Roberta Mezzabarba - Poesie

SE MAI POTESSI O DOVESSI

 

Se mai dovessi

o potessi

è lì che tornerei

fra le pieghe di quei pomeriggi

mai troppo lunghi,

ginocchia sbucciate,

vento nei capelli,

e nessuna colpa

da espiare sulle spalle.

 

Se mai potessi

o dovessi

cercherei le tue mani

sapienti e musicali

che tutto chetavano,

che magia portavano

con le loro carezze,

ad occhi chiusi

e cuore  cheto.


SONO PAROLE DI SABBIA, LE MIE

Solo sabbia nelle mani,

parole a granelli,

silenzi assordanti

e la tua ombra nel cuore,

possente e buia.

 

Non più sole per me

né risate bambine,

ma solo una attesa

che sembra

non terminare mai,

infinito eco.

 

Di mio

resta solo un lampo

silenzioso

che punge lo specchio,

all’alba,

quando cerco di esistere ancora.



BOCCA ASCIUTTA

 

Segreti mai pronunciati

parole mute

nascoste

dietro candidi atteggiamenti.

 

Ore infinite

a riconcorrersi

per bere

sfuggenti attimi

di superficiale contatto,

mentre propositi indicibili

riempiono la testa.

 

Pensieri proibiti.

Bocca asciutta.



PER RESPIRARE

 

Tesa e contesa

fra un oggi ed un domani

mi rivesto d’aria

e nell’inarrestabilità del tempo

attendo.

 

Per respirare.


 

PER AMORE DEL DOLORE

 

Iniziai per dolore,

per amore,

per amore del dolore,

per dolore nell’amore.

 

Ormai non lo so più.

 

Cantai l’amore

e non me ne accorsi

che dopo troppi passi,

quando il dolore

si adagiò sul palmo teso del cuore,

felice ed afflitto.

 

Ed amai.

 

Amai senza paura

senza riserve,

certa

che nel buio del dolore

avrei ritrovato l’amore.



HO NEL CUORE

Ho nel cuore una cassetta di grosse lacrime

da vendere al migliore offerente.

 

Chi le compererà?

Le vuoi tu?

Il prezzo è basso,

dammi solo la pena che ne è valsa.

 

Se vorrai aggiungerò

anche quattro stelle cieche

e rami di incredibile bellezza, ormai spogli.

Con la carta dei ricordi,

potrai farne regali

quando arriverà Natale.

 

Io me ne starò in disparte,

finché ci sarà mercato:

non vorrei dover piangere ancora

mentre vedo svendere il nostro tempo

che ho difeso con le mani

e che ora perdo

quasi fosse l’ultima cosa che mi rimane.



DONNA

 

Donna, in un silenzio che sa di eternità.

Durante la prossima luna crescerai una nuova vita;

a luglio prenderai il colore della spiga,

ma vestirai semplicemente e camminerai con fatica.

La canna del fucile proteggerà il tuo nido

mentre il vino sarà poggiato sulla tovaglia tesa…

Se la mano del tuo uomo ti sfiorerà

la tua voce, come per vergogna, salirà

alla tua bocca come vino rosso in un bicchiere.

Il cielo dei tuoi occhi sarà un cielo di nuvole,

il tuo corpo, tutto intero, sarà una fonte

da cui sgorghi acqua limpida,

i tuoi sogni come la rugiada,

e le tue risa come l’onda che risale il fiume.



LA VERITA’

Quel vecchio,

con un labbro orridamente arricciato

grida la sua strana verità.

 

“La verità è una coperta corta,

una coperta corta e stretta,

che l’uomo tira da una parte e dall’altra.

Ogni giorno diventa più piccola,

e la coperta che un tempo

ci lasciava scoperta solo la punta delle dita,

ora basta appena a coprire le nostre vergogne.”

Quel vecchio,

con un labbro orridamente arricciato

grida la sua strana verità.

 

La sua coperta è divenuta

da tempo troppo piccola.

Troppe meschinità ha dovuto vedere,

troppe guerre ha dovuto conoscere.

 

Eppure sarebbero bastate solo

poche parole buone

ed un sorriso

per donare un po’ di pace.