Sole e Luna
A te, la mia luna,
che pur se non nato da me mi hai restituita alla vita
Che così piccolo sei stato subito il mio eroe
Che non ti spaventa nulla perché nulla ti ha mai vinto
A te che sai donarti tanto più di quanto tu abbia visto donare…
A te che ti mostri per quanto ti va
diventando luna piena, mezza o solo un quarto…
Ma che comunque scegli di mostrarti
Riesci ad illuminare le notti più buie di chi ti ammira
Perché sei luna e sei malinconia
E sei luce… bianca… intensa… immensa
Perché sei tu… e sei amore…
E a te, il mio sole,
Che sei arrivata all’improvviso come un’alba senza preavviso
Che al tuo aprire gli occhi al mondo
Mi hai sussurrato con lo sguardo “sono qui per te”…
A te che avvolta dal manto della luna sei cresciuta saggia e lucente
che con ogni tuo raggio riscaldi chi lo incrocia anche per un attimo
anche per sbaglio… come per incanto…
A te che non nascondi nulla di te
e che generosamente ti doni a chi ti ammira..
A te che attendi la luna per lasciarle il posto
e che attendi che a sua volta ti lasci il suo per splendere…
Perché sei il sole e sei fuoco
E sei luce… calore… intenso… immenso
Perché sei tu… e se sei amore…
Mare
E poi c’è lui: il mare.
Lui che cela in sé i segreti dei cuori
Lui che annega paure, pensieri, emozioni
Lui che non chiede nulla
Eppure tende un’onda
Ad ogni anima che ne è in cerca
Per raccogliere ansie, preoccupazioni, tormenti
Li accoglie, li elabora, li ridimensiona
Li restituisce
Trasformando inquietudini in equilibri
Timori in speranze
Fughe in salti nel buio
Ed è proprio lui, il mare,
che se ci sei nato insieme
non potrai più farne a meno
perché tu e lui, il mare,
siete unica anima, unica onda,
unico dolce richiamo
Aspettando domani
Ti conobbi, ti vidi, ti guardai…
ti lasciai dov’eri
Perché non esisteva un oggi per noi
Cercai un posto per te
Lo cercai intorno a me, nel mio ieri, nel mio domani
Ma non c’eri… non ci sei.
Non giaci nelle mie prigioni, non ti scorgo oltre quelle sbarre,
non abiti nella mia vita
E per non tenerti legata e immobile ti lasciai andare
Perché l’amore a volte viaggia al contrario..
Lo conosci già consumato e lo allontani prima di viverlo
C’è un tempo che non è tempo…
Un luogo che non è luogo…
Ed è lì che si colloca il noi.
Quel noi senza un luogo…
Senza un tempo
Un cielo in cui mi perdo
e perdendomi abbandono la mia vita reale
Per vivere i miei spazi con te
Ed è lì che ti incontro
Ed è lì che ti vivo
Ed è lì che imparo a portarti dentro
Accettando di non vederti accanto
Sforzandomi di capire ieri
aspettandoti nel domani
Pensando a te…
Mentre crescevo dov’eri?
Mentre crescevo non c’eri…
Mi guardavo intorno,
mi guardavo dentro, ti cercavo in lei,
ti trovavo in Lui.
Mi chiedevo come si facesse…
Mi chiedevo come si dicesse…
E per non ascoltare il silenzio
Mi rifugiavo nelle mie certezze.
E ho imparato che si prosegue
Ho capito che si può e che si deve
E’ solo più dura… tanto…
E non c’è un solo momento
In cui io non ti pensi
In cui io non ti cerchi allo specchio
In cui non vorrei averti avuto accanto
E pensandoti vado avanti…
Notte
Notte…
Tu che quanto arrivi spegni tutto
Tu che quando ti presenti accendi me:
I miei desideri, i miei pensieri, i miei sogni,
Le mie paure, i miei tormenti, i miei travagli…
Li ascolti, senza giudizio li osservi
Non ti sconvolgi e non scappi…
Ma amandoli resti
Rinnovandomi, cambiandomi, crescendomi
Attraverso i miei movimenti
Che dolcemente culli.
Perché non c’è giorno uguale al precedente
E non esiste buio che non porti via la mente
Da questa terra e da questo cielo
Per volare in un posto più vero
Dove sono e non ho bisogno di sembrare
Lì posso dire, piangere, avere e urlare
Capire dove sono, dove sto andando
Di cosa sto vivendo
E concedermi di chiedermi dove voglio arrivare.
Perché la notte è buia e il buio non ci vede
Ma nel buio lei ci sente, a lei non si mente
L’anima si spoglia e diventa trasparente
Ma poi uno spiraglio di luce la riveste
Coprendone l’essenza per le successive ore
in cui riposa…nell’attesa che la notte torni a bussare.
E ti chiedo scusa…
E ti chiedo scusa…
Per le volte in cui non ricordo…
O non sento… o non colgo
Per le volte in cui non ce la faccio…
E mi fermo… mi sciolgo
Per le volte in cui non lotto…
Mi scoraggio… vado sotto.
E ti chiedo scusa…
Per i pensieri che mi allontanano
Per le sfumature che mi stancano
Per gli aspetti che non tollero
Per le parole che feriscono
Per le scelte che disperdono
Per i momenti che si perdono.
E ti chiedo scusa…
Per le scuse che non chiedo
Per quelle che non concedo
Per i silenzi che ci annientano
Per i rumori che ci assalgono.
E ti chiedo scusa…
Per ogni errore si debba contare
Per qualsiasi prezzo occorra pagare
Per tutti i pesi da portare
Perché tutto si possa salvare
E sono pronto
Mi alzavo, correvo, uscivo
Lavoravo, tornavo, ricominciavo
Non mi fermavo, ripartivo, amavo
E in un ritmo esplosivo
Mi perdevo.
Il tempo poi, lui mi trascinava
Non me ne accorgevo
Non ci credevo
Ma lui passava
Ed io lo guardavo.
Poi un giorno mi alzai
Come ogni giorno vivevo
Un po’ più spesso mi sedevo
Ma ad un tratto mi guardai
E non c’ero.
Non sapevo più correre, lavorare, ricominciare
Mi fermavo ma a ripartire non riuscivo
Ne soffrivo, mi stupivo
Ma sapevo sempre amare
E lì mi riconoscevo, lì mi ritrovavo.
Ed ora mi sorprendo ad aver bisogno
Di chi mi dia una mano
Di chi mi porti lontano
Di chi mi aiuti a vivere un sogno
Ma ancora non dormo
Al mattino mi sveglio… e la notte sono pronto…
Da sempre e per sempre
Al telefono ore e ore
Tra i banchi di scuola,
nelle nostre camere ancora.
I primi amori, le prime amicizie
Delusioni, emozioni,
vittorie e conquiste.
Ci siamo conosciute, ci siamo cresciute
abbiamo deciso chi diventare e chi essere
Insieme abbiamo condiviso ogni malessere
Smontare per rimontare punti di vista,
posizioni, teorie e ideali
valori, insegnamenti e pensieri immorali.
Ci siamo scelte per la vita,
ci siamo trovate in una strada infinita
anime indivisibili in un incontro vero
cuore a cuore, pensiero a pensiero
E senza di te un viaggio non ha meta
sei la mia amica, la mia gemella
la razionalità se la mia è incompleta
E se l’amore di forme ne ha diverse
Tu sei ciò che resta se le altre vanno perse
Amore ieri, oggi e domani
Sono certa, se mi perdo trovo le tue mani.
Labirinto
Ferma…in uno stato di anestesia.
Non sento nulla..
Emozioni, sensazioni, dolore…
Attendo la vita…
Osservo i pensieri…
Cerco un movimento…
Momento per momento.
E nel silenzio assoluto
In mezzo al buio pesto
Mi perdo in questo labirinto
Di grigio dipinto
Senza trovare l’uscita
Non vedo più quella vita
..e il nulla resta
Mentre il tutto va via
Essenziale
La complicità, la passione, la confidenza
La capacità di non sapere stare senza
Di dover sfiorare i corpi per potere dormire
Di doversi solo guardare per potersi capire
Il guardare in un’unica direzione
Il gareggiare per regalarsi un’attenzione
Il non saper dormire separati
Il non voler addormentarsi litigati
Il continuo donarsi un sorriso
Il voler guardare sempre quel viso
La sicurezza, la serenità, la protezione
Che si sente in ogni pensiero e in ogni azione
Sentirsi amati…questo ”semplicemente”
…e riuscire ad amare in tutti i pensieri della mente,
con il corpo, con il cuore, con le corde vocali
nei momenti cercati ed in quelli accidentali
in ogni istante della propria vita
alla luce del giorno e in ogni notte infinita.