Sono un fiordaliso cresciuto tra i rovi. Un quadro astratto di un pittore ignoto. Una melodia suonata per un sol giorno, in una piazzetta dimenticata, da una violinista inesperta. Una sagoma anomala, abbozzata su un foglio di carta pulita. Ho cicatrici sulle braccia, ferite nel cuore e squarci nell’anima. Ma non sono forse le debolezze, i difetti e i fallimenti a renderci unici? Sono queste cose, e ne vado fiera, perché se non lo fossi in me non sarebbe alcun miglioramento. E dove non vi è miglioramento, non vi è neppure successo. Non inteso come ricchezza economica o fama, ma come soddisfazione. Ardente desiderio, fiamma di passione. Voglia di arrivare dritta al cuore, di vivere la vita e immergermi in nuove storie.
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