Ho attraversato i confini severi
di un tramonto disteso su profili aridi di notti insonni,
ricercando primavere mai sopite
dalle lunghe ciglia e sguardi seducenti.
Colori di gote, imporporate da un’emozione,
danzano in un vortice di braccia e mani che cercano geografie racchiuse in spazi muliebri.
Mi adagio, cerco riposo,
i sensi mi scuotono,
la mia pelle cerca il calore di un tuo contatto;
i miei occhi sono tristi,
si chiudono,
orfani dei tuoi.
Una strada
verso una meta stabilita
da un confine labile e austero
tra zone d’ombra,
dove l’ombra
ha sinuosità che si mescolano
ha una perplessa visione
della tua figura dolce, bella, definitiva.
Un grappolo di sensazioni scompone il mio sussiego,
altera la voce che da alito alla mia immaginazione,
distorce la sintassi del desiderio,
profumato da un tuo batter di ciglia
Cammino nell’aurora sospinto da un’afflato
di acerbi frutti primaverili che seducono,
la loro verginità mi danza accanto.
Avanzo: alberi possenti, audaci, con dita protese
a lambire il sole.
I loro profili fieri
assicurano il passo,
cortecce aspre
celano
l’atavico desiderio di rincorrere il vento,
posando su ali maripose
il loro sentimento.
Rallento e con me anche l’incedere del tempo,
per vivere il profumo di questo momento.
Inebriato dal tuo elegante erotismo,
navigo nel nirvana delle mie pulsioni.
Vorrei smarrirmi nel tuo fiore, seducente e caldo,
ritrovando in sogno
la carezza del tuo seno.
Le mie dita cercano i tuoi capelli
per scivolare sulle tue spalle,
accogliendo ogni goccia che sfiori la tua pelle.
Il tuo profumo si fa intenso,
i tuoi occhi si dilatano nei miei,
il tuo respiro, madrigale di passione,
mi pervade
e scopro l’estasi
in un atto d’amore.
L’alchimia del sentimento, la brezza dell’amore,
il susseguirsi di giochi verbali e carnali,
l’afflato di un verbo: tutto questo
reso possibile dall’aurora
di un tuo sorriso.
Il tuo sguardo si inerpica nei miei occhi
per lasciarmi il profumo dell’eccitazione
sedotta e ammaliata dalle tue labbra.
Le tue braccia non stringono più
il mio corpo, ma abbracciano
il mio cuore.
Ogni volta che si affaccia la sera
con il suo fascino oscuro,
la sue eleganza
che sa di mistero e si mescola
al mio torpore corporeo,
la tua liliale presenza germoglia
nella fantasia delle mie braccia,
aprendo un sorriso nei miei occhi
che si rifugiano
nel sogno…
Il sole, la libertà, un fiore:
tre conceti che ti abbracciano.
Il sole, ciò che vedo nei tuoi occhi.
la libertà condivide
il tuo stesso profumo.
Il fiore cerca di contenderti
bellezza ed eleganza.
Vorrei in questo momento
sentirli tutti e tre
su di me.
Poesie di un cielo
che affascina lo sguardo,
profumi di robinia e di sambuco che
timidamente rivelano
la loro audace bellezza
in un fiore infante.
Raggiungimi,
voglio cogliere
la tua poesia,
incorniciare la nistra passione
in un bacio.
Accetto l’invito di un autunno
strappato all’estate.
Mi adagio su colori densi
di nostalgia,
l’abbraccio dei suoi profumi
riporta ad un amplesso primaverile
dove il gioco dei corpi si abbandoni ai graffi
della scoperta incerta
per esaltare sensualità mature
che dipingono
caleidoscopiche sensazioni.
Sull’albero
grappoli di foglie
si arrendono a volontà
dettate dal vento,
un canto ancestrale
le chiama a complicità.
Lievi suoni percorrono la linfa,
nella corteccia armonie
rapiscono il lento ricordo
di oniriche visioni.
Rami abbracciano orizzonti
dipinti con lunghe dita
in un disegno che racchiude
il profumo della libertà.