IO
Se sei curioso di sapere chi sono
ti avverto non ti conviene perché non sono buono,
ne tantomeno bello,
sono solo un’anima con un minimo di cervello.
Comunque adesso un minimo mi descrivo,
perché non sono un robot ed anche io vivo:
ho i capelli corti e la barba un po’ incolta,
un cuore che parla e una mente che ascolta.
La mano con cui scrivo è quella destra ed ha pure una gemella a sinistra,
ho l’olfatto fine e una buona vista.
Ho gli occhi grandi di color nocciola,
vivo con i piedi per terra ma la mia mente spesso vola.
Le mie gambe sono secche
che viste da lontano sembrano due stecche,
anche io ho i miei segni particolari,
un tatuaggio sul braccio e sul cuore tagli vari.
Sono sempre in movimento
e per starmi dietro non devi avere il passo lento,
le mia giornata media sembra infinita
spremo come un limone ogni attimo di vita,
riducendo al minimo le ore per dormire,
perché la notte mi assalgono pensieri che non vogliono sparire,
credo molto nei principali valori
e penso sia possibile vivere tipo una capanna e due cuori,
nonostante ci abbia già rimesso una capanna e non solo,
e di due cuori mi è rimasto il mio solo.
Sono un sognatore per natura,
ma affronto con razionale follia questa realtà, anche se è dura,
credo nell’amore, in quello vero e sincero,
sono un romanticone, o forse lo ero…
Questo sono io, colui che si cela dietro ogni testo,
sono solo un uomo normale del resto…
SEI..
Sei entrata nella mia vita con educazione, chiedendomi permesso,
sei uscita senza salutare e buttando tutto nel cesso,
sei entrata in punta piedi, che quasi non me ne ero accorto,
sei uscita lasciandomi su quella sedia, quasi come un uomo morto,
sei entrata in silenzio, senza far rumore,
sei uscita con il fracasso assordante di una spaccatura nel mio cuore,
sei entrata e sei uscita
sì, dalla mia vita
come fosse niente,
come fosse un gioco divertente,
dove vince chi va via
e perde chi rimane chino come me, su questa scrivania
a scrivere parole che non sentirai,
non sentirai, non sentirai mai,
io sono il primo che ha sbagliato
perché ho visto nei tuoi occhi l’amore senza capire che dall’amor ero bendato,
che l’amore stesso in fondo mi ha accecato,
senza farmi vedere bene a chi il mio cuor avevo dato,
o forse perché per me eri la perfezione,
in un momento in cui la mia vita era sul ciglio di un burrone,
sei entrata nella mia vita con l’aria della salvatrice,
sei uscita lasciandomi sul cuore una profonda cicatrice,
ma nonostante questo, nonostante tutto il dolore,
vorrei conservar di te, solo l’immagine migliore…
Ogni sera..
Ogni sera diventa maledetta,
in camera d’albergo dopo un’altra giornata vissuta di fretta,
perché il tempo non aspetta,
scorre senza sosta
ed il tempo perso costa.
In questa era dove a tutto diamo un valore,
a tutto, tranne che all’amore,
si cerca solo il bene materiale,
perdiamo i sentimenti in questo mondo virtuale,
sempre più schiavi di questa tecnologia,
che per ogni sorriso che regala 1000 abbracci spazza via,
non si sente più il calore di una stretta di mano vera,
e l’apparente libertà della rete sta diventando una galera.
Non ci sono più i sogni nei cassetti
sempre piu spesso persi in giro in troppi letti,
gli scheletri ormai son diventati digitali,
li puoi trovare dentro, ogni pc o cellulari.
Veri contenitori di molte vite parallele
nel gioco dell’apparire diventato sempre più crudele,
create un po’ per gioco o per colmare una mancanza,
si sentono più liberi con uno schermo chiusi in una stanza.
Stiamo rischiando l’estinzione reale
del bello della comunicazione verbale,
scriviamo 1000 chat, 100 tweet, tutti capaci a pubblicare,
ma occhi negli occhi non sappiamo più parlare,
Non lo so, se ci sarà mai un pc in grado di pensare,
ma so, che l’uomo lo sta smettendo di fare
impegnato sempre più a calcolare,
un pericoloso scambio di ruoli che ci dovrebbe preoccupare,
sono sincero, questa società un po’ mi spaventa,
ogni maleddetta sera, che scorre sempre più lenta.
Sogno o bisogno..
Amati, amami, amiamoci,
sotto le lenzuola stringiamoci,
in un lungo abbraccio,
con le tue gambe annodate sui miei fianchi, tipo laccio.
Io ti bacio tu mi biaci
ti guardo negli occhi e ti dico che mi piaci,
non solo per il corpo che è un contenitore,
mi ha colpito ciò che hai dentro, il cuore.
Quell’anima che si vede nel tuo sguardo,
mi fa rimanere incantato quando ti guardo,
nei tuoi occhi ho intravisto un mondo
in cui siamo legati nel profondo.
Tu mi sfiori io ti sfioro
ed ogni giorno come il primo m’innamoro,
di quel tuo splendido sorriso,
che come faro nella notte illumina il tuo viso.
Avvicina ancora le tue labbra alla mia pelle
e come Mazinga, volo, tra le stelle,
e intanto che avvicino le mie al tuo seno,
ubriaco di emozioni l’ossigeno al cervello viene meno,
non capisco più chi sono e dove sono
ma il sapore della tua pelle è fottutamente buono.
Scendo piano dalle tue colline per andare verso valle,
mi soffermo un attimo a sentire il tuo cuore che batte forte e non racconta balle.
Chiudiamo gli occhi e ci lasciamo andare a baci in ogni posto,
adesso i nostri corpi sono una cosa sola, ma in senso opposto.
Ci ricomponiamo, respiriamo
tu che mi dici dai dormiamo,
vieni qui, appoggia la testa sul mio petto
e sentirai che ti amo davvero anche se non te l’ho detto…
Adesso sono sveglio è stato solo un sogno,
forse un desiderio..forse ciò di cui avrei bisogno…
RICORDI..
E mi ricordo di quando ero bambino,
Il mio social era la panchina di un giardino,
non c’erano i like, i tweet ne aggiornamenti di stato
Si parlava ore ed ore fino a perdere il fiato,
non c’erano i mille squilli dei cellulari,
ma al massimo le grida dei vicini dopo certi orari,
non facevamo selfie o mille foto al secondo,
ma ci guardavamo negli occhi immaginando un mondo,
con auto volanti e viaggi interspaziali
Ken Shiro per noi, era il re delle arti marziali,
un cinquino di benza dentro al motorino,
partivamo in 50 senza destinazione ma solo per fare casino,
ci ritrovavamo senza mai appuntamento,
poco importa se c’era pioggia neve o vento.
Non stavamo in casa neanche legati,
adesso tutti davanti a degli schermi come ipnotizzati…
BABELE..
Nervi a fior di pelle
Non vedo più le stelle,
Cielo nero, aria di tempesta,
torre di babele, dentro nella testa,
il cellulare,
che continua a suonare,
Il traffico, le mille email da visualizzare,
mi manca l’aria non riesco a respirare,
voglia di fuggire da questa galera,
vita virtuale che ingabbia quella vera,
vorrei scappare,
tuffarmi tra le onde e lasciarmi trasportare,
magari verso un’isola deserta
vivere 365 giorni, all’aria aperta,
con la pioggia che mi bagna o il sole che mi abbronza,
svuotarmi del tutto la testa, come sotto effetto di un’infinita sbronza,
mettere pace tra cuore e cervello,
sì lo so, è pura fantasia, ma sarebbe bello,
invece siamo imprigionati da un preciso schema,
come dei robot pilotati da un sistema,
imprigionati in una libertà apparente,
miliardi di modi per comunicare, ma se urli o piangi nessuno ti sente,
ognuno dentro la propria bolla di sapone,
ci definiamo liberi dentro la nostra stessa prigione,
tutti ultrasocial a condividere di tutto,
ma se hai bisogno di 2 parole resti solo di brutto.
Nervi a fior di pelle,
Non vedo piu le stelle,
cielo nero, aria di tempesta,
riempio ancora il bicchiere per svuotare la testa.
Coraggio
Bisognerebbe ritrovare il coraggio
di rimettersi ogni volta in viaggio,
senza navigatore,
tornare al primordiale, seguire l’istinto ed ascoltare il cuore,
senza paura, senza timore di sbagliare,
saranno le emozioni a dirci dove andare,
le scelte fatte con il cuore,
se pur risulteranno infelici, non saranno mai un errore,
smettiamola di ragionare, calcolare
e di trattare i sentimenti con la presunzione di poterli controllare,
non si può fare un conto d’interessi prima di vivere un’emozione,
non si può trattare un amore come se fosse un’equazione,
su un sentimento vero non ci si può prima ragionare,
il tasso di rischio non lo devi considerare,
il cuore da sempre il meglio quando lo si lascia andare per la sua strada,
spogliamoci dalle paure e vada e come vada.
Bisognerebbe tornare a sfiorare volti con le mani,
invece di schermi di cellulari così freddi e inumani,
tornare a dedicare il “tempo” alla persona amata,
invece di un sms o un “mi piace” su una frase postata,
vivere i sentimenti senza pensare prima ai rischi,
cosa ce ne frega se saranno applausi o fischi,
tanto in ogni caso dentro ci rimarrà qualcosa,
che siano solo le spine o una splendida rosa,
il risultato non potrai mai saperlo in partenza,
torniamo a vivere l’amore libero e senza,
limiti e ragionamenti,
che niente hanno a che fare con i veri sentimenti.
Bisognerebbe tornare a viaggiare
senza navigatore….ma solo con il cuore…
Forza
Molti dicono che sono forte
solamente perché ormai, rido in faccia alla sorte,
spesso bastarda,
rido per questo destino che troppe volte si azzarda,
a presentarmi un nuovo conto da pagare,
quando penso di essere in discesa mi pone davanti l’Everest da scalare,
e a mani nude quante volte mi sono arrampicato,
non sarò Mac Gyver ma nella vita mi sono sempre arrangiato,
fin da quando ero bambino
avevo capito che sarebbe stato un continuo casino,
che questa vita è una guerra
senza tregua, senza respiro, se ti fermi ti ritrovi con il culo per terra.
Quante volte mi son ritrovato inginocchiato,
non per pregare, ma solo perchè i colpi della vita mi han piegato,
a piedi nudi su vetri taglienti
mi son rialzato puntando sui valori in cui credo e stringendo i denti,
quanti tagli sul cuore, quante ferite mi son dovuto curare,
ma lascio le cicatrici ben in vista per non dimenticare,
perché in fondo solo a chi ho dato tempo e cuore
mi ha potuto ferire, ma non porto rancore,
e resteranno nella mia testa e nel mio petto,
il mio voler bene è sempre stato puro anche se per quest’era sembra un difetto,
pago a caro prezzo il restare me stesso
mi ritrovo avvolto nei pensieri, proprio come adesso,
non sono mai stato forte,
ho solo imparato a giocare con la sorte…
Vorrei…
Vorrei sentire le tue unghie che mi graffiano la schiena,
e stringerti con la forza di un fiume in piena,
ascoltare nel silenzio ogni tuo gemito, sospiro,
mentre mi baci sul collo e mi togli quasi il respiro,
e poi, sentirti ansimare,
e nuda su di me, ti lasci andare,
liberi, da freni e inibizioni
il tuo muoverti lento su di me ci regala emozioni,
stringi, più forte le tue cosce sui miei fianchi,
non ci fermeremo fino a quando i nostri corpi non saranno stanchi,
sudati, bagnati, intrecciati sotto le lenzuola,
i nostri corpi saranno una cosa sola,
muoviti così, sì, al ritmo del cuore,
vorrei restare dentro te ancora per ore,
le mie mani che ti accarezzano ogni centimetro di pelle,
le tue labbra sulle mie, e io sono già fra le stelle…
Casinò
La mia vita sarà anche un casino,
ma con un accento la trasformo in un casinò,
vuoi giocare? Siediti Al tavolo e fai la tua puntata,
tranquilla, qui nessuna partita è truccata,
nella manica non nascondo assi
gioco lealmente come prassi,
qui non si fanno segni per bleffare
quindi è meglio che ti alzi se la tua arte è quella di barare.
Premetto che non sono un gran giocatore,
ma ti assicuro che ci metto come sempre il cuore,
non so fingere, non so mascherare, non conosco l’arte
di nasconder le mie carte,
avanti, ti sei voluta sedere quindi inizia a giocare,
lancia i dadi e poi lasciati andare
il risultato è sempre imprevedibile
saper come finirà è praticamente impossibile.
In questo casinò non si fanno giochi d’illusione,
qui ci vuole cuore, testa e tanta passione
lascio a te, sceglier il primo gioco
ma ricorda, che al contrario di come dice il detto, a me non piace quando dura poco,
non lascio, mai a metà una partita
se mi piace il gioco resisto e lotto finché l’ultima fiches non sarà sparita,
già, una volta che inizio mi gioco sempre tutto
e ogni volta che perdo mi ritrovo con un lutto,
nel cuore,
ma adesso, è arrivato il mio turno, punto tutto sull’amore.