Poesie
L’ETERNA RAGAZZA BIONDA
Di lei ti colpirebbero gli occhi, ne sono certa,
lì dentro vi è il suo mondo, che custodisce quasi gelosa,
come fosse un prezioso, da proteggere.
Eppure a volte un po’ esce quel mondo, intriso di
mare, di profumi, di ricordi, di sorrisi timidi, di amore..
e come un vaso che si sta riempiendo fino all’orlo,
l’acqua poi tracima, perché non può che essere così:
il bello e il buono vengono sempre fuori, si sa.
E la nuvola increspata dei suoi capelli d’oro.. anche quella,
sono sicura, catturerebbe la tua attenzione,
perché è da lì che escono i suoi pensieri di libertà,
quella libertà che trova la sua migliore via di uscita proprio
da lì..dalla chioma felicemente scompigliata.
Il suo sorriso a volte timido, o addirittura quasi sfacciato,
le sue parole, spesso misurate, anche questo ti affascinerebbe.
Perché anche la sua bocca esprime la sua innata delicatezza,
il suo esserci sempre ma con discrezione.
Virtù d’altri tempi, in effetti..
Ma proprio per questo rare e preziose, degne di una regina; Elena.
Infine ti colpirebbe sicuramente la sua forza, la sua grande forza,
quella di chi non teme più le curve della vita, perché ne ha fatto
tesoro di quelle già affrontate, e ora, con il suo viso controvento,
i suoi capelli felici, il suo sfacciato sorriso incastonato come perle
nel suo viso, volge il suo sguardo a luminose albe.
A papà
Operoso, sempre, il mio papà.
Come un cavallo che galoppa verso terre
che solo lui conosce, con le sue mani dense,
mai risparmiate ma sempre indaffarate a creare,
a seguire i pensieri di cose nuove, da fare.
“Guarda, ti piace?”
Ecco che mi fa vedere le sue opere, che nascono
dal nulla, da piccoli oggetti, da materiali inermi,
che lui trasforma in qualcosa di diverso,
qualcosa che ha dentro la vita, la sua..
Forse da lui mi arriva la fantasia, i pensieri
belli, i “si può fare”.. sicuro!
Mai pace in quella mente veloce e spiritosa,
che con il sorriso affronta le salite brutte della vita,
e ne scansa i dirupi.
Umile, di quell’umiltà bella e pulita, che tanto mi piace.
Un valore ormai desueto ma che sempre mi incanta.
A volte burbero, ma buono, in fondo, un burbero
che fa tenerezza, spavaldo e dolce.
Sarà sempre cosi, sarà le sue mani, i suoi occhi,
il suo incedere, lento, la sua sigaretta e le sue
barzellette.
Per me sarà sempre cosi.
ARRIVATA
Sono arrivata, eccomi!
Ho portato tutto di me, e anche di più..
sogni, paure, voglia di nuovo.
Leggera, e a tratti pesante, trattenuta da gambe
tremanti che seguono passi incerti, mi avvio,
anche se non so dove andare..
Mi gira un po’ la testa, ma vado di qua?
Sono frastornata dalle voci, dal brusio,
le chiacchiere della gente..
Tante ore sono ormai passate, sono confusa.
E magari anche in disordine..
Con me stessa? No, con me mai.
So sempre quel voglio.
Quasi sempre.
E allora, dove vado adesso? Di là?
Ma da che parte devo andare?
Non lo so. E’ mattino, c’è un po’ di nebbia, e non
si vede quasi niente, solo si sente nell’aria un dolce
profumo di Sambuco. Mi piace il Sambuco.
Mi ricorda papà, quando lo raccoglievamo assieme
per farne la marmellata o le tisane con i fiori.
Adoro questo profumo..
Ma ora sono qui, e di sicuro c’è solo quel profumo
di Sambuco, solo quello. Ma basta a rasserenarmi.
Sorrido stranita, in una smorfia di incertezza.
Cosa ci faccio qui?.. io?
E allora seguo le persone davanti a me, almeno così mi
sento più sicura. Da qualche parte andranno.
Guardo ovunque, non conosco nulla qui, e ho un po’ paura.
E freddo. Improvviso sento il velo leggero di uno sguardo
su di me..alzo gli occhi, a cercarlo.
Lo riconosco, e ricordo un bel colore verde, sì, proprio verde.
si avvicina, profuma di Sambuco..Un attimo che diventa eternità.
Sono arrivata! A casa.