Sebastiano Seminara

Poesie


La luna nasce per amore o per inerzia

Quando Odisseo attraverserà i sentieri della sua vita
futura, gli sembrerà di averli già vissuti
Odisseo spera solamente che gli erebi oscuri lo
travolgano, senza pietà
Oggi il giorno è più misterioso di quello di ieri
E sarà meno misterioso di quello di domani
Egli ha attraversato l’oceano ed è arrivato sino a Brooklyn
Ha visto la luna, dalle belle e indescrivibili cosce,
Che si specchia sul fiume
Adesso, lui ti dirà addio perché la carne degli astri abbia il
suo destino
L’uomo che volesse indagare sul loro labirinto perderebbe
la ragione
La luna nasce per amore o per inerzia

 


 

La luna, il labirinto

L’uomo non è mai stato felice, non lo sarà mai
La felicità è una metafora, uno specchio
Il nascere e il morire sono l’assurdità della vita
La luna che vide il primo Adamo è un’illusione
Quella che vide Odisseo non è più la stessa di quella di
oggi
La luna è donna, acqua, fertilità, morte, malìa ed eterno
ritorno
Le immagini prima che il tempo le spenga,
Così come un’eclisse spegne la luce del sole, sono
immagini evanescenti
Per una donna osservare la luna non è solo
contemplazione
È un’onirica ascesa alla natura
La luna è un sogno. Il suo metallo è l’argento
La luna è un’idea. È una condotta piena d’inganni
La luna è per l’uomo il suo labirinto prismatico

 


 

Il sogno di Cleopatra

Cleopatra ascoltò il chiasso della piaga inflitta sul suo
seno
Restò immobile. Sognò a lungo il labirinto del deserto,
Cleopatra condivise l’amore con Cesare
La patria la alienò al romano e la riscattò con i suoi baci
Quando, i pugnali percorsero la carne di Cesare
Quando, i carnefici mutarono la sua veste in rosso
scarlatto
Fu per Cesare come sentire i bianchi canini di Cerbero
quando addenta la preda
Fu allora che Cesare sentì il tangibile umore della morte
Diranno che il Nilo fu solo di Cleopatra
E il loro amore fu soltanto un sogno