Solisca Silvio

Poesie


E’ arrivato l’inverno…

Da giorni il nostro Paese è imperversato
da un freddo gelido e da pessime condizioni
climatiche: temperature al di sotto dello zero
o poco più alte, grandine, vento forte che spazza
il mare agitatissimo, impedendo i collegamenti
con le isole. Ieri all’Isola d’Elba le navi né sono
partite né arrivate, mentre in varie regioni, come
l’Abruzzo, è caduta abbondante neve, che ha
imbiancato le cime delle montagne, creando
paesaggi da favola.
Io sono davanti alla stufa a pellet imballata in una
coperta di pile, sognando il caldo e il mare
della splendida estate, sdraiata al sole con un
libro in mano. Che bella l’estate, che tristezza
invece il freddo inverno!!!

 


 

Il viaggio della vita

Spesso mi volgo indietro a contemplare
la mia vita passata ed allora mi viene da
paragonarla ad un viaggio impervio con
ostacoli continui e sempre più difficili
da superare; con dolori cocenti e insopportabili,
sparsi a piene mani dall’implacabile destino e
con pochissime gioie, distribuite invece con molta
parsimonia.
Talora mi consolo dicendomi che la vita dell’uomo è tale
e che anche coloro che appaiono apparentemente
felici in realtà non lo sono e danno inderogabilmente
il loro contributo all’infelicità, vera legge dell’Universo.
Come afferma il grande Leopardi, ciò che interessa alla
Natura non è l’uomo e la sua felicità, ma la conservazione
della specie. Ella potrebbe anche distruggerlo, ma non se
ne accorgerebbe.

 


 

Scende la sera…

Scende la sera e dal cielo si
distendono sulla terra lunghe
e nere ombre, come trame di un
ordito nero e luttuoso.
Cupi rumori si diffondono tutto intorno,
simili a lugubri suoni, che penetrano nel cuore
di chi li ode, lasciandovi una sensazione di
gelo profondo.
Folate di vento freddo attraversano l’aria gelida,
sferzando il volto di chi per caso si trova per
la strada a camminare a piedi.

 


 

La nonna

Che bella la nonna!
Com’è premurosa ed amorevole
con i suoi nipotini dal momento
in cui vengono al mondo!
Li adora e li contempla con amore
immenso come qualcosa di sacro.
Li vizia, come non ha mai fatto con
i suoi figli, comperando loro dolciumi o
comunque tutto ciò che essi desiderano.
Non si dimentica mai dei loro compleanni
o dei regali a Natale o per l’Epifania. Come
potrebbe? Sono i suoi tesori, le sue pietre
preziose!
Ella è però ricompensata per questo amore
sviscerato dai suoi nipotini, che la amano ogni
giorno di più e la considerano la loro seconda
mamma, portando il suo ritratto stampato
nei loro cuori, dove ella resterà per sempre,
anche quando non ci sarà più.

 


 

Le rughe sul volto

Sono giunta a quasi settanta anni
ed il mio volto è segnato da rughe
sulla fronte, che stanno ad indicare
la mia natura pensierosa. Talora nel
corso della mia vita mi sono ritrovata
a meditare sulle mie esperienze spesso
dolorose, aggrottando la fronte e lasciandovi
vistosi solchi.
Altre rughe compaiono poi sulla mia bocca,
a sottolineare questa volta i miei sorrisi per
gli eventi felici, che hanno rallegrato e riscaldato
la mia esistenza.
Non sembra vero, ma il nostro volto può dare
informazioni più o meno veritiere sul nostro
vissuto, è lo specchio della nostra natura.

 


 

Ottobre

Ottobre, l’aria frizzantina
al mattino presto e alla sera,
rinfresca i pensieri appena
partoriti e pure vivi!
Ottobre è il mese della vendemmia
e del vino novello, che a Novembre
acquisterà il suo eccellente sapore.
Manca però quell’atmosfera festosa
che nel passato non lontano era prodotta
dall’intenso odore del mosto messo
a fermentare nelle cantine dai nostri
nonni e padri, grandi maestri nell’arte vinicola.
Che nostalgia dei tempi che furono e delle
figure mitiche che li rendevano eccezionali!
Oggi Ottobre è il mese della fine della
estate, che si porta via con sé
i turisti chiassosi, in cerca di evasione e
di divertimento, prima di ritornare ai
problemi consueti della vita di sempre.
Le strade si sono ormai svuotate e non
risuonano più delle grida gioiose dei bambini e
anche le vie più frequentate in estate, la via
Pietro Gori e la via Roma, sono più silenziose
e malinconiche.
Che tristezza!!!

 


 

Una giornata brutta e uggiosa

Oggi una giornata brutta e uggiosa!
Da stamani il vento freddo di tramontana
soffia forte, ululando e trascinando con sé
nella sua rapina tutto ciò che malauguratamente
trova sulla sua strada.
E’ come impazzito!
Mi affaccio alla finestra e vedo il mare
mosso, increspato dalle onde bianche e fragorose,
ben diverso da quello azzurro e calmo dell’estate.
Al guardarlo un’inquietudine cupa ed una
tristezza profonda si impossessano delle
mie più profonde viscere.
La temperatura improvvisamente si è
abbassata a valori decisamente autunnali,
ed io, rannicchiata ed avvolta in una coperta
sul divano nella sala, sogno ad occhi aperti
e rimpiango il caldo anche soffocante della
stagione estiva appena trascorsa.
Che bella l’estate!!!

 


 

L’amore tradito!

Quante volte hai tradito la tua sposa
con donne sempre diverse!
Quante volte, poverina, ti ha aspettato
a cena con la tavola apparecchiata o
fino a notte alta stesa sul divano, in
preda alla disperazione per la paura
che ti fosse accaduto qualche cosa
di brutto! Tu dov’eri? Tra le braccia
di una tua amante, incurante del dolore
di colei che ti ama più della sua stessa
vita! Eppure, davanti a Dio le hai giurato
fedeltà “finché morte non ci separa!” e
rispetto. Una promessa tradita, “da marinaio”,
di cui un giorno ti pentirai amaramente ed
irrimediabilmente, poiché la tua amata
aprirà gli occhi e, ormai stufa delle tue
nefandezze, finalmente ti abbandonerà come “il croco
in mezzo al campo”!

 


 

Lettera ad una bambina mai nata

Molte volte mi sono trovata a pensare
a te, a come avresti potuto essere, bambina mia:
bionda con gli occhi azzurri o verdi come i miei,
oppure mora con gli occhi scuri come quelli di tuo padre,
tranquilla e pacata o sbarazzina e vivace.
Chi sa come ti saresti chiamata? Forse Alice, Giada o Giulia,
i nomi di bambina che a me piacciono tanto e che a te
sarebbero andati tutti a “pennello”.
Ti avrei amata di un amore immenso e i tuoi fratelli e
tuo padre ti avrebbero adorata!
Tu però non sei venuta, sei rimasta in un’altra dimensione,
lontana da quella reale, immersa nella mia fantasia, nutrita dalle
mie gioiose speranze di mamma, sempre pronta ad emergere per
consolarmi nei momenti di abbattimento.
Resta sempre nel mio cuore, piccolina, e non
Abbandonarmi mai fino alla fine dei miei giorni!
Ti amerò sempre di un amore immenso!
Ciao, tesoro mio!!!

 


 

Il maledetto Covid

Da due anni ormai, maledetto Covid,
stai mietendo vittime in tutto il globo
terrestre senza pietà, implacabile!
Hai creato una vera e propria pandemia
da quando – così si dice- sei scappato
da un laboratorio cinese volutamente o per un
madornale errore di quegli scienziati.
Ti rendi conto di quanto male hai fatto all’uomo?
Hai sterminato una quantità esponenziale di poveri
cristi, hai distrutto l’armonia e l’unità di molte famiglie,
e rovinato l’economia mondiale
impreparata a far fronte ad un simile sfacelo.
Per non parlare poi delle tremende varianti, che
Tanto terrore hanno provocato o della spaccatura prodottasi
all’interno di ogni Paese tra proCovit ed antiCovid, Greenpaas e
no Greenpas, della confusione e del malessere che ne sono conseguiti,
o dei disagi incontrati dai poveri docenti e dai loro alunni alle prese
con la DAD, da tutti bisfrattata!
Quando ritornerai là da dove sei venuto e quando smetterai con
Questa orribile carneficina? Spero il prima possibile!!!