Silvana Fedi - Poesie in mostra

Il Giardino Segreto

 

Oggi dopo anni mi sono ritrovata ad aprire quel cancello,
ho ascoltato il cigolio delle cerniere,
ho spostato un ramo fiorito e profumato di gelsomino,
che si era avvolto con attenzione e tenacia
ai riccioli di ferro battuto.
Con gesti e passi lenti ma decisi,
ho oltrepassato il piccolo spazio di terra
che esiste tra la mia esistenza
e quello impercettibile e luminoso del mio Giardino Segreto.
Lì ho ritrovato me da piccola,
con i compagni di scuola, con le maestre
che ci hanno voluto bene e che con le loro parole
a volte severe ma sempre piene di amore,
mi raccontavano di mille storie.
Sono apparsi tutti, per incanto!
Ho ritrovato le gioie, i piccoli dolori,
ma anche l’allegria del gioco, le voci dei miei amici,
la curiosità e la meraviglia di fronte alle conoscenze imparate.
Mi sono accorta che tutto era presente, reale e che ero felice.

Ti auguro di ritrovare sempre il tuo Giardino Segreto!
Con tanto affetto, la tua maestra.

 


 

La luce del Natale

 

La luce del Natale
risplende nei pensieri,
poi si dilegua lontano
nei meandri del dolore
di un tempo passato
e di un tempo presente.
L’orribilenefastainutile guerra incombe:
una piccola mano ferita,
una piccola bocca chiusa ed affamata,
un bocciolo di rosa spezzato,
una bomba che esplode
e che strazia la magia del Natale.
Poi.. il piccolo Presepe è lì a ricordare
che nonostante tutto,
c’è vita,
c’è dolcezza e gioia
dove la famiglia avvolge,
protegge e dona amore.
Fa pensare ad una vita
piena di doni, di speranza e di allegria
e allora l’animo infuriato,
si tranquillizza e si addormenta
con la piccola Luce del Natale.

 


 

L’amicizia vera

 

L’amicizia non ha scadenza,
non ha un obiettivo di sussistenza.

Ha il pieno rispetto della tua autonomia,
non ha l’esclusiva
e non ha gelosia.

Un amico ti fa un favore
e in cambio ti chiede affetto e rispetto.

L’amicizia non ha smania di convivenza
ma condivide valori di
conoscenza e di pazienza.

Ti svela segreti
di complicità condivisa.

L’amicizia vera è sincera
e ti rimane nel cuore
come un grande amore.

 


 

Mi prende

 

Mi prende la voglia di acchiappare le parole,
di trascinarle su queste righe,
su questi spazi bianchi, vuoti.
Mi prende la voglia di riprodurre la voglia di vivere,
di raccontare la realtà dei miei attimi di vita,
di questo giorno che ha un tempo riconosciuto,
segnato sul calendario,
ma pur sempre perduto tra i labirinti della realtà,
dell’assoluto essere e del non essere.
Pongo la mia mente da tramite e collego,
scarto, rifletto e decido.
Vado a pescare nei meandri dei pensieri,
cerco tra i miei desideri, tra le gioie e i dolori.
Il mio esistere slegato per questi pochi momenti,
dalla pesantezza del presente, si spande ad alta velocità.
Ho il desiderio irrefrenabile di trasmettere questo affetto,
questo amore per la vita in cui sono immersa.
Accetto e non rifletto, non giudico
ma vivo questa piacevole situazione di abbandono.
Avverto appena lo scorrere della vita,
fermo e mi illudo di bloccare nel tempo,
su questa pagina, il mio amore per te,
per gli animali, per la natura, per le persone.
Mi illudo di contribuire a realizzare un mondo migliore.

 


 

“Ti amo”

 

Un “ti amo” sfiorato alle mie orecchie
dalla tua voce al telefono,
è un filo sottile che fa esplodere
quelle lacrime di gioia dai miei occhi,
che riempie di piccole luci
e dolce calore la mia mente.
Sento pulsare alle tempie il ricordo
del battito del tuo cuore.

La nostra è una storia d’amore,
che è iniziata come una pioggerellina primaverile,
che dava sollievo al nostro viso
un po’ arrossato, bisognoso di affetto.
Ed ora pian piano si è trasformata
in un meraviglioso spazio da esplorare,
con un “ti amo” sfiorato sulle labbra.