A TE
Ormai ti guardo…
con occhi stanchi,
ingialliti dai rimpianti.
Gli anni…
i suoi passi…
sempre più pesanti,
l’ansia e i suoi respiri…
Logoranti ricordi .
in pianti smorzati.
Sembra tardi oramai
per continuare a guardarti.
Amarti mi costa,
ma non so che farci.
Amarti.
Amarti.
Amarti.
ASCOLTAMI
Ti direi…
Per fortuna che ci siamo…
e non è così scontato…
Ti direi che mi hai insegnato
e che mi son sentito amato.
Ti direi…su dai coraggio,
che nessuno qui ti aspetta,
perché tutto e tutti ormai,
vanno troppo,
sempre di freta.
Ti direi che poi alla fine
non ci sono vincitori,
ma soltanto due persone
che si son sentite sole.
Ti dire che non è giusto
andare avanti e farsi male
e che è inutile far finta
che tutto ciò possa cambiare.
Ti direi che anch’io ho paura…
E di non sentirti sola,
ti direi, ti prego, ascolta…
l’ultima volta,
una volta ancora.
ILE
Ti sento riempire il mio cuore.
La strada povera e distratta,
la sua corsa affannata,
l’ira, l’odio…
e poi il vuoto…
Ti sento riempire il mio cuore…
Troppo spesso quel che vedi non lo senti,
e quel che senti dentro non lo vedi.
Un pallido sguardo nel panico,
giorno che brucia
ancora una volta…
Sembra quasi finita,
ma non ancora, non oggi…
Oggi ancora…
Ti sento riempire il mio cuore.
INUTILE RITORNO
Sarà strano…
riscoprirsi,
difficile capirsi…
Ripensare ai pianti
e le angoscie
per ritrovarsi.
di nuovo sospesi,
Noi due,
ancora una volta,
Forse l’ultima…
difronte.
LA VIA DEI MULINI
Si lascia il paese
per salire più in alto,
dove la strada da grigio
si colora di bianco.
Ancora più su,
là dietro al crinale,
dove il tempo si ferma
in un leggero paesaggio…
ormai tutto uguale.
Un silenzio ruscello
scende giù a valle,
tra le storie di quelle case…
le loro leggende…
di quel mestiere antico,
ma tanto attuale…
Il passato ritorna
a farci emozionare.
in una malinconica speranza
che tanto possa cambiare.
SCHIAVO
La menzogna ti rende schiavo,
Incatenandoti ad una vita inesistente…
Costringendoti ad abbassare la testa
In una morbosa paura
di essere scoperto.
SOGNI SENZA FINE
Strani quei giorni.
carichi di sogni,
leggeri e pesanti
ma senza rimpianti.
Spesso impoveriti
da tutto quel afannoso bisogno di ragione…
Ma quale?
Stretti in una morsa gelida di rabbia,
in un vortice senza fine,
dove l’unico appiglio è la sua mano…
che riconosco…si, è lei…
La riconosco perché si è spinta ancora più in basso,
quasi a cadere.
mi afferri…sono esausto,
ma ti sorrido in caldo tepore di suoni armoniosi…
Ricominciamo a sognare…
Due corpi una mente…
con questa storia da affrontare,
non sarà mai facile ma…
Tutto è possibile tra noi
SOSPESO NEL VUOTO
La solita ora,
Lo stesso risveglio,
Il freddo che entra,
ormai è quasi inverno.
Ci provo ad alzarmi
e sentirmi più vero.
In un giorno qualunque
Che sento già spento, i
Io continuo a pensare di migliorare,
ma se penso alla gente,
io mi sento niente.
Un niente confuso
e senza speranze,
di una vita in affanni…
e di sostanze.
La violenza dei giorni che passano tristi…
dove l’azzurro si perde
e il sole non esiste,
dove il giorno e la notte ti sembrano uguali,
di un colore sconfitto e indefinito.
E io che rimando ancora a domani…
Quel domani che è sempre oggi,
e gli anni…
sempre più lontani.
UOMINI OMBRA
Siamo l’ombra di noi stessi,
senza un’identità giriamo attorno.
Nascondendoci al nostro vivere…
Aspettando che un altro giorno finisca…
Un’altra volta.
VITA DI MEZZO
Il vuoto che spesso sentiamo,
non deve essere una rinuncia,
ma una rivalsa.
Troppo spesso abbiamo percorso
quella comoda strada,
di finte apparenze
e di facili rimpiazzi.
Una strada larga e diritta
dove poter sfrecciare,
senza limiti e code
per farci frenare,
senza semafori o stop…
per farci fermare.
Di vite spezzate
e di famiglie distrutte
Questa strada si nutre…
Non lasciarti ingannare.!
Apri il tuo cuore
se quella strada
vuoi sbarrare.