Patrizia Gerbino - Poesie

Ti cerco

Ti cerco

nel fruscio degli alberi

nel primo raggio di sole

che illumina il prato

Ti cerco

nel profumo dei fiori

nel canto lieto e allegro di un passero

che spicca l’ardito volo

Ti cerco

all’imbrunire

in un purpureo tramonto

o tra le stelle della notte

Ti cerco nel volto di passanti frettolosi

in uno sguardo triste e in uno allegro

Cerco la tua voce

il tuo sguardo

la tua dolcezza

la tua forza

il tuo coraggio

Ma invano

la terra orfana piange

il cuore ormai stanco

inaridisce e muore.


Burattini

Burattini

Mossi da fili invisibili

li riconosci

si muovono arroganti

su binari contorti

incardinati, ancorati

foche in doppiopetto

procedono a testa alta

Ma quando sono soli

in un angolo di stanza

crollano

senza fili

senza ordini

gusci vuoti in balia di una coscienza

che non esiste più!


La paura arriva di notte

con passo felpato

si cela nell’ombra

ti ghermisce, afferra, finisce

Ha occhi di odio, che sembravano amore

ha mani omicide, che ti accarezzavano

ha odore acre e ferroso di fuoco, di sangue

La paura, che prima era amore

ti afferra, ti prende, ti uccide

tra sogni spezzati di vita felice

eutanasia di un amore, che amore non è.

La paura ti uccide

ancor prima del corpo, in anima e core

ti blocca, ti piega, soggioga

ti lascia tremante, in attesa del colpo.

La paura cancella la vita passata

ciò che era prima, ormai non c’è più

sogni, speranze, canti gioiosi, risa felici

tutto sospeso, bloccato

in uno scatto di furia omicida

mascherata da mente malata, malsana, bacata

ma che calcola ogni sua mossa

lucida, lenta, letale

per cancellare un onta, un oltraggio

un falso retaggio

fatta ad un uomo, che uomo non è.


Pensieri

Distratti vagano

su sentieri diafani

ombre

come appena abbozzate

su un foglio lucido

si muovono leggeri

come fantasmi

in cerca della loro nemesi.

In un angolo

un poeta cerca di afferar la rima

ma essa

in balia di un vento dispettoso

si ferma lì

proprio sulla tela di un pittore

che rapito da cotanto amore

dipinse venere

che rinasce dal pensiero.

Vaga, oh vaga pensiero

ti fermi sulla riva di un fiume

dove lo scorrer lento

sembra un canto lontano

invitante, ipnotico

danza sulle acque fresche e trasparenti

Un attimo, solo un attimo

fermo, cristallizzato, onirico

poi …..l’oblio!


Anime

Siamo anime
ferite, sanguinanti
occhi smagati
scorrono distanti
diapositive saltellanti
di vita amata, amara
ma comunque persa
in un angolo di cuore
imprescrutabile
Alziamo muti, palizzate
per non soffrire
per non morire.
Ma senza amore
il nostro cuore muore
senza sogni
la felicità agogni
ma inesorabilmente ristagni
tra mille fili di ragni.


UNIVERSI

Siamo universi
complicati, diversi
Siamo universi
distanti, convessi
chiusi in meccanismi perversi
Ci muoviamo paralleli
prigionieri di orbite perimetrali
Ma siamo fatti di sogni, emozioni impalpabili
vibrazioni implacabili
sospinti da forze incontrollabili
trascinati verso l’insondabile
anime erranti, distanti
anime anelanti
amore e felicità!


Sicilia

L’inebriante profumo di zagara e gelsomino
mi avvolge
sensuale Sicilia
calda, riarsa dal sole e dalla salsedine
dai mille colori di prati fioriti
ed erba secca
Ali leggere e diafane
di variopinte farfalle
danzano tra corolle invitanti
Il ceruleo mare
invitante e cristallino
nel quale naufragano i pensieri
in un dondolio di onde
Ascolta, il canto degli uccelli
varia a seconda dell’ora
frenetico durante il giorno
si fa lieve e ovattato
nella fresca brezza della sera.
Guarda, il sole rosso di passione
si tuffa nel mare
fecondandolo di meravigliose armonie.
Terra amata
Terra odiata
in te racchiudi le contraddizioni dell’umanità
E rapita ti guardo, ti ascolto
mi immergo in te
col cuore colmo di passione
mi riscopro fanciulla
capace ancora di emozionarmi
con la voglia di innamorarmi
di Te!


Rime distratte

In quel raggio di sole
fili invisibili mi avvolgono
fluttua l’anima mia
catarsi, rinascita
scosse di eternità.
Siamo tutti giocolieri
su una fune sospesa nell’abisso
senza reti nè ganci
figli di un tempo irriverente
che irride l’amore
e venera carnefici.


Dedicata a

dedicata ai delusi di ogni età
a chi crede ancora in ideali astratti
a chi crede nella giustizia sociale
e nella forza di un pensiero
Dedicata a chi guarda la vita con occhi smagati
a chi rassegnato abbassa la testa
a chi non ha più speranza nel cuore
Dedicata a chi scappa dal recinto in cui è prigioniero
a chi rompe gli schemi
ai liberi
ai coraggiosi
agli audaci
A chi pensa con la propria testa
a chi bon si fa irretire da falsi profeti
a chi pur avendo propri ideali non si fa incardinare in schemi precostituiti
Dedicata agli spiriti liberi
alle anime belle
a tutti coloro che sono capaci di volare
a chi crede che il sole tornerà a sorgere
nonostante sia circondato da tenebre!


Maschere

La vita è una rappresentazione teatrale
dramma, commedia, show,
ma pur sempre finzione
indossiamo l’abito adatto
una maschera
Ridiamo, piangiamo, corriamo, lavoriamo, litighiamo
facciamo finta che tutto sia importante
che questo sia ….vivere.
Solo quando siamo soli
nudi
davanti ad uno specchio
che riflette tutto di noi
senza maschere e costumi
che ci rendiamo conto
dell’inutilità del nostro affannarci
di quanto siano piccoli
i nostri desideri.
Indifferenti a tutto
e pur sempre indifesi
all’indifferenza altrui
Piccoli cosmi che ruotano su se stessi
attenti a non collidere.
Ci mascheriamo per non soffrire
teniamo il cuore chiuso
in una scatola di ricordi
di infanzia svanita
di sogni e speranze.
Eppure basterebbe fermarsi,
guardare attraverso le sbarre
per intravedere il miracolo della vita che si rinnova
un fiore che sboccia tra l’asfalto
il cinguettio di passeri sul davanzale
La vita rinasce ogni giorno
basterebbe abbandonare la maschera
e uscire con la nostra pochezza
ma insieme
l’uno accanto all’altro
saremmo una forza
e solo con l’amore
potremmo salvarci
e salvare il mondo!