Silvio Castaldo - Poesie

CIELO INFINITO

Cotone soffiato dagli Angeli,
volteggia nell’immenso azzurro.

Da una piccola finestra,
scorgo forme candide sfumate di bianco,
baciate dal sole d’aprile.

A così tanta incantevole bellezza
l’animo in un balzo arretra
tornando bambino.

Già mi par di veder nel cielo immenso,
vecchi sogni svaniti,
che cercandomi s’aggrovigliano nell’aria.

«Guarda, siam qui! non tutto è perduto,
fermati, sogna, vivi ora!».

Leggero, d’incanto, elevo l’anima verso l’immenso,
sento che anche guardando il cielo
da una piccola finestra buia, nulla è perduto.

Una voce sussurra lieve: «la felicità è nei sogni!».
Così, nell’immenso cielo infinito,
illuminato da nuova luce, ritrovo la via della vita
e non smetto più di sognare.


 

SETTESETTEMBRE

Raggi di sole di settembre, di un luogo a me lontano
baciano la tua dolce pelle, donandole un leggero rossore;
t’ accarezzan leggermente
regalandoti il brivido del sorriso di un amante.
Intorno a noi l’allegro verde,
la brezza lieve che sorvola il lago, il canto degli uccelli liberi.
Tutto di questo giorno ne rispecchia la magia.
Vorrei non finisse mai.
Dolci parole sorridono al cuore,
ma il tempo già vede avvicinarsi la tristezza nei tuoi occhi
che lasceranno cadere amare lacrime,
come solchi nell’arida terra
s’ asciugheranno sulle labbra,
avidamente assetate di ciò che manca.
Ormai il tempo ha fatto il suo gioco, attimi fuggenti
hanno lasciato il ricordo di questo giorno di Settembre,
ch’ad ogni pensiero farà rallegrar il cuor in un frenetico battito.
Ora, ricordo ciò che con mano vogliosa toccai,
i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo corpo di rosa
che fu mio, come il mare bacia la sabbia sul bagnasciuga.
Ora, solo un semplice ricordo.
La tua pelle, il tuo sorriso, il tuo profumo.


 

ORO NERO

Un foglio,
Una penna,
delle parole scritte
che si susseguono irrefrenabili.

Le idee,
i pensieri,
vengono sottratti alla mente
e versati in un nero inchiostro nobile.

L’argento della penna
luccica, alla notturna lampada
che calda, mi fa compagnia e mi irradia
rendendo luminoso l’animo.

La mia mano, legata alla sua gemella ombra
come se danzasse fra le righe
esegue movimenti rotatori
da far invidia ad un ballerino durante un saggio.

Onde di parole
S’impregnano nella carta
come se scrivessi
su un petalo di bianca margherita.

Lunghe righe
a far passare le ore
in questa notte insonne.

La musica in sottofondo
con dolci note mi solletica l’anima,
aiutandola ad esprimersi attraverso quest’oro nero,
che rende il verbo chiaro a tutti.

Su questo bianco foglio
che giunge ormai alla fine
s’intrecciano parole.

In questo bianco foglio
di un’insonne notte
trascrivo la gioia di una penna d’oro nero
che danza fra le righe dell’anima tenendole compagnia.


 

COGITATIONES VELOX NOTAT

(pensieri su note veloci)
Mattina d’inverno.
Da una finestra lontana
giungono note viaggianti sul vento.
Note veloci,
le vedo, le sento, le tocco.
Stendo le braccia
le afferro, le stringo a me.
Note veloci,
le raggiungo mentre s’aggrovigliano nell’aria più sincera.
Note, sensazioni, che si trasformano dal dolce all’amaro.
Lo riconosco, è il suono della vita!.
Vola questa mattina ed echeggia nell’aria
mostrando la sua bellezza.
Mi elevo con esse, cavalcandole
al fin di raggiungere il cuor dell’umana mano
che come madre le partorisce.
Figlie della sua anima, lasciate libere,
donate a tutti coloro che attenti s’accorgono di esse.
Sono nel sentimento, note veloci, libere nel vento.


 

IMMERGUNT TE IN ANIMAM II

(Immergiti nell’anima II)
Immergiti nell’anima,
solleva da ogni decadenza umana
gli attimi di vita che fuggono lontano.

Corri verso nuova luce,
corri e contempla il vero senso della pace.

Alza lo sguardo al cielo,
vola libero, fra parole e immagini
a ritrovar le tue origini.

Immergiti nell’anima,
innalzati a mondi paralleli, sognando verdi valli,
correndo nel vento .

Immergiti nell’anima,
in energia pura,
viaggiando in ritmi tribali,
sorvolando oceani colmi di vita.

Immergiti nell’anima,
e solo là, potrai ritrovare ciò che sei,
un’ atomo legato ad altri cento,
una molecola legata ad altre mille,
Un’illimitata cellula immersa nell’universo,
dove i sentimenti trovano la loro energia vitale.

Immergiti, questa è la tua anima.
Un soffio sottile di vento
che echeggia nella storia
di un mondo fatto di luce, amore e terra.
Immergiti nell’ umanità,
dove ritmi e vibrazioni
faranno dell’anima
espressione divina.


 

CORRE NEL TEMPO

Ruscelletti d’acqua,
zampillano e sbattono
Su roccia secolare.
Corre l’acqua giù veloce,
luccica d’argento,
vibra di fresco brivido e canta,
e sussurra, e grida al vento.
Corre, curva, dritta, sprofonda e rinasce dal suolo.
Fugge nel letto d’ un fiume
ad una mano tesa pronta a goder di essa,
refrigerante divina freschezza.
Scivola, sul suolo e sotto di esso,
scava nel cuore del mondo,
e poi su, verso il cielo.
Acqua, nasci, puro elemento,
e corri nel tempo.
Il tutto è essenza di te.


 

SIDERA

Stelle,
che accompagnate le notti insonni
di gente senza meta.
Libere nel cielo,
anima di semplici sogni
e corpo di grandi pensieri.
Speranzose, del rinsavir dell’uomo
ch’ormai perdendo la retta via
libero in strade buie, affonda radici crude e incerte.
Pregate, piangete cadenti nel cielo, lacrime tristi,
per l’umanità che nel Dio denaro seppellisce l’anima,
vende i veri amori e le speranze dei sogni passati.
Stelle,
dall’alto, illuminate il buio sentier dell’uomo,
rischiarendone la mente,
al fine di concepir ch’ anche di notte
quando tutto appare cupo, c’è sempre una luce
che per voler divino
illumina anima e cammino.


CREPUSCOLO D’APRILE

 

Eolo
Sbuffa e s’avvinghia
Su steli d’erba
Che si inchinano al suo passaggio
Abbassando il capo in segno di rispetto.

Aprile, al crepuscolo

Frizzante brivido
Pizzica la rosea pelle
d’un fanciulletto spensierato
che fra i prati in fiore corre verso casa.

Io, l’osservo
Perdendo lo sguardo
Verso l’ultima luce del giorno
Che lentamente
Si spegne adagiando
Le note colorate d’arancio, sull’ombra del mondo
Scomparendo all’orizzonte.
Or la luna fa già capolino
ed è già pronta
padrona della notte.

Eolo ritorna piu’ forte di prima
a lottar contro nubi cupe,
al sol fine di lasciar libere agli umani sguardi
le lanterne lucenti che irte nel cielo
s’apprestan ad illuminar i dolci sogni
del fanciulletto,
ch’ ormai da tempo giunto
s’avvolge nel dolce tepor
del proprio letto.


RICORDO

Nel tuo ricordo
Un grido senza voce
Esplode nel petto.

Vorrebbe uscire
Ma resta là,
soffocato dal presente che si
aggiunge al grande passato.

Nulla più.

Il passato riemerge, In gocce di cristallo che solcano il viso,
e nei sentimenti, affondano gioia e dolore dell’assenza.

Nulla sembrava impossibile,
Ma oggi, incontro soltanto un ricordo
E come sempre il cuore batte forte,
ricorda…
e l’anima cerca nel vento, nel vuoto,
In ciò che è rimasto
nulla è più…
Fra me e l’infinito.
Ricordo, ora.


CHITARRA

Osservo la tua bellezza.

Scrissi di te,
di come canti di noi e delle nostre vite.
scrissi di te,
o nobile ligneo strumento,
di quando dolce e talvolta amara
penetravi fra i suoni della nostra anima,
onnipresente fra amori e danze.

Nel cuor dell’uomo, fra spazio e tempo,
sei memoria arcana di attimi vitali.

In un abbraccio, sfiori pelle e sentimenti.

In canto eterno, su pentagrammi di pensieri vibranti
sprigioni la tua armonia,
regalando note silenziose e profonde
che giungono e segnano l’eterno.