Raffaella Orlando - Poesie

Sole e Luna

 

A te, la mia luna,

che pur se non nato da me mi hai restituita alla vita

Che così piccolo sei stato subito il mio eroe

Che non ti spaventa nulla perché nulla ti ha mai vinto

A te che sai donarti tanto più di quanto tu abbia visto donare…

A te che ti mostri per quanto ti va

diventando luna piena, mezza o solo un quarto…

Ma che comunque scegli di mostrarti

Riesci ad illuminare le notti più buie di chi ti ammira

Perché sei luna e sei malinconia

E sei luce… bianca… intensa… immensa

Perché sei tu… e sei amore…

E a te, il mio sole,

Che sei arrivata all’improvviso come un’alba senza preavviso

Che al tuo aprire gli occhi al mondo

Mi hai sussurrato con lo sguardo “sono qui per te”…

A te che avvolta dal manto della luna sei cresciuta saggia e lucente

che con ogni tuo raggio riscaldi chi lo incrocia anche per un attimo

anche per sbaglio… come per incanto…

A te che non nascondi nulla di te

e che generosamente ti doni a chi ti ammira..

A te che attendi la luna per lasciarle il posto 

e che attendi che a sua volta ti lasci il suo per splendere…

Perché sei il sole e sei fuoco

E sei luce… calore… intenso… immenso

Perché sei tu… e se sei amore…


 

Mare

 

E poi c’è lui: il mare.

Lui che cela in sé i segreti dei cuori

Lui che annega paure, pensieri, emozioni

Lui che non chiede nulla

Eppure tende un’onda 

Ad ogni anima che ne è in cerca

Per raccogliere ansie, preoccupazioni, tormenti

Li accoglie, li elabora, li ridimensiona

Li restituisce

Trasformando inquietudini in equilibri

Timori in speranze

Fughe in salti nel buio

Ed è proprio lui, il mare,

che se ci sei nato insieme

non potrai più farne a meno

perché tu e lui, il mare,

siete unica anima, unica onda,

unico dolce richiamo


 

Aspettando domani

 

Ti conobbi, ti vidi, ti guardai…

ti lasciai dov’eri

Perché non esisteva un oggi per noi

Cercai un posto per te

Lo cercai intorno a me, nel mio ieri, nel mio domani

Ma non c’eri… non ci sei.

Non giaci nelle mie prigioni, non ti scorgo oltre quelle sbarre, 

non abiti nella mia vita

E per non tenerti legata e immobile ti lasciai andare

Perché l’amore a volte viaggia al contrario..

Lo conosci già consumato e lo allontani prima di viverlo

 

C’è un tempo che non è tempo…

Un luogo che non è luogo…

Ed è lì che si colloca il noi.

Quel noi senza un luogo…

Senza un tempo

Un cielo in cui mi perdo 

e perdendomi abbandono la mia vita reale

Per vivere i miei spazi con te

Ed è lì che ti incontro

Ed è lì che ti vivo

Ed è lì che imparo a portarti dentro

Accettando di non vederti accanto

Sforzandomi di capire ieri 

aspettandoti nel domani


 

Pensando a te…

 

Mentre crescevo dov’eri?

Mentre crescevo non c’eri…

Mi guardavo intorno,

mi guardavo dentro, ti cercavo in lei,

ti trovavo in Lui.

Mi chiedevo come si facesse…

Mi chiedevo come si dicesse…

E per non ascoltare il silenzio

Mi rifugiavo nelle mie certezze.

E ho imparato che si prosegue

Ho capito che si può e che si deve

E’ solo più dura… tanto…

E non c’è un solo momento

In cui io non ti pensi

In cui io non ti cerchi allo specchio

In cui non vorrei averti avuto accanto

E pensandoti vado avanti…


 

Notte

 

Notte…

Tu che quanto arrivi spegni tutto

Tu che quando ti presenti accendi me:

I miei desideri, i miei pensieri, i miei sogni,

Le mie paure, i miei tormenti, i miei travagli…

Li ascolti, senza giudizio li osservi

Non ti sconvolgi e non scappi…

Ma amandoli resti

Rinnovandomi, cambiandomi, crescendomi

Attraverso i miei movimenti

Che dolcemente culli.

Perché non c’è giorno uguale al precedente

E non esiste buio che non porti via la mente

Da questa terra e da questo cielo

Per volare in un posto più vero

Dove sono e non ho bisogno di sembrare

Lì posso dire, piangere, avere e urlare

Capire dove sono, dove sto andando

Di cosa sto vivendo

E concedermi di chiedermi dove voglio arrivare.

Perché la notte è buia e il buio non ci vede

Ma nel buio lei ci sente, a lei non si mente

L’anima si spoglia e diventa trasparente

Ma poi uno spiraglio di luce la riveste

Coprendone l’essenza per le successive ore

in cui riposa…nell’attesa che la notte torni a bussare.


 

E ti chiedo scusa…

 

E ti chiedo scusa…

Per le volte in cui non ricordo…

O non sento… o non colgo

Per le volte in cui non ce la faccio…

E mi fermo… mi sciolgo

Per le volte in cui non lotto…

Mi scoraggio… vado sotto.

E ti chiedo scusa…

Per i pensieri che mi allontanano

Per le sfumature che mi stancano

Per gli aspetti che non tollero

Per le parole che feriscono

Per le scelte che disperdono

Per i momenti che si perdono.

E ti chiedo scusa…

Per le scuse che non chiedo

Per quelle che non concedo

Per i silenzi che ci annientano

Per i rumori che ci assalgono.

E ti chiedo scusa…

Per ogni errore si debba contare

Per qualsiasi prezzo occorra pagare

Per tutti i pesi da portare

Perché tutto si possa salvare


 

E sono pronto

 

Mi alzavo, correvo, uscivo

Lavoravo, tornavo, ricominciavo

Non mi fermavo, ripartivo, amavo

E in un ritmo esplosivo

Mi perdevo.

Il tempo poi, lui mi trascinava

Non me ne accorgevo

Non ci credevo

Ma lui passava

Ed io lo guardavo.

Poi un giorno mi alzai

Come ogni giorno vivevo

Un po’ più spesso mi sedevo

Ma ad un tratto mi guardai

 E non c’ero.

Non sapevo più correre, lavorare, ricominciare

Mi fermavo ma a ripartire non riuscivo

Ne soffrivo, mi stupivo

Ma sapevo sempre amare

E lì mi riconoscevo, lì mi ritrovavo.

Ed ora mi sorprendo ad aver bisogno

Di chi mi dia una mano

Di chi mi porti lontano

Di chi mi aiuti a vivere un sogno

Ma ancora non dormo

Al mattino mi sveglio… e la notte sono pronto…


 

Da sempre e per sempre

 

Al telefono ore e ore

Tra i banchi di scuola,

nelle nostre camere ancora.

I primi amori,  le prime amicizie

Delusioni, emozioni,

 vittorie e conquiste.

Ci siamo conosciute, ci siamo cresciute

abbiamo deciso chi diventare e chi essere

Insieme abbiamo condiviso ogni malessere

Smontare per rimontare punti di vista,

posizioni, teorie e ideali

valori, insegnamenti e pensieri immorali.

Ci siamo scelte per la vita,

ci siamo trovate in una strada infinita

anime indivisibili in un incontro vero

cuore a cuore, pensiero a pensiero

E senza di te un viaggio non ha meta

sei la mia amica, la mia gemella

la razionalità se la mia è incompleta

E se l’amore di forme ne ha diverse

Tu sei ciò che resta se le altre vanno perse

Amore ieri, oggi e domani

Sono certa, se mi perdo trovo le tue mani.


Labirinto

 

Ferma…in uno stato di anestesia.

Non sento nulla..

Emozioni, sensazioni, dolore…

Attendo la vita…

Osservo i pensieri…

Cerco un movimento…

Momento per momento.

E nel silenzio assoluto

In mezzo al buio pesto

Mi perdo in questo labirinto

Di grigio dipinto

Senza trovare l’uscita

Non vedo più quella vita

..e il nulla resta

Mentre il tutto va via


 

Essenziale

 

La complicità, la passione, la confidenza

La capacità di non sapere stare senza

Di dover sfiorare i corpi per potere dormire

Di doversi solo guardare per potersi capire

Il guardare in un’unica direzione

Il gareggiare per regalarsi un’attenzione

Il non saper dormire separati

Il non voler addormentarsi litigati

Il continuo donarsi un sorriso

Il voler guardare sempre quel viso

La sicurezza, la serenità, la protezione

Che si sente in ogni pensiero e in ogni azione

Sentirsi amati…questo ”semplicemente”

…e riuscire ad amare in tutti i pensieri della mente,

con il corpo, con il cuore, con le corde vocali

nei momenti cercati ed in quelli accidentali

in ogni istante della propria vita

alla luce del giorno e in ogni notte infinita.