TI LASCIO
Ti lascio la tua immagine di me
non hai mai voluto guardare oltre.
Ti lascio la tua gente
è troppo difficile non farsi condizionare.
Ti lascio le tue certezze
ti aggrappi ad esse per riuscire a vivere.
Ti lascio la tua vigliaccheria
ci vuole coraggio per guardare qualcuno dritto negli occhi.
Ti lascio le tue abitudini la mia essenza
è composta di aria nuova.
Ti lascio la tua libertà
non contempla il rispetto.
Ti lascio.
L’ONDATA
Chi sono veramente io?
Quella prima o dopo il tuo passaggio?
Ondata quando passi niente è più come prima.
Ogni volta, dopo il tuo ritiro, cambia il paesaggio
e lo stesso succede a me quando arrivi e poi te ne vai.
Ondata tu mi travolgi, mi componi e scomponi,
metti sottosopra i miei punti fermi.
Poi passi e, come per incanto, la calma
riprende gli spazi che tu avidamente corrodi.
La tua avidità è puntuale, come puntuale è la tua regolarità
alla quale non ci si può sottrarre.
Al tuo arrivo ogni volta mi trovo impreparata e questo è
il tuo e il mio moto perpetuo.
CUORE DI PIETRA
Ma guardati! Sei bellissimo!
Svettante, fiero, scultoreo.
A volte sei limpido, altre volte ti fai avvolgere dalle nubi
per nasconderti dagli sguardi dei tuoi ammiratori.
Eppure non sei consapevole di tutta questa tua bellezza
ed è proprio in questo che sta la tua forza.
Quando me ne sono andata non mi sono voltata
a guardarti per l’ultima volta.
Non volevo darti la soddisfazione di farmi del male.
Le mie lacrime sono state silenziose.
Tu comunque vieni a prendermi nei miei ricordi.
Avviene sempre all’appressarsi dell’alba il nostro incontro,
quando sono in sospeso tra il torpore della notte
e la luce che annuncia la frenesia di un nuovo giorno,
e, anche se è dolceamaro il sapore del nostro appuntamento,
io non lo eludo e permetto al tuo cuore di pietra
di lasciare un graffio sul mio di cuore.