E IO RESTO A GUARDARE

Fumosa emozione,
possente e sincera m’invadi,
distorci i colori,
divori certezze ancestrali.
Dove prima il mio muso fingeva
adesso traspaio,
dove prima volgeva il percorso
adesso procedo diritto, mi piego,
non sento più il peso
e cambia di verso il sorriso mio sghembo.
E spazi infiniti abbattono mura,
paure mi assalgono a quella veduta,
non so essere pronto,
non so continuare,
tu rapida fuggi
e io resto a guardare.


SPERANZA VANA

Speranza, celi in te l’inganno,
a nulla ha mai giovato il tuo talento,
se non per raggirare un desiderio
che il corso degli eventi ha consumato.
E non vi è scelta nell’andare avanti,
così come naturale scorre il fiume,
indietro ritornare, non è concesso,
sarebbe una virtù invertirne il senso.
Così rivolgo a te, speranza vana,
e al tuo creatore che con te ci elude,
qual’è il motivo della tua esistenza
se avere fede in te non porta cura?
Adagio la mia testa tra le mani,
come a passare i dubbi fuor di mente,
è vana, come te, la mia domanda.
Sperare e disperare, altro non resta.


DEDICATO AL MONDO INTERO

È un sorriso che si sgretola
e si disperde al soffiare del vento,
è un pensiero che gocciola
dalla fronte di un uomo di ghiaccio,
una donna di latta
con un cuore di cartone,
un morso vorace
dato a una bolla di sapone.
È una carezza che graffia
e segna il volto di un bambino,
è una promessa fatta di cocci di vetro
nella lingua di un menzognero,
un muro invisibile
che recinta un cimitero.
Questo momento infinito
dedicato al mondo intero.