Il passato

Il tempo ricopre a modo suo quello che lasci indietro,
lo ricopre ma non lo distrugge, aspetta che tu ripensi
a quello che non puoi nascondere ai tuoi sensi,
poi viene il momento in cui lo guardi come dietro un vetro.
Non lo puoi toccare, né sentire
lo guardi senza sapere cosa dire;
ma tu sai che è lì e che ti guarda dal di dietro.


Mamma

Coltri di nubi nere ti offuscano la mente,
a tratti se ne vanno , ma sempre più con te;
il corpo è sano ma non sai a chi appartiene
e lo sguardo è vuoto rivolto sul passato.
Onde di parole assurde, strappate a caso,
escono e mi vanno dritte al cuore.
Strazio e sofferenza mi ricoprono l’anima,
ti guardo, invano cerco il filo che mi conduca a te.
Poi d’un tratto la tua mano si alza, vibra nell’aria
in cerca del mio volto, la bocca si muove in un tenero sorriso,
gli occhi guizzano per un attimo ed io
sono la bambina e tu la mia mamma.


La vita

Le frustate della vita si sdraiano sul viso ,
prendono innocentemente il nome di ruga,
dimentichi col tempo che cosa vuol dire “ho riso”
e con la paura dentro cerchi una via di fuga.
Non si scappa, prima o poi devi pagare il conto,
e non stare a pensare se è troppo salato,
piegati, paga e rialzati pronto
a vivere la vita credendo di non aver pagato.
A te pare che qualcuno riesca a scappare
e non abbia mai conti in sospeso,
lo senti come fosse da invidiare
ma se gli guardi dentro rimani un po sorpreso.