MORFEO

 

Guardo costellazioni mutevoli

gettato su un terreno opalescente,

un ghiaccio spettrale

di montagne più lontane.

 

Scivolo inesorabilmente

verso un abisso immemore,

una clessidra di eoni,

gola del freddo più nero.

 

Nuda è questa terra

sotto un cielo immenso;

tutto si disperde

sotto un cielo terso.

 

Urla il vitreo vento

una nenia senza tempo,

un canto dolce e tetro

perso in questa solitudine.

 

Ora io realizzo che

quei declivi son subconscio,

il vento è il mio pensiero,

ghiaccio la mia mente.

 

Lentamente io realizzo che

tutto questo è sogno;

abbandono tutto il resto

ed infine resto solo.

 


 

MORTALITA’

 

La morte non è che una nera certezza;

è il tetro suolo su cui noi cadremo.

Guardiamo a ideali e filosofia

e spesso ignoriamo la nostra natura.

 

La vita è un libro che abbiamo già letto,

breve tragedia iscritta nel gesso,

parole di polvere, frasi nel vespro

di estati passate annegate in inverno.

 

La morte non canta di dolci futuri,

pareggia ogni vita e condanna illusioni.

Parlando di vita escludiamo la morte

che muove ogni cosa con fili di sale.

 

La vita ci dice che vivere è bello,

ci mente e ci svia al di fuori del solco.

Scolpiamo e indugiamo ad ogni errore

la statua di cera che brilla nel sole.

 


 

RIMANE SOLO CENERE

 

Sono stato così perso,

Sono stato così solo;

Stanca la mia anima ho trascinato

tra le spine di questa mia vita.

 

Ho vagato a lungo

nei labirinti del tramonto,

In essi ho sentito la voce

lontana da quel silente rumore.

 

Ho seguito la vista morente

Delle stelle che coronarono i tuoi lineamenti.

Ho pregato e implorato le nubi che

crudeli coprirono il cielo balenante.

 

Ho atteso l’alba e il conforto

e sperato in una vita migliore.

Ho pregato e son cresciuto inutile

dietro la tua luce sì dolce.

 

Ho scaldato il mio cuore con il dolore,

accanto a me solo sconforto.

L’oscurità crebbe più spessa

su di me e la mia schiena ricurva.

 

E nulla sembrò cambiare,

Nulla abbracciare la mia anima,

Nulla se non gelo e nebbia,

Nulla mai più.

 

Ti regalo le mie ceneri,

Ti prego accoglile

poiché è solo cenere ciò che di me rimane.

 

Non piangere sulla mia pietra muta

Non tracciare il mio epitaffio;

solo accogli le mie ceneri, non desidero altro.