Valeria Zanella - Poesie

La vita va…

 

Vedi ragazzo mio…

La vita va

e tu

devi lasciarla andare.

Non si domina

la vita

bisogna cavalcarla,

come un’onda

talvolta impazzita;

come un indomito destriero.

Un animale selvaggio

e misterioso

ma meraviglioso…

Perchè pochi sai

sono i segreti

per stare in equilibrio su di essa:

la fiducia

l’ispirazione

l’entusiasmo.

Ci vuole il coraggio

e tanto sentimento

perchè sulla vita sai,

c’è tanto da ragionare

ma molto di più

da sentire.

L’osservazione è matrice della verità              

ma l’essenza

sta nei silenzi…

Fermi

e vibranti,

solitari e reciproci.

 

La vita va…

Soffia il vento del cambiamento

delicato

e leggero,

tempestoso

o turbolento.

Fuori dalle finestre

e dentro di noi

terremoti

vulcani

scoppi.

Tormente interiori

ed esteriori                                 

ma destinate ad una sola cosa:

una nuova vita,

ogni giorno.

Perchè non siamo mai gli stessi

noi

sempre in un inafferrabile

impercettibile mutamento,

rinnovamento.

Vita e ricostruzione,

sbagli

e lezioni,

speranze

e cuori aperti.

Perchè solo con l’anima spalancata                           

ed il cuore leggero

si può cavalcare intelligentemente

e con passione

a braccetto con la verità.

 

La vita è un veliero che va…

E la cosa più preziosa di tutte è

la libertà.

Libertà indomita e selvaggia,

libertà docile e gentile

accattivante

e accomodante.

Perchè siamo liberi di essere

e di liberarci di tutto ciò che gli altri vorrebbero che fossimo

ma che non siamo.

Gli altri non sono nostri desideri,

sono regali infiniti

del mondo…

E solo lasciando ogni aspettativa,

ogni credo

possiamo sentirci veramente

ed assaporare i nostri profumi,

le nostre essenze impalpabili e leggere

come polveri di cometa.

Siamo comparse sottili qui                                                      

ma abbiamo un potere che è grande come l’universo:

quello di entrare dentro di noi

e dentro gli altri,

e renderci migliori

ogni giorno.

Perchè siamo opere d’arte incomplete

forse per sbaglio,

forse per intelligenza…

Colori e sfumature diverse

ma indispensabili

della grande tela del mondo.


Le fondamenta del cuore

 

Costruire
alla fine

è la cosa più importante.
Siamo degli animali
e la semplicità

in fondo

è la cosa più bella,

appagante

gratificante…
Gli orgasmi
il contatto

le mani che sfiorano e sentono
la carne della vita.

Divorare gli attimi del tempo

costruendo così dei per sempre cristallizzati,
che spariscono subito però

volando via così veloci,

come calabroni impazziti…

ma mai dimenticati.
Questo però è vivere il presente.

Costruire veramente

è un’altra cosa…

Sentirsi vivi sì,

parte di questa natura

ma le fondamenta solide della vita umana

non stanno nella carne

e nella pelle dell’anima…
Sono appese alla tenerezza del cuore
e alla delicatezza

dei sentimenti.


A donne e uomini

 

Alle donne forti,
che non si fanno sottomettere da nessuno;
che sono fedeli a se stesse ed ai propri princìpi
ed hanno imparato che il rispetto di sè 
è l’unico mezzo per poter rispettare davvero gli altri
ed anche che l’amore di sè 
è l’unico modo per poter amare davvero gli altri.

Alle donne che insegnano l’amore
l’accettazione
l’accoglienza;

che sono l’abbraccio
il bacio
la carezza
ma anche la forza bruta,
selvaggia
dell’interiorità.
Roccia
fortezza inossidabile
per gli affetti, 
punto di riferimento
per chi è perduto.

Ma anche alle donne deboli,
che trovino la forza per essere libere
e alle donne fragili

vaso spezzato d’amore,

che l’oro di un abbraccio prezioso

rimetta insieme i loro pezzi rotti;

più belle di prima, nelle loro ferite. (*)                        

Perchè ricordino che nonostante tutto

loro non sono sbagliate

e meritano di ricevere quell’affetto,
quell’ascolto e comprensione
che non è solo una caratteristica del femminile.
Che ogni donna possa prendersi ciò che merita 
e che gli uomini imparino a desiderare donne così,
interessate al loro essere e al loro divenire

grandi nella propria semplicità,
meravigliose nella propria spontaneità.
Donne libere e autentiche,
perchè per un amore libero e autentico
entrambe le parti devono essere

libere ed autentiche:

senza costrizioni,
senza costruzioni.

(*) kintsugi: antica arte giapponese che consiste nel riparare con l’oro o con l’argento un oggetto in ceramica che si è rotto.

Valorizzando l’imperfezione ed il vissuto dell’oggetto, questo prende quindi nuova vita, diventando così un pezzo unico, dalla bellezza ancor più pregiata.


Un mondo responsabile

 

In questo mondo che corre impazzito

globale ma scisso

io penso:

irresponsabile.

Sogno un mondo che si ferma, si guarda allo specchio e si chiede

ma cosa sto facendo, dove sto andando?

Sogno un mondo che si guarda in faccia, dritto negli occhi

i suoi occhi e non quelli dell’indifferenza

che c’è stata data in dotazione, non si sa dove

quando e perchè

e che non ci possiamo più permettere…

Sogno un mondo che finalmente si riconosce

e umano si pente,

capendo di essere altro da chi, fermo

vede la gente morire

in un silenzio lontano

solo perchè qui non ne arriva il rumore…

Sogno un mondo che vede,

agisce

e si unisce…

in un unico abbraccio.

Perchè il mondo è uno soltanto

ed il mondo

sbagliato così, com’è oggi…

siamo noi.


Essenza

 

E’ nel sole che si corica al tramonto,

che mi sento di esistere;

nella rugiada sul verde della foglia,

che mi sento viva.

Parte di questo tutto,

perchè che cos’è vivere

se non sentire di essere

anche tu

parte di questo mondo.


Come stai?

 

Ma tipo
questa domanda del ‘come stai?’
non è che un tempo era intrisa di un valore che oggi non c’è più,
ed è stato svuotato?
Cosa si è svuotato esattamente?


Andiamo a cercare le stelle stanotte

 

Andiamo a cercare le stelle stanotte,

io qui

tu chissà dove…

Loro ci ricorderanno quanto possiamo brillare

e quanto possiamo essere vicini

per quanto lontani

io e te…

In fondo

oltre la nebbia,

cerchiamo tutti

le stesse

luminose

certezze.