Sara Dell’accio
Poesie
Piacere
Riempimi,
Stravolgimi
Cambiami nome e volto
Rendimi tuo schiavo.
Fammi assaporare la libertà
Lasciami sfiorare l’essenza della vita
Strappami l’anima dal corpo e falla bruciare.
Fammi sentire vivo e uccidimi
Torturami se necessario.
Lascia che io sia la tua tela
Fai strabordare la mia anima di colore ed emozione
Fino a lasciarmi nudo in lacrime
Spoglio di qualunque dignità.
Scorrimi nelle vene
Sii veleno ed antidoto
Fammi vivere di eccessi
Rendi quest’estasi immortale.
Riportami indietro
Come gocce di pioggia
Ricadiamo nelle maree della nostalgia,
Dominate dalla Luna della memoria,
E costruiamo castelli di ricordi.
Restiamo ancorati nel passato
Senza trovare il coraggio di superare la felicità.
Come antiche statue
Passeggiamo in strade già percorse
Visitiamo luoghi già conosciuti.
La memoria ti culla dolcemente
Sussurrandoti all’orecchio parole silenziose,
La nostalgia ti prende per mano
Ti accompagna negli stessi amati viaggi
Legandoli per sempre all’eterna malinconia.
La morte della musica
Le dita si muovono veloci sui tasti
Suonano lo spartito della vita
La più soave delle sinfonie.
Un dito inciampa su una nota.
Uno dopo l’altro ogni suono crolla,
Svanisce soffocato dal dolore.
Le dita si fermano,
La sinfonia si interrompe,
Lo spartito si strappa:
Il pianista va via, ormai ha smesso di suonare.