano rimproveri feroci. Mai avrei pensato! Tu che eri tutta la mia vita
Avresti potuto togliere la mia.
Lasciandomi a terra ti allontani
cercando il modo di cancellare tutto,
Ed in ricordo del nostro amore
Ora c’è una panchina rossa con il mio nome.
Trovatello
Che carino il tuo musino, sei un dolce cagnolino
Sembri pure sorridente quando sei con noi e la gente.
La tua coda è un piumino, che scodinzola felice
Ma negli occhi tuoi marroni, ben si vedono i tuoi sogni,
Di ricordi ormai lontani, ma assai brutti e malsani,
Della vita tua passata , spero presto anche scordata.
Con noi tutti che ti amiamo, alla palla poi giochiamo,
Tutti quanti ti vogliamo coccolare con amore
E speriamo che anche noi, presto entriamo nel tuo cuore.
Di sicuro qui stai bene, sul divano sei finito
E con vecchio gatto sei, diventato quasi amico.
Vagabondo che eri prima, trasformato in regina
Della casa sei sovrano, tu lo sai che noi ti amiamo!
La rete
Ho sbagliato e me ne pento
Ora che ho anche tutto il tempo
Ci ragiono e mi accorgo che la vita è preziosa.
Aria che si respira, il verde che ci circonda,
Il tepore del sole, le stelle che brillano con la luce della luna
E tu sempre al mio fianco! Ora tutto questo non l’ho più!
C’è una rete che ci divide.
Colpa mia!
Mai avrei dovuto farlo, ma è successo,
Per necessità o incoscienza.
Ho sbagliato.
Dalla rete guardo fuori.
Per fortuna posso ancora sentire la tua voce,
Vedere il tuo volto e sfiorarti le dita.
Maledetta rete!
La via a quadri non è più come prima, ma prima o poi
La rete non ci sarà più e pure io con lei.
Nel silenzio la tua voce
Quando è notte e tutto tace
Sola a letto io sto in pace.
Con il tocco di campane
Luce, solo la lunare.
La tua voce mi pare udire
“Ti proteggo!” Par che dice.
“Son con te, sempre ogni istante”
La tua voce rassicurante.
Ma purtroppo non sei qui
E io resto a pensare
All’amor che mi hai saputo dare
La tua voce dal vivo voglio udir
Ma se la sento egualmente
È perché mi sei sempre in mente.
Il mio cuore è pieno di te
Così sei sempre accanto a me.
Il pancione
“Guarda, mamma, la signora. Cosa avrà in quel pancione?”
Forse un bimbo o una bambina
La data mi sa è ormai vicina.
Che emozione e incertezza , per la mamma ed il papà.
Chissà a chi assomiglierà?
Speriam solo che sia sano
E di certo già lo amiamo.
Non sappiamo che faccia avrai
E se combinerai dei guai
Ma con noi al tuo fianco
Passo a passo ti guidiamo.
Tutti noi abbiamo provato questo magico momento
Altri pure lo proveranno
Tanti bimbi nasceranno.
Il mondo, poi, gente nuova avrà
Che speriamo, lo migliorerà.