SILLOGE
DI NOTTE
Inseguo la notte in attesa che possa tornare a sognarti
Ed è un nuovo giorno
Raggi di sole accecanti fanno svanire, come il vento fa con le foglie
Il dolce tuo sorriso
Ritorna la solitudine
Non resta che aspettare un’altra notte
Per rivedere i tuoi occhi brillare
PANDEMIA D’AMORE
Desiderio di abbracciare e non poterlo fare
Un abbraccio, un bacio, una carezza
Tutto resta sospeso tra sogno e realtà tra anima e cuore
Possiamo solo sorridere
Possiamo esprimere solo con gli occhi ciò che il cuore detta
Allora sorridiamo con gli occhi e col cuore colmo d’amore
BINARIO 21
Corre veloce su quei binari il treno della morte
Viaggia nella notte fredda e oscura
Per raggiungere una pianura
Porta con sé l’Umanità, anche se questo, forse
Dio non lo sa
Sono donne, uomini, ragazze, vecchi, bambini
E sono tanti
Li vedi poi scomparire nel nulla
Riesci solo a sentire le urla allontanarsi portate via dal vento
Lo senti l’odore acre nell’aria?
Odora di morte !
E sei li inerme, annullato, attendi
Pensando solo di essere salvato
Non hai un nome, non sei più nessuno
Sei solo un numero che porti sul braccio che mostrerai se da questo incubo uscirai
Non vedrai piu esili corpi, scheletri, ossa, scarpe
Non vedrai piu montagne di capelli dove scorgevi riccioli biondi di fanciulli inermi
Il martirio è finito
Adesso hai il tuo nome, ma non più la tua anima, rimasta li
Devastata, distrutta, annullata
Da una mente malata.
SILLOGE
DI NOTTE
Al calar della sera tanti pensieri fan scatenare una bufera
Seduto davanti al camino fisso il vuoto all’infinito
Penso ad un mondo diverso, non di malvagità, cattiveria
Non ad un mondo dove l’umanità, la coscienza, la bontà e la giustizia
Annaspano ad emergere
Urlo in silenzio ! non è questo ciò che voglio
E legge di natura
Qualcuno urla !
Quanta delusione vedere questa bruttura
Che ti fa solo paura
Bisogna reagire, non tacere
Innanzi ad uno strano potere
E continuo a pensare
Guardo fuori la finestra e penso a quel mondo con tutte le sue storture
Penso che non è quello che vorrei
Rassegnato e stanco chiudo la finestra, gli occhi e dico
“ fuori è tutto un altro mondo, ma sempre un mondo è “
RICORDI
In un silenzio irreale, ho iniziato a pensare
Ho fatto un viaggio con la mia mente che mi ha portato a ricordare eventi avvilenti
Rivedo il mio passato che sembrava accantonato
Lo rivedo come in un cortometraggio
E sono subito a disagio
Hai ragione a dire non doveva andare cosi
Si sa a volte la vita non è sempre colorita
Improvvisamente diventa sbiadita
E il crudele destino di chi deve sopportare un dolore immane
Margherita era dolce e armoniosa
Quanto deliziosa
E dopo tanto penare è volata in cielo lasciando sulla terra il gelo
No. Non doveva andare cosi
Il crudele destino a volte si accanisce
Il tuo cuore è ancora pieno di dolore e niente lo rende inodore
La vita a colori ritorna ad essere sbiadita
E ti fa perdere un’altra vita
E cosi in silenzio, con un sussulto
Anche Salvo vi ha abbandonato
Cosi ha deciso il fato !
No, non doveva andare cosi
Volato in cielo a bruciapelo
Conforta solo sapere che accoglierà tra le sue braccia
Il fiore più bello che lo aggrazia
Quella Margherita che non ha visto crescere
Adesso sono insieme e cosi potranno camminare mano nella mano
Per lanciare da lassù fiori rossi gialli e blu
E per dirvi quanto si sentono amati
Han cosi pensato di donarvi mille colori
Come in un quadro di un pittore
Dal cielo sino a voi secchi di vernice
Per colorare tutti i fiori
E rendere felici voi genitori
No, non doveva andare cosi !
SILLOGE
DI NOTTE
Coltre d’ovatta ed ermellino
Sul bosco incantato da meschini rancori
Riposa… statica, nel sonno irreale
La corte e l’infanzia innocente
In attesa di un bacio sconosciuto
A ridar fruscio ai rami e ruscelli
E sogno di abbracciarti, senza parlare
Per paura che ti possa svegliare
Ti avvolgo nelle mie braccia senza guardarti
Senza toccarti
Non chiedo nulla perché ho paura di sentir dire
Lasciami andare
Non vorrei mai sentir non t’amo per
Non sprofondare nell’infinità del mare
Ho svuotato la mente da tutti i miei pensieri
Ologrammi di immagini… che non mi appartengono
Qual è il significato dell’impossibile ?
SILLOGE
DI NOTTE
E…mi piace vederti
Incredula e curiosa
E mi piace immaginarti
Pallida perla di amori saraceni
Respirarti fra castelli di Castiglia
Occhi neri e labbra di corallo
Ad incendiare sensi fatti d’acqua, di vento, di cristallo
Inesprimibile gioia…. nata fra angosce dissipate
Ed ansie appena nate
Incertezze velate tra sogni di cartone
Impregnato di passione!…
E… sono respiri di verdi cristalli
Fulgidi al buio
In spazi infiniti
Di eccitanti misteri
Fluttuanti come acqua di fiume e rami fruscianti
E sono musica di toni
Senza direttori e bacchette
Scritte su pagine bianche
Con sussurri di labbra conosciute da sempre
A costruire nuvole d’argento
Per far danzar per mano …l’amore.
Tu davvero unica
Sei entrata nella mia mente
Non vai piu via perche il cuore non vuole farti andare
Sei la mia fantasia
La mia armonia fors’anche malinconia
Ed è bello sognarti
Perche solo cosi posso prenderti per mano
Per farti volare con me lontano
Il sogno svanisce e di te
Non rimane altro che il profumo nella mano
Aspettando un’altra notte perché questa è la mia sorte
PER STRADA
Al largo della via alcuni bimbi giocano a girotondo
Da un balcone dietro la vetrata
un altro bimbo assai carino e biondo
Segue quel vecchio gioco con curiosità
È il figlio del Barone !
Giocattoli, balocchi ne ha più di cento ma a trastullarsi solo non gli aggrada
Sarebbe più felice, più contento poter giocare
Coi bimbi della strada
Giocar all’aria aperta
Sotto il sole che in estate matura anche le biade
Giocar coi bimbi di tutte le scuole
coi monelli di tutte le strade
son questi i balocchi ed i trastulli i più graditi al cuore dei fanciulli