Dedica

Crescerai,
armata,
in crudele tempo,
ch’amor disgrega
e soffoca, cagnesco,
il distratto fato.
Crescerai,
mancante di gagliarde mani,
appiglio
nella tenebra.
Liberati,
dannazione,
non è aria questa,
che spezza,
sorridendo,
le tue ali,
ch’accarezza il falso.
Sradica essenze.


Mia signora

In gola il cuor,
distaccata pietra,
intricata l’anima nella carne,
nelle ossa..
tremore.
Buio nel profondo,
sino alla morte,
corsi da te,
mia rara ambizione,
per specchiarmi nei tuoi cangianti occhi,
fonte d’ispirazione,
oh mia poesia,
non ho viso,
se non in te.


Amami

Mai odierò, se non te,
essere che m’afferri l’anima tumultuosa,
sconvolgi il mio respiro,
ne perdo il ritmo,
saldi i miei piedi nel fango.
L’odio del cuore,
soliti sintomi,
malattia astratta,
maligno abbraccio,
che mi stringe,
sino all’ultimo battito,
sino all’ultimo,
bisbigliato
nella furiosa tempesta,
“Amami”.