Preghiera
Che bello, Signore !
Fa che non passi,
che non scompaia in fretta
questo giorno al tramonto,
questo verde cuscino,
questa pioggia intrigante
di rami vellutati,
questo fresco fogliame
proteso su me
in carezza di luce,
in fierezza e meraviglia
e quest’ultimo abbaglio
della mia nuova Estate.
Le mie spalle
Ormai sto in attesa.
Qualcuno arriverà.
E salverò me stessa
E quelli che ho molto amato.
Nessun altro salverò.
Non mi salveranno
l’abbraccio dei miei alberi
né i riccioli neri di ferro battuto
sul portone del mio giardino.
Qualcuno arriverà.
Potrò gettare a terra
il mio zaino di dolore
e riconoscere, alla fine,
le mie spalle.
Aprile
A caviglie incrociate,
alla finestra amata,
sto avvoltolata in me
sul tavolino antico
abbracciandomi tutta
all’Orso Bruno dei miei sogni
sotto i ripari eterni
della magnolia
e del mio vecchio cedro,
frondosi e cari paterni tetti
a questa pioggia
muschiosissima e fragile
d’erba nuova odorosa
e di nascoste primavere.
Dalla parte della corte
Dalla parte della corte
soffia il vento, tuona forte,
goccia e scroscia la grondaia;
ma t’inebbria il gelsomino
col suo incenso mattutino
quando il sole, foglia a foglia,
fa brillare la magnolia
e il ciliegio e il melograno
sembran tendersi la mano.
Dalla parte della corte
c’è un palazzo a nove porte.
Nove giorni, nove anni:
non traspaiono gli inganni
mentre ardita le traversi
e i tuoi sogni van dispersi.
Vorrei morire
Vorrei morire
come fa il tramonto
a fine luglio
dentro la chioma
verde oro
di un ippocastano.
Non ho tempo
Non ho tempo per scrivere.
Credi ch’io possa alzarmi e dire:
ora scrivo?
Qui c’è sempre una guerra,
un agguato,
un temporale,
un arcobaleno alla finestra.
Nessuna Estate
Nessuna Estate,
prima,
somigliò
ad un pesante Inverno
che non sa
morire bene.
Come sono belli
Come sono belli
i cedri verdineri
nel cielo bianco di zinco
pieno di neve
che non c’è.
Chi mi porterà via
Chi mi porterà via
scavalcando
balconi e cancelli,
guizzando a filo
sull’acqua piovana
che stagna e ribolle
nell’orto, sul prato
e dentro le aiuole
del nostro giardino?
Che cosa c’è
Che cosa c’è
alla fine della strada
di foglie gialle
e rosso fuoco,
tappeto alle radici stanche
di questi lisci e pigri
e magri pioppi d’Inverno?