La vita va…
Vedi ragazzo mio…
La vita va
e tu
devi lasciarla andare.
Non si domina
la vita
bisogna cavalcarla,
come un’onda
talvolta impazzita;
come un indomito destriero.
Un animale selvaggio
e misterioso
ma meraviglioso…
Perchè pochi sai
sono i segreti
per stare in equilibrio su di essa:
la fiducia
l’ispirazione
l’entusiasmo.
Ci vuole il coraggio
e tanto sentimento
perchè sulla vita sai,
c’è tanto da ragionare
ma molto di più
da sentire.
L’osservazione è matrice della verità
ma l’essenza
sta nei silenzi…
Fermi
e vibranti,
solitari e reciproci.
La vita va…
Soffia il vento del cambiamento
delicato
e leggero,
tempestoso
o turbolento.
Fuori dalle finestre
e dentro di noi
terremoti
vulcani
scoppi.
Tormente interiori
ed esteriori
ma destinate ad una sola cosa:
una nuova vita,
ogni giorno.
Perchè non siamo mai gli stessi
noi
sempre in un inafferrabile
impercettibile mutamento,
rinnovamento.
Vita e ricostruzione,
sbagli
e lezioni,
speranze
e cuori aperti.
Perchè solo con l’anima spalancata
ed il cuore leggero
si può cavalcare intelligentemente
e con passione
a braccetto con la verità.
La vita è un veliero che va…
E la cosa più preziosa di tutte è
la libertà.
Libertà indomita e selvaggia,
libertà docile e gentile
accattivante
e accomodante.
Perchè siamo liberi di essere
e di liberarci di tutto ciò che gli altri vorrebbero che fossimo
ma che non siamo.
Gli altri non sono nostri desideri,
sono regali infiniti
del mondo…
E solo lasciando ogni aspettativa,
ogni credo
possiamo sentirci veramente
ed assaporare i nostri profumi,
le nostre essenze impalpabili e leggere
come polveri di cometa.
Siamo comparse sottili qui
ma abbiamo un potere che è grande come l’universo:
quello di entrare dentro di noi
e dentro gli altri,
e renderci migliori
ogni giorno.
Perchè siamo opere d’arte incomplete
forse per sbaglio,
forse per intelligenza…
Colori e sfumature diverse
ma indispensabili
della grande tela del mondo.
Le fondamenta del cuore
Costruire
alla fine
è la cosa più importante.
Siamo degli animali
e la semplicità
in fondo
è la cosa più bella,
appagante
gratificante…
Gli orgasmi
il contatto
le mani che sfiorano e sentono
la carne della vita.
Divorare gli attimi del tempo
costruendo così dei per sempre cristallizzati,
che spariscono subito però
volando via così veloci,
come calabroni impazziti…
ma mai dimenticati.
Questo però è vivere il presente.
Costruire veramente
è un’altra cosa…
Sentirsi vivi sì,
parte di questa natura
ma le fondamenta solide della vita umana
non stanno nella carne
e nella pelle dell’anima…
Sono appese alla tenerezza del cuore
e alla delicatezza
dei sentimenti.
A donne e uomini
Alle donne forti,
che non si fanno sottomettere da nessuno;
che sono fedeli a se stesse ed ai propri princìpi
ed hanno imparato che il rispetto di sè
è l’unico mezzo per poter rispettare davvero gli altri
ed anche che l’amore di sè
è l’unico modo per poter amare davvero gli altri.
Alle donne che insegnano l’amore
l’accettazione
l’accoglienza;
che sono l’abbraccio
il bacio
la carezza
ma anche la forza bruta,
selvaggia
dell’interiorità.
Roccia
fortezza inossidabile
per gli affetti,
punto di riferimento
per chi è perduto.
Ma anche alle donne deboli,
che trovino la forza per essere libere
e alle donne fragili
vaso spezzato d’amore,
che l’oro di un abbraccio prezioso
rimetta insieme i loro pezzi rotti;
più belle di prima, nelle loro ferite. (*)
Perchè ricordino che nonostante tutto
loro non sono sbagliate
e meritano di ricevere quell’affetto,
quell’ascolto e comprensione
che non è solo una caratteristica del femminile.
Che ogni donna possa prendersi ciò che merita
e che gli uomini imparino a desiderare donne così,
interessate al loro essere e al loro divenire
grandi nella propria semplicità,
meravigliose nella propria spontaneità.
Donne libere e autentiche,
perchè per un amore libero e autentico
entrambe le parti devono essere
libere ed autentiche:
senza costrizioni,
senza costruzioni.
(*) kintsugi: antica arte giapponese che consiste nel riparare con l’oro o con l’argento un oggetto in ceramica che si è rotto.
Valorizzando l’imperfezione ed il vissuto dell’oggetto, questo prende quindi nuova vita, diventando così un pezzo unico, dalla bellezza ancor più pregiata.
Un mondo responsabile
In questo mondo che corre impazzito
globale ma scisso
io penso:
irresponsabile.
Sogno un mondo che si ferma, si guarda allo specchio e si chiede
ma cosa sto facendo, dove sto andando?
Sogno un mondo che si guarda in faccia, dritto negli occhi
i suoi occhi e non quelli dell’indifferenza
che c’è stata data in dotazione, non si sa dove
quando e perchè
e che non ci possiamo più permettere…
Sogno un mondo che finalmente si riconosce
e umano si pente,
capendo di essere altro da chi, fermo
vede la gente morire
in un silenzio lontano
solo perchè qui non ne arriva il rumore…
Sogno un mondo che vede,
agisce
e si unisce…
in un unico abbraccio.
Perchè il mondo è uno soltanto
ed il mondo
sbagliato così, com’è oggi…
siamo noi.
Essenza
E’ nel sole che si corica al tramonto,
che mi sento di esistere;
nella rugiada sul verde della foglia,
che mi sento viva.
Parte di questo tutto,
perchè che cos’è vivere
se non sentire di essere
anche tu
parte di questo mondo.
Come stai?
Ma tipo
questa domanda del ‘come stai?’
non è che un tempo era intrisa di un valore che oggi non c’è più,
ed è stato svuotato?
Cosa si è svuotato esattamente?
Andiamo a cercare le stelle stanotte
Andiamo a cercare le stelle stanotte,
io qui
tu chissà dove…
Loro ci ricorderanno quanto possiamo brillare
e quanto possiamo essere vicini
per quanto lontani
io e te…
In fondo
oltre la nebbia,
cerchiamo tutti
le stesse
luminose
certezze.