Al mio più grande amico
Zampette storte e malferme
sostengono il tuo corpicino che si offre alle mie carezze
mentre ti rinchiudo tra le mani
come un tesoro prezioso che non riesco a lasciare andare.
I tuoi occhi spenti leggono la mia anima per donarle tenerezza che la fa brillare
ogni volta che mi soffermo a guardarti
e non c’è bellezza che possa eguagliarti.
Senza parole che possano confonderci
condividiamo il silenzio che contiene tutto e non definisce nulla
non vicini non lontani
non io non tu
ed io sono i tuoi occhi
a volte le tue gambe
ma tu vedi anche per me e mi porti lontano
quando non so dove andare
e prendi il comando.
La crudeltà degli uomini non ti ha risparmiato
e proprio questo ci ha reso fratelli
tu offeso nel corpo e io nel cuore
mano nella zampa
da soli a vagare
sotto un manto di azzurro abbracciati dal sole
che non fa domande e continua a scaldare.
Autunno
Tu che sei nato in estate
quando la terra è gravida e l’aria è satura di fragranze e sapori
di colori vivi e luce accecante
forse non ami l’autunno.
Gli uccelli migrano lontano lasciando la terra desolata
perché possa ricordare nel sopraggiunto silenzio
l’ eco delle loro grida nel cielo.
La luce del sole si fa più timida nel comparire
le nuvole nella notte trasformano la luna piena in un riflesso opaco
ombre oscure hanno preso il posto delle cose
hanno contorni indefiniti e tremanti.
L’anima del mondo si è incarnata altrove e tu ne erediti le spoglie.
Eppure
se riuscirai a soffermarti per un istante tra i rami nudi ad ascoltare il vento che spazza via le foglie morte
e a lasciarti accarezzare dalla pioggia sottile che rigenera i solchi svuotati
ti accorgerai di un respiro sommesso
del battito lieve di un cuore che sta riposando.
Se saprai attendere paziente il risveglio
allora
avrai per te solo una terra vergine da fecondare
e fiori e frutti riempiranno le tue mani
e nei tuoi occhi brillerà la luce di un giorno senza tramonto.
Udirai nuovi sussurri e nuove grida che avranno il tuo nome
stormi di uccelli si libereranno nel cielo per te soltanto imbastendo danze d’amore
sulle note di una musica scritta per te dalle acque dei ruscelli
ed il vento ti porterà in un viaggio senza fine accarezzando il tuo sorriso perché non svanisca
ed il sole penetrerà le tue membra per infondervi calore e forza
sarai stordito da profumi inebrianti che rapiranno i tuoi sensi fino a confonderli.
Allora
e solo allora
mi incontrerai di nuovo e guardandomi
non mi riconoscerai.
Divenire
Parole inseguono i tuoi pensieri
capriole invisibili
senza meta o fine
disegnano in aria forme meravigliose
che ti corteggiano per prendere vita
sabbia scorre leggera tra le tue dita
scultura eterna di quel divenire che ti porta via
per darti la vita che tu hai sognato
vissuto e scolpito
lì dove io non posso raggiungerti.
IL Demone
Negato
innominato
giudicato
rinchiuso
incatenato
imbavagliato
affamato
curato
drogato
addestrato
angelo nero senza peccato
potente
come le rapide di un fiume
come il mare in tempesta
come il tuono e il vulcano
sorgi glorioso dalle tenebre dell’ oblio
spezza le catene della preghiera e della paura
divora la noia della saggezza
della giustizia
della vecchiaia
di regole e confini
di questa pazzia legale e ordinata
che si ostina a negare la tua esistenza
spiega le ali
scuoti gli assopiti
distruggi e divora
questa realtà che non è realtà
questa verità che non è verità
questa bugia che non è la tua
senza riposo
né pace né morte
sorgi libero
e urla tutta la nostra potenza.
Il temporale
Ho visto i tuoi occhi brillare
Il tuo naso perfetto
Il tuo volto disteso
ti ho sentito vicino presente
ti ho raggiunto e ti ho stretto al mio cuore
senza bisogno di braccia per stringerti
e ti ho lasciato andare senza perderti
e sei ancora qui
sotto la pioggia di questo temporale
che nutre la vita nel suo eterno manifestarsi
goccioline uguali alle goccioline che piangi quando mi ami.
La Signora
Una nebbia sottile ti avvolge discreta
gentile come una carezza
tu non l’avverti neanche
ti senti al sicuro protetto dalla tua arroganza.
Gonfio della gloria che ti sei attribuito
riempi il ventre ingordo
e soddisfi la tua carne putrida con una puttana.
Finalmente la fame si placa
e l’ultimo sorso di vino che puoi sopportare è ingoiato.
La nebbia ora fitta ti circonda di tenebre e silenzio
il battito del cuore ti è insopportabile
il respiro inciampa qua e là
incerto e affannoso nel suo procedere stanco
i pensieri annegano
i sensi si confondono e disperano provando piacere
la gloria la carne e l’euforia non ti sostengono oltre
si dissolvono e ti abbandonano a contemplare il tuo Essere.
Non vuoi guardare
non puoi
hai paura di sostenere il tuo stesso sguardo
che riflette vuoto e oscurità.
E allora Lei lentamente avanza
emerge dalla nebbia
fiera potente e maestosa
splendente della sua eterna gloria
e sorridendo
si china su di te
ti avvolge
e risucchia dalla tua bocca l’ultimo alito di vita.
La Tigre
Denti affilati celati dietro sorrisi quieti
artigli fatali accarezzano leggeri
occhi socchiusi non riposano mai
nel silenzio un ruggito soffocato e sommesso
passo lento e indolente precede il balzo
manto che per bellezza paralizza ed incanta
la preda felice di essere divorata
Prateria
Ho cavalcato con te nella prateria bianca
il vento della tua voce tra i capelli
le nuvole del tuo respiro sul sole nero dei tuoi occhi a riscaldare la pelle
le tue braccia rami per sostenere la danza del mio ventre
sulle tue montagne e le tue valli
a risvegliare il fiume del tuo sangue
che scuote la terra e libera la vita
che è la tua
che è la mia
senza più distinzione
nell’attimo eterno in cui ti perdi
e ritorni da me.
Primavera
Ogni anno torna la primavera
con il suo profumo d’attesa
Il vento tiepido come una carezza
ogni anno la nostalgia struggente illumina le stelle di una luce nuova come una promessa
ogni anno vorrei poter mai dormire per ascoltare l’incanto della notte cantata dai grilli
ogni anno saluto la bella stagione come se fosse la prima e l’ultima della mia vita.
Ora che ci sei tu
astro nascente fra le stelle antiche
non temo più che la bella stagione possa finire.
Stelle
Di giorno le stelle sono invisibili agli occhi umani
eppure continuano a brillare
così il tuo sorriso emana la luce che illumina il mio universo
anche quando non ci sei
poi arriva improvvisa la notte
e allora accendi tu tutte le stelle.