ImmagineNicola De Bello nasce a Udine, da un bel mix cromosomico, il 13 Aprile (il “cruellest month”) del 1961, e vive a Padova dal 1976. Sebbene ufficialmente di formazione scientifica, si è sempre dedicato alle lettere, alle arti figurative, e (soprattutto) alla musica. Studia chitarra a Udine con il maestro Prenna, e frequenta il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, che abbandona per la Facoltà di Ingegneria Elettronica dell’Università di Padova, dove si laurea nel 1987 con una tesi sulla prosodia dell’enunciato nella sintesi vocale della lingua italiana. Tra le esperienze formative sono senz’altro da includere: più di vent’anni di ambulanza con la Croce Verde di Padova, gli abusi fisici dovuti ad una ostinata pratica del rugby nelle squadre cittadine, e l’amore sperticato per le onde dell’Alto Adriatico d’inverno. Si occupa da molti anni di Sicurezza Informatica, ma sta cercando di smettere. Dal 2010 sviluppa App per bambini con bisogni speciali (www.waresme.it). E` sposato e ha due figli, ormai molto più bravi di lui sia nella musica che nello sport. Il ladrocinio de “I versi rubati” (la sua prima raccolta di poesie per i tipi di Panda Edizioni) è stato perpetrato soprattutto nei confronti di T.S. Eliot, S.T. Coleridge, i lirici greci, i classici greci e latini in genere, i poeti ermetici italiani, P. Salinas e molti altri, senza disdegnare i testi della musica popolare degli ultimi 40 anni. Suoi versi inediti sono inclusi nelle antologie “Padova finestra aperta alla poesia” (Daigo Press) e “Il Federiciano 2014 – Libro Ambra” (Aletti). Ha illustrato due libri per ragazzi, “Whisky e Strüdel” e “Billo e il Filo”, scritti da Silvia So. E’ pronta la sua seconda raccolta di poesie: “Non di cronache”. Lo si può attualmente trovare intento a (tentare di) suonare qualche strumento musicale acustico o elettronico presso l’Associazione Culturale “ArtEmozione” di Padova, da lui fondata assieme a dei veri musicisti.