Silvio Zucchelli - Poesie

A TE

 

Ormai ti guardo…

con occhi stanchi,

ingialliti dai rimpianti.

Gli anni…

i suoi passi…

sempre più pesanti,

l’ansia e i suoi respiri…

Logoranti ricordi  .

in pianti smorzati.

Sembra tardi oramai

per continuare a guardarti.

Amarti mi costa,

ma non so che farci.

Amarti.

Amarti.

Amarti.  


ASCOLTAMI

 

 

Ti direi…

Per fortuna che ci siamo…

e non è così scontato…

Ti direi che mi hai insegnato

e che mi son sentito amato.

Ti direi…su dai coraggio,

che nessuno qui ti aspetta,

perché tutto e tutti ormai,

vanno troppo,

sempre di freta.

Ti direi che poi alla fine

non ci sono vincitori,

ma soltanto due persone

che si son sentite sole.  

Ti dire che non è giusto

andare avanti e farsi male

e che è inutile far finta

che tutto ciò possa cambiare.

Ti direi che anch’io ho paura…

E di non sentirti sola,

ti direi, ti prego, ascolta…

l’ultima volta,

una volta ancora.


 

 

ILE

 

 

Ti sento riempire il mio cuore.

La strada povera e distratta,

la sua corsa affannata,

l’ira, l’odio…

e poi il vuoto…

Ti sento riempire il mio cuore…

Troppo spesso quel che vedi non lo senti,

e quel che senti dentro non lo vedi.

Un pallido sguardo nel panico,

giorno che brucia


ancora una volta…

Sembra quasi finita,

ma non ancora, non oggi…

Oggi ancora…

Ti sento riempire il mio cuore.


INUTILE RITORNO

 

 

Sarà strano…

riscoprirsi,

difficile capirsi…

Ripensare ai pianti

e le angoscie

per ritrovarsi.

di nuovo sospesi,

Noi due,

ancora una volta,

Forse l’ultima…

difronte.


 

 

LA VIA DEI MULINI

 

 

Si lascia il paese

per salire più in alto,

dove la strada da grigio

si colora di bianco.

Ancora più su,

là dietro al crinale,

dove il tempo si ferma

in un leggero paesaggio…

ormai tutto uguale.

Un silenzio ruscello

scende giù a valle,

tra le storie di quelle case…

le loro leggende…

di quel mestiere antico,

ma tanto attuale…

Il passato ritorna

a farci emozionare.

in una malinconica speranza

che tanto possa cambiare.


SCHIAVO

 

La menzogna ti rende schiavo,

Incatenandoti ad una vita inesistente…

Costringendoti ad abbassare la testa

In una morbosa paura

di essere scoperto.

SOGNI SENZA FINE

Strani quei giorni.


carichi di sogni,


leggeri e pesanti


ma senza rimpianti.


Spesso impoveriti

da tutto quel afannoso bisogno di ragione…

Ma quale?


Stretti in una morsa gelida di rabbia,

in un vortice senza fine,

dove l’unico appiglio è la sua mano…

che riconosco…si, è lei…

La riconosco perché si è spinta ancora più in basso,

quasi a cadere.

mi afferri…sono esausto,

ma ti sorrido in caldo tepore di suoni armoniosi…

Ricominciamo a sognare…

Due corpi una mente…

con questa storia da affrontare,

non sarà mai facile ma…

Tutto è possibile tra noi


SOSPESO NEL VUOTO

 

 

La solita ora,


Lo stesso risveglio,


Il freddo che entra,

ormai è quasi inverno.

Ci provo ad alzarmi


e sentirmi più vero.

In un giorno qualunque

Che sento già spento, i

Io continuo a pensare di migliorare,

ma se penso alla gente,

io mi sento niente.


Un niente confuso


e senza speranze,


di una vita in affanni…


e di sostanze.

La violenza dei giorni che passano tristi…

dove l’azzurro si perde


e il sole non esiste,

dove il giorno e la notte ti sembrano uguali,

di un colore sconfitto e indefinito.

E io che rimando ancora a domani…

Quel domani che è sempre oggi,

e gli anni…

sempre più lontani.


UOMINI OMBRA

 

 

Siamo l’ombra di noi stessi,

senza un’identità 
giriamo attorno.

Nascondendoci al nostro vivere…

Aspettando che un altro giorno finisca…

Un’altra volta.


VITA DI MEZZO

 

Il vuoto che spesso sentiamo,

non deve essere una rinuncia,

ma una rivalsa.

Troppo spesso abbiamo percorso

quella comoda strada,

di finte apparenze

e di facili rimpiazzi.

Una strada larga e diritta

dove poter sfrecciare,

senza limiti e code

per farci frenare,

senza semafori o stop…

per farci fermare.

Di vite spezzate

e di famiglie distrutte

Questa strada si nutre…

Non lasciarti ingannare.!

Apri il tuo cuore

se quella strada

vuoi sbarrare.