Rebecca Winter - Poesie

Dal libro Le donne del pozzo

…….”Sa terra esti su beni de Deus”……
Albeggiava dietro i vigneti che a ruota abbracciavano il mas. La luce dorata estiva lasciava il passo al morbido rosso dei pampini annunciando l’arrivo dell’autunno. Al caldo di un agosto di un agosto afoso seguiva il fresco mattutino di settembre. Decine di rondinoni si riunivano sui fili dell’alta tensione e attraverso un misterioso codice genetico di madre natura si richiamavano per avventurarsi nel loro migrare verso la calda Africa…..

 

 

 

Dalla serata presentata presso il circolo letterario Cultura e Società di Torino come programma: Le quattro stagioni:

Inverno

Riposa la terra dopo tanto dolore
Il seme nascosto nel ventre di Gea
Neve che ammanta di lucor bianco
E protegge come un caldo abbraccio
Silenzioso avanza l’inverno
E osserva gli alberi spogli
Come vecchie sentinelle
Di una vita ormai vissuta.

 

 

 

Primavera

Verzura nei prati
ronzio di api affaccendate
il lavoro riprende
dopo ore oscure
Tripudio di fiori e sensi in risveglio
cascata di acque cristalline e nevi sempiterne
che si sciolgono lentamente
ti aspettavo e con te
aspettavo il lungo percorrere della nostra vita.

 

 

 

Estate

E son giochi
e son sollazzi
e son vacanze
e son valzer di grandi amori liberi
e son giorni di spensieratezza e di sensi abbandonati
e sono colori dell’anima che non dimentico.

 

 

Autunno

E’ placido lo scorrere del tempo
nubi all’orizzonte e brezza marina
cangianti son le foglie sugli alberi e l’animo trova riposo
dopo la frenesia del correr invano
autunno dolce come il miele profumato come il mosto
che ribolle in già nei tini
e profumo di lavanda e timo
che m’inebria e mi riposa i sensi.

 

 

 

Stralcio dal racconto inedito CINQUANTA PASSI ALLA META

Ballata in do minore…

…Miry tamburellava con le sue dita affusolate sul volante della macchina e contemporaneamente tramite il microfono collegato al tablet sul sedile al suo fianco dava ulteriori istruzioni ad una sua collaboratrice per un nuovo ordine…” sei incosciente mamma e la musica è da dinosauro ….Dietro di lei, sul sedile posteriore, la figlia diciannovenne ormai prossima all’università era il suo grillo parlante…”ti ricordo che come mamma ti ho dato la luce e come mamma te la spengo….non sono un dinosauro e poi oggi compio solo i miei primi 50 anni…

 

 

Giro di valzer…

…Mamma la cartella è pronta ? Mamma hai firmato il diario? Mamma?! Cosa stai facendo li seduta a guardarmi? Chiese la ragazzina infilzando una dietro l’altra come uno spiedino sul barbecue una sfilza di domande….Dana aveva incrociato le braccia e sedutasi comodamente sul bracciolo del divano la osservava come se fosse un’ape impazzita…” Mi dispiace ma oggi sono in sciopero e non sono tua mamma ma una cinquantenne in vacanza….” Le rispose tra il serio ed il faceto…

 

 

 

Jeans & jazz

La tromba di Duke Ellington risuonava amplificando il silenzio tra le bianche lenzuola di lino in cui Sara dormiva. Al suo a solo si risvegliò lentamente e con calma si rigirò nel suo bodeur cercando di capire dove si trovava…Si era addormentata tardissimo la notte prima perché in ritardo con la consegna di un articolo…suo figlio era appena uscito e lei pensava di essere sola…s’infilò l’accappatoio dopo una doccia veloce, curiosa di capire cosa stesse succedendo nella sua cucina lillipuziana e per poco non le venne un’infarto…..Allora stasera la grande serata per i tuoi cinquant’anni…

 

 

Memorie di un passato

…..La sala era decorata con molta sobrietà. Così l’avevano voluta: solo loro tre e le loro rispettive figlie….La vita era nelle loro mani . Aspettava solo loro. Il domani non c’era: Quella vita che cercava di rimetterle in riga e loro la prendevano a sberleffi. Ma la vita aveva avuto pazienza con loro e piano piano aveva presentato i suoi conti. Li avevano “saldati tutti” con diligenza ed onore. Piangendo e ridendo alla fine avevano vinto tutte e tre…Ora sedute al tavolo del ristorante al posto delle tre ragazzine ribelli c’erano tre donne adulte….tre cinquantenni….

Dalla serata tenutasi presso un circolo sul tema “ Crudeltà e violenza ai limiti dell’animo umano. Serata kermesse sui temi della violenza in chiave artistica_teatrale

 

 

 

La violenza

Cos’è che ti irrita oltre ogni modo? Il mio essere come Maria Maddalena? Non sarà il tuo schiaffo a redimermi, io resterò sempre libera al di sopra di ogni chimera. Ma ancorché mi maledirai un’altra donna cercherai e prima ancor che l’alba scorga travestita da santa con la mente da diavolo a lei ti legherai e come anima in pena sempre vagherai….